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Navigazione del 30 maggio 1997

Cometa


Quella che vedete è l'immagine di una cometa di acqua, presa il 31 dicembre dello scorso anno dalla navicella spaziale "Polar". Secondo il fisico Louis Frank, dell'Università dello Iowa, ogni 60 secondi cadono sulla terra 20 comete come questa: una ogni tre secondi.

Sono migliaia di comete ogni giorno,

"della dimensione" precisa Frank, "di una piccola casa con due stanze da letto e di un peso variabile fra le 20 e le 40 tonnellate".

Migliaia di comete che diventano vapore acqueo quando incontrano la Terra e che potrebbero aver nutrito le prime forme di vita sviluppatesi sulla Terra.

Louis Frank ha presentato i suoi risultati mercoledì all'incontro primaverile dell'American Geophysical Union in Baltimore (Maryland – Stati Uniti). Le immagini di queste comete sono state prese dal Satellite Polar col sistema VIS, Visible Imaging System. Questa ne è una riproduzione, che orbita sopra il circolo polare artico e grazie a strumenti e filtri che permettono di fotografare dei piccoli buchi nell'atmosfera che Frank ritiene siano dovuti a nuvole di vapore acqueo di cometa.

Eccoli. Frank li definisce "atmospheric holes", buchi atmosferici. Come dicevamo, secondo il fisico statunitense impedirebbero momentaneamente alla luce atmosferica di risplendere.

Proprio le immagini di questi buchi, individuati nel 1981 in un'immagine come questa, stanno alla base della scoperta di Frank, ma hanno costituito anche il problema principale per la comunità scientifica, visto che non ne era stata individuata con certezza entità e distribuzione e molti scienziati pensavano fossero generati dall'imprecisione degli strumenti.

Difatto le nuove immagini, eccone una, confermano la teoria di Frank. Qui i buchi, eccone un ingrandimento, appaiono come un insieme di punti, piuttosto che come singoli punti, e quindi la definizione è migliore, rispetto alle immagini precedenti che avevano una risoluzione molto minore.

Small Comets

Le immagini che avete visto le trovate nel sito Small Comets, aggiornato proprio l'altro ieri. Le piccole comete non sono pericolose per gli uomini, sia che questi si trovino a terra, o viaggino su aeroplani, o siano astronauti nello spazio. Le "piccole comete" infatti non hanno polveri e metalli come le altre e generano una sorta di "pioggia cosmica", come l'ha definita Frank, che si infrange ad un'altezza variabile tra i 965 e i 24mila chilometri.

Frank, è lui, va sostenendo la tesi delle piccole comete da una quindicina d'anni e nel 1990 ha anche scritto un libro sull'argomento, considerato con molto scetticismo dalla comunità scientifica.

The Original DiscoveryQuesto è il libro, il cui titolo è decisamente indicativo dello spirito rivoluzionario con cui Frank ha vissuto questa scoperta:

"Una scoperta scientifica che rivoluziona la maniera in cui vediamo l'origine della vita, l'acqua che beviamo, la morte dei dinosauri, la creazione degli oceani, la natura del Cosmo e il reale futuro della stessa Terra".

Ovviamente chiudiamo da qui. Dal sito della Nasa. A questo punto infatti tutti si chiedono che ne pensi di questa ipotesi l'ente spaziale americano.

La notizia si trova in testa alle news anche oggi ed è data col massimo rilievo e corredata delle immagini che avete visto, con questo titolo : "Polar spacecraft images", le immagini del satellite Polar, sostengono la teoria delle palle di neve spaziali che spruzzano sull'atmosfera".

In questa immagine vedete dettagliatamente il movimento della cometa.

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La Nasa ha preso la notizia quindi dandogli rilievo ma con molta cautela. Riconosce che ci siano delle macchia nelle immagini che ricevono e che siano dovute a masse d'acqua. Ma ancora non c'è certezza sulla quantità, sul peso dell'acqua contenuta nelle piccole comete. torna a inizio pagina