Navigazione del 2 maggio 1997
Bill Gates / "Terrorismo?"
1° NAVIGAZIONE: Bill Gates
Nel giugno del 1990 Bill Gates e Craig McCaw magnate della telefonia cellulare hanno
varato un progetto visionario battezzato Internet in the sky. Il progetto prevedeva la
creazione di una rete satellitare per la trasmissione dati a velocità molto maggiori
rispetto agli standard ordinari. Per anni il progetto è rimasto nel cassetto in attesa di
ottenere la licenza dalla Federal communication commission, la commissione federale che si
occupa di telecomunicazioni.
Martedì la Boeing inc. il gigante americano dell'industria aerospaziale ha annunciato
la sua entrata nell'operazione con un investimento di 100 milioni di dollari pari al 10%
dell'importo complessivo del progetto "Internet in the sky".
Il progetto prevede la messa in orbita di 288 satelliti ad orbita bassa (si tratta di
satelliti 50 volte più vicini alla terra dei normali satelliti geostazionari) capaci di
fornire servizi di comunicazione a larga banda di trasmissione da qualsiasi zona della
terra. La vicinanza dei satelliti elimina il lungo ritardo del segnale che normalmente
caratterizza le trasmissioni satellitari. La velocità di trasmissione dati prevista si
aggira intorno ai 1,5 megabit al secondo pari a circa 50 volte lo standard attuale (28.8
kbit/sec).
L'operazione è guidata da una società costituita appositamente, la Teledesic il cui
presidente è lo stesso McCaw e di cui state vedendo il sito. L'accesso della Boeing
nell'operazione dovrebbe dare una svolta definitiva alla sua attuazione che dovrebbe
arrivare alla commercializzazione nei primi mesi del 2002. Vista l'alta qualità dei
servizi resi possibili da "Internet in the sky" (alte velocità, videoconferenze
stabili) e le cifre degli investimenti il progetto si rivolge in primo luogo alle grandi
società che hanno interesse a mantenere rapporti diretti con proprie divisioni sparse in
tutto il mondo ma allo stesso tempo non vuole rinunciare a una forma di
commercializzazione diffusa.
Per ricevere dati dalla rete satellitare, sostengono alla Teledesic, sarà sufficiente
una parabola di dimensioni ridotte, 30 cm circa. Al contrario di altri progetti
riguardanti la comunicazione satellitare (sono interessate la AT&T, la Motorola e
varie società di telecomunicazioni nazionali), quello della Teledesic è il primo
esplicitamente rivolto alla connessione di rete e alla distribuzione di prodotti
multimediali.
Già una volta Bill Gates tentò di superare Internet creando una rete alternativa che
doveva essere il punto di riferimento per tutti i possessori del suo sistema operativo.
L'operazione Microsoft Network si rivelò fallimentare perché Internet forniva
gratuitamente un numero di servizi infinitamente superiore a quanti Gates poteva
prometterne per la sua rete per privilegiati.
"Internet in the sky" con la sua alta velocità e la potenza dei servizi
forniti diventerà lo strumento della rivincita di Bill Gates su Internet, un nuovo
paradiso per pochi di fronte a una rete dei molti condannata alla lentezza dei modem
tradizionali e del doppino telefonico? Probabilmente no, probabilmente questo sarà solo
uno dei tanti passaggi nelle continuo potenziamento della rete che ci aspetta nei prossimi
anni in barba a tutti quei falsi profeti che da decenni ne profetizzano la vicina
estinzione.
2° NAVIGAZIONE: "Terrorismo?"
Oggi approfondiamo una notizia apparsa lunedì 28 sul Corriere della Sera. La notizia,
la vedete, titola:
"Al setaccio su Internet i siti del terrorismo anarchico".
E' un box su 4 colonne all'interno del pezzo sulle indagini sull'attentato del 25
aprile a Palazzo Marino.
Siamo andati nei siti citati nell'articolo, che ci sembra improntato ad un facile
sensazionalismo secondo cui tutto quello che si trova su Internet è qualcosa di
"nascosto", comunque "segreto", spesso "misterioso" e sempre
chiaramente "allusivo ad altro".
Sinceramente abbiamo trovato "ben poco" di terroristico e "molto"
di anarchico, nel senso di ricchezza esuberante e vitale di materiali.
Cominciamo dalla pagina di
partenza. Si intitola "Isole nella rete" e ha un suo indirizzo www.ecn.org . Se ricordate avevamo visitato questo sito quando
parlammo del ventennale dell'anno 1977. E' un'Associazione culturale senza fini di lucro.
Nell'articolo si legge testualmente:
"L'avvicinamento ai siti anarchici passa attraverso un nome
macabro : aut-op-sy home page".
Il percorso di accesso al sito descritto è stato chiaramente quello dell'articolista.
Ognuno accede ai siti in modo diverso. Ma questo non vuol dire che ai siti anarchici si
acceda necessariamente attraverso "nomi macabri". Basta digitare www.ecn.org , che è un normale indirizzo senza niente di oscuro,
e si arriva in questa pagina, che è il nodo centrale di una rete di siti, metaforicamente
indicati come "isole". Oggi vedremo alcune di queste isole. Nella pagina di
ingresso c'è anche un'autopresentazione: leggiamola.
"Questa è una zona autonoma! Un luogo di visibilità, di relazione
e di possibile ricomposizione per quei soggetti che i profondi mutamenti della nostra
società in questi anni hanno frammentato e disperso, i soggetti non allineati al pensiero
unico o rassegnati alla marginalità, i soggetti ancora desiderosi di costruire un
movimento reale, che sappia cambiare lo stato di cose presenti."
Questa è la pagina Internet del settimanale "Canenero".
L'ultimo numero è uscito a gennaio: in queste pagine i redattori salutano i lettori.
Qui si troverebbero, secondo il Corriere della sera, le conferme di quello su cui
indagano gli inquirenti milanesi.
Sicuramente si trovano elencati alcuni episodi di disordine dei quali gli anarchici
implicitamente si assumono la responsabilità.
In queste pagine sono riportate alcune liste di discussione ospitate da Isole nella
rete. E' un materiale molto ricco. Ci sono testimonianze personali, inviti a partecipare
ad eventi, commenti e discussioni.
La lista "Internazionale" ad esempio riportava mercoledì un appello di
"Voz Rebelde", organo ufficiale dei Tupac Amaru peruviani nel quale veniva
denunciato l'arresto di due donne, ree di aver visitato la madre di Rolly Rojas, una delle
vittime del massacro della residenza dell'ambasciatore peruviano.
Scorriamo ora alcuni dei siti cui si accede dalla home page di "Isole nella
rete".
"Criptoribelli e autodifesa digitale" è uno spazio per la discussione dei
problemi e i rischi inerenti la privacy, l'anonimato e le libertà individuali nella
società dell'informazione. Insomma, molti dei temi che affrontiamo a MediaMente.
"Sans-papiers" è uno spazio dedicato, leggiamo " alle informazioni
sulle lotte per il diritto di libera circolazione degli uomini, delle donne, e delle
idee".
Questo è l'ultimo dei siti che
hanno aderito a Isole nella rete, Estrella Roja. Qui troviamo notizie di una mostra
fotografica sul Chapas
Questa è la pagina del centro sociale autogestito Eterotopia, uno dei tanti ospitati
da Isole nella rete.
Per chi volesse visitarli in questa pagina sono elencati tutti glki spazi ospitati da
"Isole nella rete"..
Chiudiamo con una riflessione in parte simile a quella che facemmo alcuni giorni fa a
proposito delle milizie paramilitari di destra statunitensi. La presenza di siti come
questo ci sembra di estremo interesse perché sono una testimonianza di come la rete possa
essere realmente il luogo nel quale la differenza di idee si esprima liberamente e
civilmente.
Lo riteniamo un segno di notevole interesse, proprio in questi tempi nei quali Internet
sta diventando il luogo di una commercializzazione a volte selvaggia. |