Dalla TV alla rete RAI Educational

Navigazione del 29 maggio 1997

Commercio in rete / Carceri e Internet


1° NAVIGAZIONE: Commercio in rete

Commercio in rete: ne abbiamo già parlato qualche settimana fa, esaminando i problemi posti dai diversi metodi di pagamento usati, dalla carta di credito al denaro elettronico.

Oggi vorremmo tornare sul tema da un'angolazione un po' diversa, e forse un po' più leggera. Supponiamo di avere un po' di soldi da spendere e di volere comprare - o comprarci - un regalo davvero originale. Cosa possiamo trovare in rete di insolito e curioso?

Come vedremo, su Internet si vende ormai un po' di tutto - e cominciano ad esistere anche riviste specializzate dedicate esplicitamente allo shopping in rete, come questa, americana, al suo primo numero. Prendendola come guida e curiosando fra i bit, abbiamo trovato...

Fucili ad aria compressa

Ad esempio, l'originale Burp Gun, il fucile ad aria compressa oggetto di culto negli anni '50, che spara palline di ping-pong; nella nostra infanzia, molti di noi hanno giocato con aggeggi di questo tipo, certo più amichevoli e meno violenti delle normali pistole di plastica.

Grand PianoPochi invece - almeno vorrei sperarlo - hanno mai neanche immaginato l'esistenza di accessori per il water a forma di strumenti musicali. Ebbene, presso Jammin' Johns è possibile acquistare, via Internet, un copriwater a forma di chitarra acustica, o di chitarra Stratocaster, o di pianoforte elettrico Baby Grand.

Acquisti così kitch potrebbero far storcere il naso a un navigatore 'evoluto'. Cosa consigliargli? Ad esempio, magliette, tazze e gadget vari a sostegno della teoria dell'evoluzione. Come forse sapete, la teoria darwiniana dell'evoluzione è in America duramente contestata da parte dei cosiddetti 'creazionisti', per i quali il mondo è stato creato da Dio poco meno di 10.000 anni fa, e i fossili - che ovviamente sembrano risalire ad età ben precedenti - sono in realtà un trucco un po' perfido del creatore per mettere alla prova la nostra fede.

Darwin fish

Ed i creazionisti hanno risposto ai darwin fish con dei jesus fish, scatenando una vera e propria guerra dei gadget. Naturalmente le chiese ufficiali sono ben lontane dall'accettare teorie creazioniste così radicali, piuttosto poco difendibili alla luce delle scoperte scientifiche degli ultimi due secoli; se volete comunque esprimere la vostra solidarietà al vecchio Darwin, i gadget "Darwin Fish" vi aiuteranno.

Decisamente meno consigliabili - a meno che non siate dei patiti di film dell'orrore - gli 'edible worms', la nuova moda che impazza in America. Si tratta di cibi sintetici ai quali viene data la forma di oggetti ripugnanti di tutti i tipi - e in particolare, appunto, di vermi. Questa che vedete è la confezione di un gioco per bambini, dalle virtù assai discutibili, basato appunto su questa moda. Il gioco si presenta come una sorta di laboratorio chimico degli orrori, e promette: "...". Le nostre decise perplessità non nascono dall'aspetto un po' schifoso dei cibi che si possono produrre, giacché sappiamo bene che nei bambini una certa componente trasgressiva è del tutto naturale. Nascono piuttosto dall'idea di un laboratorio che simula - a fini alimentari - la creazione e la manipolazione di organismi viventi. Naturalmente in realtà si tratta solo di polverine e liquidi alimentari - ma forse preferiremmo non aver a che fare in futuro con degli ingegneri genetici che hanno passato la loro infanzia su giochi di questo tipo.

Nella rete, oltre agli edible worms sintetici, si possono naturalmente anche trovare vermi, questa volta veri, di tutti i tipi. Vi arriveranno surgelati, in grado di sopravvivere, assicura l'annuncio, diverse settimane, e di nutrire al meglio i vostri animali esotici - perché naturalmente anche voi possedete un piccolo camaleonte, non è vero? Beh, se non fosse così, potete sempre rimediare comprandolo in rete...

Naturalmente, gli esempi che abbiamo fatto fin qui - e molti altri ancora più strani se ne potrebbero fare - sono stati ispirati più dalla curiosità per lo strano e l'insolito che da reali desideri d'acquisto: dubito che qualcuno di voi voglia realmente una tazza del water a forma di chitarra elettrica o una collezione assortita di vermi sintetici. Su Internet esistono anche negozi ben più utili e tradizionali, ad esempio forse non tutti sanno che le due più grandi librerie del mondo, Amazon e Barnes & Nobles, sono in rete con cataloghi che superano i due milioni di volumi.

Torneremo in una altra occasione su alcuni dei principali siti 'seri' del commercio on-line. Ma quelli assai meno tradizionali che abbiamo visto oggi ci ispirano una considerazione generale che è bene sottolineare: ormai il commercio in rete sta raggiungendo una fase che se non è ancora di piena maturità, non è più d'infanzia. La varietà dei negozi virtuali disponibili è già adesso impressionante, e aumenta a vista d'occhio. E, proprio come accade in tanti campi, anche in questo la rete tende a riflettere il mondo reale, con tutte le sue diversità, con aspetti piacevoli e meno piacevoli, e con tutte le sue stravaganze. Indubbiamente, il commercio in rete sta favorendo l'espansione di Internet. Sta a noi, poi, navigare non solo per fare acquisti, e se vogliamo fare un po' di shopping, farlo in maniera intelligente.


2° NAVIGAZIONE: Carceri e Internet

Carceri e Internet. Ieri è nato il progetto Cayenna, il primo progetto sperimentale che usa i nuovi media per aprire una finestra sulla realtà carceraria.

La notizia ha fatto il giro del mondo tanto che oggi la ritroviamo persino sul sito della CNN. Dalle celle al cyberspazio i carcerati italiani arrivano sulla rete. In realtà nessuna prigione ha aperto un sito internet, come sapete le comunicazioni dei detenuti con l'esterno sono estremamente ridotte. L'uso del telefono, ad esempio, è limitato ad una telefonata ogni 15 giorni ad uno dei familiari. Come funziona il progetto Cayenna ? Beh per saperlo dovrete aspettare un pò e capire più esattamente di cosa si tratta.

Progetto Cayenna

Cerchiamo allora di capirlo dall'interno. Questo è il sito. L'intestazione recita:

"Cayenna è luogo esotico e lontano. Nella memoria cinematografica è porto frenetico e confuso, ricco di persone e di scambi. Cayenna era anche l'ultima città in cui sostavano i detenuti diretti all'Isola del Diavolo, ultima possibilità di incontro e probabile meta di sogni."

"Cayenna è dunque una buona metafora per un progetto che si propone di sperimentare nuovi canali espressivi e nuove forme di comunicazione fra carcere e società esterna. Il carcere infatti, anche quando architettonicamente al centro della città, è spesso un luogo "lontano" e sconosciuto, Cayenna vuole eliminare questa distanza mostrandone storie ed esperienze."

Sul sito di Cayenna potete allora trovare on line un insieme di pagine di diversa provenienza organizzate per aree tematiche ma tutte incentrate sulla situazione della realtà carceraria.

Dati Istat sul movimento dei detenuti per motivi di entrata e di uscita, studi sui minori, statistiche sulla tossicodiopendenza e l'AIDS nelle carceri.

Una raccolta di leggi che disciplinano la vita carceraria.

E una lista di enti ed associazioni impegnate nel settore che presentano progetti, attività e iniziative future. Cayenna nelle intenzioni dei curatori dovrebbe diventare una sorta di polo per il coordinamento delle iniziative e per mettere in contatto entità diverse che lavorano in questo campo.

Ma sicuramente la sezione più interessante di Cayenna è quella dedicata direttamente all'esposizione dei lavori dei detenuti. Si chiama Voci e immagini dal carcere e contiene dipinti, poesie, racconti: tutte opere realizzate dai detenuti, affiancate da alcune gallerie fotografiche che illustrano la vita in cella. Ve ne mostriamo una parte.

Ma la comunicazione cui si fa riferimento non consiste esclusivamente nella pubblicazione unidirezionale di materiali relativi al carcere. Per chi è connesso a Internet è possibile anche, attraverso la posta elettronica, partecipare a gruppi di discussione sul carcere, comunicare e coordinare attività. Allo scopo è stata creata una mailing list. Se vi interessa iscrivervi non avete che da inviare un messaggio di posta elettronica a questo indirizzo scrivendo come testo solo le parole subscribe cayenna-l.

La cosa più curiosa sul progetto Cayenna ce la riferisce il sito di

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Come dicevamo all'inizio le comunicazioni tra detenuti e mondo esterno sono molto limitate. Le leggi in vigore insomma non permettono che un carcere metta a disposizione servizi internet ai suoi detenuti. Luigi Pagano, direttore del carcere di S.Vittore, ha aggirato le disposizioni vigenti con un espediente veramente curioso.

Ogni mattina un giovane detenuto in regime di semi libertà esce dal carcere di San Vittore, va al Dipartimento di Sociologia e immette messaggi, commenti, documenti, riflessioni che i suoi compagni del carcere gli hanno affidato. Insomma per l'occasione è stata creata una sorta di "detenuto-floppy", un modem umano che fa da tramite tra il carcere e il mondo esterno. Miracoli della rete.

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