Approfondimento del 23 aprile 1997
Un catalogo elettronico per i beni culturali
Secondo le stime più accreditate, in Italia si concentra il 70 % del patrimonio
artistico del mondo intero. Si tratta di una dote di inestimabile valore. Una risorsa che
se fosse adeguatamente sfruttata sarebbe in grado di creare sviluppo, ricchezza e posti di
lavoro, senza distruggere territorio, ambiente e qualità della vita.
Ma si tratta anche di una responsabilità grandissima. Il patrimonio artistico italiano
infatti non appartiene solo a noi, ma a tutta l'umanità. E di questa responsabilità il
nostro paese non sembra curarsi troppo, anzi...
Basta fare un giro nello nostre città per trovare innumerevoli casi di abbandono e di
incuria dei nostri tesori artistici, piccoli e grandi.
Oltre alla classica volontà politica, la cui carenza non si finirà mai di lamentare,
per svolgere i due compiti che abbiamo individuato, la salvaguardia e la valorizzazione,
occorrono anche degli adeguati strumenti.
Il primo di questi strumenti è la realizzazione di un catalogo dettagliato del nostro
patrimonio artistico e culturale.
Pensate che ancora oggi nessuno è in grado di avere un quadro esatto di queste
risorse, della loro collocazione sul territorio, e del loro stato di conservazione.
Un parziale ma importante passo in avanti in questo senso è stato realizzato in
toscana con il "Sistema Informativo regionale dei beni culturali". Si tratta di
un progetto realizzato dalla Bassilichi, una azienda di Firenze specializzata nella
applicazione delle nuove tecnologie nel settore artistico, con il finanziamento del
Ministero dei Beni Culturali.
Il progetto, iniziato due anni fa e giunto proprio in questi giorni alla conclusione,
ha portato alla catalogazione informatica di oltre 150 mila opere del patrimonio culturale
toscano.
Tra le città interessate c'è naturalmente Firenze, dove sono state recensite opere
del 600, del 700 e parte di collezioni artistiche contemporanee, che sono andate ad
integrare una precedete operazione di catalogazione svolta da Bassilichi su 30.000 opere
d'arte del periodo Medievale e Rinascimentale.
Accanto al capoluogo, la catalogazione ha riguardato opere e beni di città come
Arezzo, Siena, Lucca e Pisa.
Dopo una prima fase preparatoria, che ha richiesto sopralluoghi ed analisi sul posto,
di tutte le opere sono state realizzate delle fotografie.
Queste sono state successivamente digitalizzate mediante degli appositi scanner, in
grado di realizzare immagini ad altissima definizione a partire dai negativi fotografici.
Poi per ogni opera si è proceduto ad una accurata schedatura informatica, attentamente
verificata sul posto.
Il database multimediale prodotto da questo progetto diventerà il cuore di un sistema
informativo telematico che collegherà tutte le soprintendenze della regione, dando ai
responsabili gli strumenti per pianificare la tutela del patrimonio.
Ma questa preziosa base di informazioni costituisce anche un ottimo strumento per la
promozione del turismo, e per lo sviluppo di iniziative imprenditoriali legate al settore
dei beni culturali.
Ad esempio la stessa Bassilichi ha realizzato un ottimo sito su Web, dove è possibile
consultare il database, Sono inoltre in cantiere una serie di CD-ROM dedicati ad alcuni
specifici siti artistici. Per il momento è stato realizzato il CD sullo "Spedale di
Santa Maria della Scala" di Siena, uno dei più belli ed interessanti edifici della
splendida città toscana.
Il progetto del Sistema informativo toscano dimostra dunque, se ce ne fosse ancora
bisogno, l'enorme utilità delle nuove tecnologie nella gestione, tutela e valorizzazione
del patrimonio artistico del nostro paese.
E la sua stessa realizzazione costituisce un esempio di come l'investimento in questo
settore possa portare benefici anche in termini di occupazione. Infatti alla sua
realizzazione sono stati chiamati 210 giovani, molti dei quali laureati nel settore
umanistico, tanto per sfatare uno dei miti ricorrenti. |