Approfondimento del 24 aprile 1997
L'arte nel computer
Se si dà anche una semplice occhiata ai cataloghi della editoria elettronica, si nota
il grande numero di titoli dedicati alla comunicazione artistica.
I nuovi supporti digitali infatti si sono rivelati uno ottimo strumento di supporto
allo studio ed alla divulgazione del patrimonio artistico e culturale.
Oggi è possibile visitare musei e mostre restando comodamente seduti a casa, davanti
al computer dotato di un lettore di dischi ottici o di un collegamento ad Internet. Questo
grazie agli ormai innumerevoli CD-ROM e siti Web dedicati alla comunicazione artistica in
generale, o alla illustrazione del contenuto dei grandi (e piccoli) musei di tutto il
mondo.
Le tecnologie multimediali si prestano in modo particolare alla divulgazione di campi
del sapere come la storia dell'arte e l'archeologia.
Da una parte permettono a chiunque di visitare luoghi o di godere di opere senza
spostarsi dalla scrivania di lavoro o di studio.
Dall'altra la interattività e la struttura ipertestuale di questi prodotti aiuta il
fruitore ad inserire ogni opera nel suo contesto storico, culturale e persino ambientale.
Il successo di questo incontro tra beni culturali e multimedialità è dimostrato dal
consenso di pubblico riportato dai CDROM artistici, la cui diffusione nel mercato
multimediale è talmente estesa che si può parlare di un vero e proprio fenomeno di
massa.
Si va dalle monografie dedicate ad un autore, che offrono la riproduzione digitale
della sua opera completa, affiancata da centinaia di pagine di saggi e contributi critici.
Fino ai Cd dedicati a movimenti, a grandi musei, a città d'arte.
Jean Charles Masséra è un critico d'arte che collabora con il Centre Pompidou. Gli
abbiamo chiesto, in occasione di Imagina 97, quale pensa possa essere la funzione dei
supporti multimediali nella divulgazione della storia dell'arte.
Insomma, Internet sembra dare le prospettive di sviluppo più interessanti per la
divulgazione nel settore dei beni culturali.
E di questo si sono accorti anche gli operatori del settore, che stanno
progressivamente entrando sulla rete.
I siti realizzati da musei e gallerie, o in generale dedicati ad artisti e correnti
sono ormai centinaia. Vediamo alcuni esempi tra i più interessanti.
Cominciamo la nostra navigazione con i Musei Vaticani:
L'impostazione grafica lascia un po' a desiderare e la gestione dei contenuti non va al
di là della mera classificazione delle opere a seconda della loro disposizione. Ma la
ricchezza di materiale è tale da lasciare in ogni caso soddisfatti. Circa 1400 immagini
divise in 4 gallerie. Una sui Musei Vaticani veri e propri, una sulla Cappella Sistina,
una sulle Stanze di Raffaello ed una sulla Città del Vaticano.
La Galleria degli Uffizi ha un sito di qualità certamente superiore ma non ancora
completo. Sono presenti 25 sale su 45 e di queste non tutte le opere sono disponibili.
La cosa più curiosa della versione Web della galleria è la possibilità di visitare
in modo virtuale alcune delle sale. La ricostruzione è stata effettuata usando la
tecnologia Quicktime VR. Non si tratta di una vera ricostruzione 3D ma di qualcosa che ci
si avvicina molto. Questo progetto, realizzato insieme al CNR e al Dipartimento di
Elettronica dell'Università di Firenze, prevede la realizzazione di una versione virtuale
di tutto il museo.
Il sito del Louvre è uno dei siti museali storici sulla rete. Anche qui però,
malgrado la ricchezza delle immagini, le informazioni sulle opere sono ridotte all'osso.
Ma non mancano su Internet altri grandi musei come gli americani Moma e Metropolitan, o
il Prado di Madrid. |