Approfondimento del 2 maggio 1997
Le istituzioni in rete
La comunicazione politica ha scoperto Internet ormai da un paio d'anni, e utilizza la
rete sempre più frequentemente. Negli ultimi mesi, però, ci sono state in questo settore
alcune importanti novità, alcuni esperimenti degni di nota: ne parleremo nella puntata di
oggi.
Il parlamento, lo sappiamo tutti, è il luogo per eccellenza del dibattito politico. La
tradizione democratica occidentale gli assegna una serie di compiti fondamentali: non solo
l'attività legislativa, e cioè il compito di preparare e approvare le leggi, ma anche
importanti funzioni di indirizzo e di controllo sull'attività dell'esecutivo, a
cominciare dalla stessa fiducia al governo.
E' chiaro che si tratta di attività che presuppongono da un lato una grande capacità
di procurarsi, gestire e valutare informazione, e dall'altro la capacità di comunicare
con i cittadini. E questo sia per ricavarne problemi, istanze e orientamenti, sia per
rendere il più possibile comprensibili le decisioni che il parlamento prende e le leggi
che approva.
Possono aiutare, in questi difficili compiti, i nuovio strumenti offerti dalla
telematica e dalle autostrade dellàinformazione? Si tratta di una tematica sulla quale ci
siamo già soffermati nel dicembre scorso, quando anche il Parlamento italiano è
approdato su Internet. Nel frattempo, in questo settore ci sono state, sia in Italia che
in Europa, alcune interessanti novità, che vale la pena di esplorare più da vicino.
I siti Internet di vari parlamenti europei, infatti, stanno sperimentando forme 'nuove'
di uso della rete. E si tratta di esperimenti in alcuni casi decisamente interessanti.
Qui, ad esempio, siamo sul sito Internet del Senato francese. Che da marzo ospita un forum
dedicato proprio alle nuove tecnologie dell'informazione.
Come funziona il forum? Sostanzialmente, il senato francese ha pubblicato in rete una
serie di testi e documenti sulle possibilità aperta dalla 'ciberdemocrazia', e frutto di
una indagine parlamentare durata diversi mesi. Il 'popolo di Internet' è invitato a
reagire con commenti, suggerimenti, proposte. Che a loro volta vengono pubblicati in rete.
Le reazioni, come vedete, non sono mancate. Esiste un ufficio incaricato di 'moderare'
questo traffico, e di selezionare gli interventi più interessanti. E in effetti i
messaggi pubblicati sono tutti di grande interesse, e in alcuni casi di elevato livello
tecnico. La rete, insomma, ha preso sul serio il compito affidatole, e il promotore
dell'iniziativa, il senatore Franck Serusclat, si dichiara soddisfatto: il contributo che
ne viene all'attività legislativa può essere effettivamente prezioso.
Un esperimento in parte simile è stato avviato dal Bundestag tedesco. Il sito Internet
del Bundestag, all'indirizzo www.bundestag.de
, ospita
delle conferenze periodiche in diretta. Le conferenze hanno sempre un tema sul quale il
parlamento è direttamente impegnato nel periodo in questione. L'ultima, ad esempio, è
stata dedicata alla legislazione per l'assistenza agli anziani.
Alle conferenze partecipano, in parallelo, due deputati, uno della maggioranza e uno
dell'opposizione. E, via Internet, tutti i navigatori che lo desiderano. Il meccanismo è
simile al chat testuale: i partecipanti intervengono in diretta con suggerimenti e
osservazioni ai quali i parlamentari possono rispondere e reagire, sempre in diretta.
Sempre il Bundestag si segnala per un'altra, curiosa iniziativa: un vero e proprio
questionario in rete, in cui si chiedono suggerimenti su come migliorare e come utilizzare
il sito Internet del parlamento. Fra i partecipanti, vengono addirittura sorteggiati dei
premi: cinquanta CD-ROM, e un viaggio a Bonn. Un'idea interessante, molto lontana
dall'immagine 'paludata' che siamo a volte abituati ad attribuire alle istituzioni
parlamentari.
E in Italia? Alla loro partenza, i siti di Camera e Senato sono spesso stati giudicati
troppo asettici e poco interattivi. Ma qualcosa si sta muovendo. L'esperimento più
interessante è quello della Commissione Parlamentare sulle riforme istituzionali: un sito
che rende disponibili tutti i materiali utilizzati per il dibattito, i testi di tutte le
proposte avanzate, e addirittura, come sentite, la 'diretta' audio delle sedute.
Quest'ultima possibilità è realizzata attraverso l'uso di un software, denominato Real
Audio, del quale abbiamo già parlato più volte, e attarverso cui ogni sito Internet può
trasformarsi in una vera e propria 'radio di rete'. Col vantaggio di poter scegliere se
ascoltare la seduta in corso, o una qualsiasi delle sedute in archivio.
Ma sul sito Internet della Commissione Riforme istituzionali, il primio sito
parlamentare italiano ad accettare anche i messaggi e le reazioni del pubblico, torneremo
in maniera più approfondita in una prossima puntata.
Nel frattempo, una riflessione: negli ultimi dieci-quindici mesi numerose istituzioni
politiche italiane ed europee (quelle americane erano forse più avanti) si sono
affacciate in rete. La prima fase è stata quella, cruciale, di decidere di esserci, di
rendersi conto delle enormi potenzialità della rete, e di 'piantare le bandierine',
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