Navigazione del 16 aprile 1997
Metcalfe / Blissett
1° NAVIGAZIONE: METCALFE
Oggi apriamo con una notizia di un fatto piccolo ma significativo avvenuto a margine
della sesta conferenza internazionale sul World Wide Web, tenutasi a scorsa settimana a
Santa Clara, in California. Qui trovate le informazioni in merito. Il titolo di quest'anno
era "Everyone, everything, connected", "ognuno, ogni cosa, connessi":
un titolo che ben riassume le attuali tendenze della rete.
Fra gli ospiti nomi del calibro di Howard Rheingold, Ted Nelson, e anche Bob Metcalfe.
Ed è proprio di lui che vogliamo parlare.
Eccolo: "Bob Metcalfe, re della nuova frontiera". Metcalfe è l'inventore di
Ethernet, il fondatore della 3Com, uno dei visionari del ciberspazio ed anche giornalista.
Nel dicembre del 1995 il "re della connettività" prevedette un
"collasso catastrofico" di Internet. A suo tempo demmo la notizia. Metcalfe
indicava una serie di ragioni tutte più o meno centrate sull'eccesso di traffico in rete.
Ecco, il collasso non c'è stato e Metcalfe, per punizione, giovedì durante il suo
intervento si è mangiato una torta a forma dell'articolo nel quale l'aveva previsto.
L'episodio, divertente e paradigmatico, quasi una moralità dimostra, ancora una volta,
come sia difficile fare previsioni sul futuro tecnologico, siano esse catastrofiche o
entusiaste.
2° NAVIGAZIONE: BLISSETT
Luther Blissett era un calciatore giamaicano del Milan e del Watford. Luther Blissett
è un terrorista, un artista, un virus inserito nell'infosfera. Ma chi è Luther Blissett?
Potremmo star qui a discutere per ore senza esaurire l'argomento perché semplicemente
Luther Blissett non è nessuno in particolare. E' un nome multiplo cioè un'identità che
tutti possiamo assumere, che tutti siamo invitati ad assumere, se ne abbiamo voglia.
Io sono Luther Blissett. Io mi rifiuto di essere limitato da qualunque nome. Io ho
tutti i nomi e sono tutte le cose. Incoraggio tutti i gruppi pop ad usare questo nome.
Voglio vedere migliaia di gruppi con lo stesso nome. Nessuno possiede nomi. I nomi
esistono per essere usati da tutti. I nomi, come tutte le parole, sono arbitrari. Io
attacco il culto dell'individuo, gli egotisti, i tentativi di appropriarsi dei nomi e
delle parole e farne un uso esclusivo.
Io respingo il concetto di copyright. Prendi quello che puoi usare.
Io respingo il concetto di genio. Gli artisti sono come tutti gli altri.
L'individualità è l'ultimo e il più pericoloso mito dell'occidente.
Diventa anche tu Luther Blissett.
L'idea nacque in alcune avanguardie artistiche degli anni 70 e 80 come il neoismo o la
mail art, sorsero così nomi multipli per poeti e artisti come lei, Karen Eliot, per bande
musicali come gli White Colours.
Luther Blissett è uno di questi: ha scritto dei libri, orgnizzato dibattiti, scherzato
con la televisione (celebre il suo scherzo alla trasmissione Chi l'ha visto in cui
denunciò la scomparsa di un artista inglese, tal Harry Kipper, che, per la cronaca, è un
altro di questi nomi multipli).
A metà marzo Luther Blissett è stato anche processato presso il tribunale di Roma. Lo
scorso anno infatti durante una "performance psicogeografica", una sorta di
viaggio alla riscoperta delle sensazioni legate a luoghi, strade e monumenti, un gruppo di
persone salite su un autobus notturno con un solo biglietto sono state bloccate dal
controllore. Quando il poveruomo che voleva multarli ha chiesto le loro generalità ognuno
dei partecipanti alla performance si è identificato con il nome di Luther Blissett. La
cosa è finita in questura e così si è arrivati al processo. |