Navigazione del 7 maggio 1997
Olocausto 2
Domenica 4 maggio come abbiamo già ricordato ieri è stata la giornata mondiale per la
commemorazione dell'Olocausto. Manifestazioni in tutto il mondo sono state organizzate per
ricordare l'eccidio di 6 milioni di persone. Torniamo sulla notizia per vedere, come vi
avevamo annunciato, alcuni siti revisionisti, messi su cioè da coloro i quali negano
l'Olocausto.
Su Air-photo trovate un archivio di fotografie dei campi di concentramento scattate da
operatori americani e sovietici tra la fine della guerra e le prime fasi del dopoguerra.
Il curatore del sito ha elaborato a partire dalle fotografie, peraltro molto interessanti,
delle improbabili mappe tridimensionali dalle quali mappe, che lui stesso disegna, trae
conclusioni inverosimili sulla falsità dell'eccidio di massa.
Una caratteristica comune a questi siti è un'impostazione tanto rigorosa sul piano
formale quanto inconsistente su quello contenutistico. Capita così di imbattersi in
affermazioni ai limiti del grottesco come questa:
"Dietro le 25 donne appena arrivate si scorgono 10 uomini che si
stanno rilassando accanto a un dormitorio. Al contrario di altri campi i prigionieri di
Birkenau non lavoravano perchè troppo vecchi, perchè avevano bambini, erano fisicamente
incapacitati o criminali. Queste persone si stanno semplicemente rilassando a terra.
Nessuno tra gli uomini e le donne ritratte mostra la minima apprensione o paura cosa che
ci si sarebbe aspettati se un eccidio di massa fosse perpetrato nel campo".
Si definisce un combattente per la verità storica Ernst Zundel, un revisionista
canadese passato all'onore della cronaca per aver "maliziosamente diffuso false
informazioni e minato l'armonia etnica e razziale in Canada" con le sue dichiarazioni
sulla reinterpretazione dell'Olocausto. Il suo sito Internet canadese fu chiuso ma Zundel
non si perse d'animo e ne aprì un altro negli states presso la webcom (quello che vedete
adesso). Nel 1992 la Corte Suprema Canadese gli diede ragione riaffermando il diritto di
ogni persona ad esprimere le sue idee per quanto impopolari esse possano essere.
Il sito di Zundel si chiama appunto Zundelsite. Il suo scopo, lo leggiamo dalla pagina
stessa è quello di:
"riabilitare l'onore e la reputazione della nazione germanica e del
suo popolo".
Specificamente Zundel sostiene che:
- Adolf Hitler non diede mai l'ordine della soluzione finale.
- Non esistevano camere a gas in nessuno dei campi di concentramento tedeschi
specificamente costruite per uccidere esseri umani.
- Non è stato stabilito con chiarezza quanti ebrei morirono e dove morirono per azione
dei tedeschi.
In buona sostanza l'Olocausto sarebbe solo un'invenzione delle forze alleate, uno
strumento di propaganda elaborato nel corso della II guerra mondiale per tenere al
guinzaglio il popolo tedesco con catene politiche, emotive e finanziarie.
Sorprende scoprire che Zundel porta avanti da tempo una civilissima anche se non
correttissima polemica con il curatore di uno dei più noti siti anti-revisionisti della
rete Jamie MacCarthy del progetto Nizkor sul cui sito mi trovo ora.
Il progetto Nizkor è nato appositamente per combattere il revisionismo in tutte le sue
forme. Revisionismo anzi è un termine inadatto e fuorviante, il revisionismo storico è
un processo che è in certe forme inevitabile e persino onesto. Ogni lavoro che esamina
una ben chiara parte della storia e arriva a una conclusione radicalmente nuova a partire
dagli stessi fatti è revisionista. Il revisionismo dell'Olocausto non ha invece nulla di
storico e di onesto è semplicemente la negazione di un fatto.
Nizkor ha organizzato un sito FTP in cui si propone di raccogliere tutto il materiale
disponibile sull'olocausto e la sua negazione disponendolo in un archivio facilmente
accessibile e semplice da usare.
Altro sito impegnato nel controllo delle attività di estrema destra (anche in rete) è
il centro Wiesenthal. Il centro è stato fondato nell'immediato dopoguerra per dare la
caccia ai criminali nazisti sfuggiti alla cattura e per recuperare i beni sottratti
durante la seconda guerra mondiale e restituirli ai legittimi proprietari. |