Recensione del 21 maggio 1997
Marionette virtuali
La sensuale e procace ragazza che avete visto all'opera si chiama Cléo. Cléo è una
delle presentatrici di maggiore successo nel palinsesto di Canal+, e conduce senza
problema spettacoli in diretta. Cléo naturalmente non esiste nella realtà. Infatti come
molte altre suoi simili, lei esiste solo in uno spazio virtuale generato da un computer.
Ma la naturalezza dei movimenti di cui è capace è veramente incredibile. Cléo è
decisamente più sensuale della maggior parte delle nostre presentatrici in carne ed ossa.
L'uso di animazioni, e l'interazione tra personaggi animati e attori reali non è
certamente una novità. Disney sin dagli anni '50 faceva incontrare i suoi eroi di cartone
con attori.
Ma il vero salto di qualità venne con Roger Rabbit: chi può dimenticare Jessica
Rabbit, che balla in modo provocante davanti ad un ammaliato Anthony Hopkins?
I grandi effetti di Roger Rabbit furono resi possibili grazie all'intervento del
computer. Da allora l'uso di personaggi di sintesi nel cinema ha avuto un sviluppo enorme,
e gli esempi, da Jurassic Park fino a Toy Stories sono veramente spettacolari.
Ma Cléo rappresenta una ulteriore evoluzione della specie, e non solo per le sue
grazie virtuali. Infatti come abbiamo detto è in grado di condurre spettacoli e di
interagire con attori reali in diretta. Questo è reso possibile da una tecnica chiamata
"performance animation" o "motion capture animation", animazione
basata sulla cattura del movimento.
Cosa vuol dire?
Nella tradizionale animazione digitale, che non è interattiva, ogni singolo movimento
deve essere completamente calcolato, e questo può richiedere anche molti minuti o perfino
molte ore. Con la performance animation invece il personaggio prima viene creato, con la
sua forma, le sue capacità potenziali di movimento, le sue espressioni facciali, i suoi
abiti.
Poi, come una vera e propria marionetta virtuale, viene animato da un attore o da una
attrice. Attraverso l'uso di guanti, nei casi più semplici, o di una serie di sensori
sparsi in tutto il corpo, i movimenti corporei vengono catturati, digitalizzati e
trasformati in corrispondenti movimenti del personaggio.
In questo modo Cléo, come molti suoi simili, è in grado di interagire in tempo reale
con lo spazio o con altri personaggi, veri o virtuali che siano, può condurre interviste,
può muoversi in uno studio, ballare, saltare con estrema naturalezza.
Naturalmente per ottenere questi effetti occorre utilizzare delle macchine molto
potenti. Potenti come questo supercomputer grafico della Silicon Graphics, che si chiama
Onyx Reality Engine, dotata di ben 8 processori. Ma la potenza del software non basta.
Alla base di questi miracoli di animazione ci sono soprattutto le ricerche e i software di
performance animation della Medialab di Parigi.
Una società del gruppo Canal+ che è all'avanguardia nel settore e che ha sviluppato
una enorme esperienza in questo campo collaborando con molte televisioni in tutto il
mondo. Pensate che fino ad ora ha realizzato ben 20 personaggi diversi, tutti quanti
impiegati in show di successo.
Il primo personaggio creato da Medialab è stato Bert il pesce, protagonista di una
trasmissione in diretta per bambini intitolata Rise and Slim, trasmessa in Gran Bretagna
da Nickelodeon TV.
Senza dubbio il più famoso è la nostra Cléo. Nata nel 1991 con il nome di Poupidoo,
ha avuto subito un grande successo nel palinsesto di Canal+, fino ad avere una
trasmissione tutta sua, intitolata Cyberflesh. Con gli anni si è evoluta moltissimo e ora
possiede un guardaroba di 20 abiti, un movimento ed una definizione di altissima qualità,
e migliaia di ammiratori e spasimanti.
Ma il più complesso ed avanzato in assoluto tra i personaggi virtuali realizzati
finora da Medialab è certamente Bugs Bunny. I giovani telespettatori italiani lo
conoscono molto bene, perché è stato ospite di una trasmissione per ragazzi. Pensate che
il Bugs virtuale può muovere le orecchie in base a diversi movimenti della testa
dell'attore. Attualmente Bugs conduce un talk show live su Canal+.
Ma le prospettive aperte da questa tecnologia non si fermano qui. Medialab infatti sta
lavorando ad una serie in cui ci saranno ben 10 personaggi creati grazie alla performance
animation, che si intitolerà Donkey Kong Country. Speriamo di poterla vedere presto anche
in Italia.
Sulla scia di Medialab, altre società specializzate in tutto il mondo stanno usando la
tecnologia della performance animation per realizzare film, cartoon e spettacoli misti tra
attori e marionette digitali. Questa tecnologia infatti, oltre a essere in grado ormai di
ottenere degli effetti di animazione molto avanzati, ha anche un altro vantaggio: costa
molto meno della tradizionale animazione digitale. |