Dalla TV alla rete RAI Educational

Navigazione del 5 giugno 1997

Università in rete /1


New Jersey Institute of TechnologyCiao Carlo, vi parlo dalla home page del New Jersey Institute of Technology. Come hai detto, vorremmo iniziare oggi un viaggio in alcuni aspetti dell'uso delle nuove tecnologie nell'educazione secondaria e nelle università. Perché partire da qui? Perché il New Jersey Institute of Technology detiene, in questo campo, un record senz'altro invidiabile. Dal 1985, quindi da ormai 12 anni, fornisce a ogni studente, come parte degli strumenti didattici, un proprio personal computer.

E non solo: ogni studente, infatti, può collegare il proprio computer in rete, sia dalla propria stanza nel campus, sia da quasi tutti i locali dell'università. Ogni studente ha accesso illimitato a Internet, dispone di un proprio indirizzo di posta elettronica e dello spazio per creare un proprio sito Web. L'università offre inoltre un sistema di conferenze elettroniche accessibile in qualunque momento, attraverso cui gli studenti possono discutere gli argomenti studiati, scambiarsi opinioni, ricevere gli appunti delle lezioni eventualmente saltate. E' possibile registrarsi via Internet per gli esami. Moltissimi corsi dispongono di un proprio sito Web, che contiene il programma delle lezioni, bibliografia, materiali didattici, testi di esercitazione e di supporto. Fra i primi corsi che gli studenti debbono seguire una volta entrati all'Università vi sono quelli che riguardano l'uso di Internet e dei sussidi informatici allo studio.

America's 100 Most Wired CollegesSi può pensare a una sorta di "isola tecnologica", che i sostenitori dell'uso delle nuove tecnologie in campo educativo guarderanno con invidia, e gli scettici con diffidenza. Ma è interessante notare che non si tratta di un caso isolato. Queste pagine contengono i risultati di una inchiesta condotta da Yahoo! e Znet, due popolari fornitori di informazione su Internet, su 300 università e college americani. All'interno di questo campione sono stati scelti i 100 "most wired college", le cento istituzioni educative all'avanguardia. Ebbene: il 100% di queste istituzioni offre agli studenti risorse e cataloghi on-line, il 99% offre accesso illimitato a Internet, il 98% offre a ogni studente un proprio indirizzo di posta elettronica, l'87% offre a ogni studente lo spazio in rete per la creazione di un sito web, l'85% dispone di propri newsgroup - cioè di conferenze permanenti via Internet collegate alla vita dell'università; il 71% offre a ogni studente una presa direttamente collegata a Internet, il 43% inserisce in rete il materiale didattico e le esercitazioni legate ai singoli corsi. Quasi tutti i college offrono dei corsi di introduzione a Internet, e nell'11% dei casi la frequenza di questi corsi è addirittura obbligatoria.

Un dato dell'inchiesta è particolarmente impressionante: degli oltre 15 milioni di studenti di college americani, sei milioni spediscono o ricevono quasi quotidianamente almeno un messaggio di posta elettronica.

Il confronto con la situazione italiana sarebbe impietoso. Da noi sono pochissime le università a offrire accesso a Internet ai propri studenti. Anzi, il Garr, il Gruppo di Armonizzazione delle Reti di Ricerca che ha la responsabilità dello sviluppo della rete accademica nel nostro paese, raccomanda alle Università di non concedere affatto l'accesso a Internet agli studenti: la situazione della rete in Italia, infatti, non è considerata ancora matura per un passo del genere.

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Non vorremmo indulgere allo sport comune di svalutare la situazione Italiana e sopravvalutare quella straniera, e in particolare quella americana. Ricordiamo, ad esempio, che le tasse annue di iscrizione a un college americano sono sensibilmente più alte di quelle che paga chi si iscrive a una università italiana. Ma va detto che all'Università italiana resta molto da fare per diventare competitiva in questo campo, quello della alfabetizzazione telematica e delle nuove tecnologie educative. Ma - è davvero necessario andare in questa direzione? Noi naturalmente qui a Mediamente pensiamo di sì. Ma bisogna argomentare le proprie convinzioni. A cosa servono, a uno studente, un computer, l'accesso a Internet, la possibilità di svolgere in rete una parte delle proprie attività di apprendimento? Quali sono gli esperimenti più interessanti di uso della rete e delle tecnologie informatiche nell'ambito dell'educazione universitaria? E' quello di cui ci occuperemo nella prossima puntata di questa mini-inchiesta. torna a inizio pagina