Navigazione del 15 aprile 1997
Doom /Interactivity
1° NAVIGAZIONE: DOOM
Avete mai passato 15 minuti della vostra vita a sparare a mostri e demoni? Se non
l'avete fatto è difficile capire cosa sia doom. Doom è il gioco di simulazione di
combattimento più diffuso al mondo ed allo stesso tempo il più criticato per la violenza
dell'azione che propone. Bene il corpo dei marines ritiene che queste due caratteristiche
ne facciano un progamma formidabile per la simulazione tattica.
Doom uscì qualche hanno fa rivoluzionando completamente il mercato dei videogames. Il
successo fu tale che la casa produttrice, la ID Software fondata per l'occasione da un
paio di studentelli, divenne in breve tempo uno dei mostri sacri nella produzione di
giochi per computer.
In doom il giocatore impersona il ruolo di un soldato incaricato di fermare l'invasione
di orde di creature aliene che hanno conquistato prima la base luna e si preparano a
invadere la terra. Il meccanismo di gioco è in fondo abbastanza semplice: spara a tutto
ciò che si muove e trova l'uscita per il livello successivo. Non per niente la classe di
giochi di cui doom è il capostipite è stata chiamata "sparatutto".
Il successo del gioco è legato a talmente tanti fattori che è impossibile affrontare
approfonditamente l'argomento. Tanto per avere un'idea c'è chi parla di una doom
generation per descrivere la generazione giovanile degli anni '90. Il nome viene dal
titolo di un film di Greg Araki che è passato come una saetta sugli schermi italiani e
che varrebbe la pena di rivedere. Queste sono alcune pagine dedicate al film sul sito
filmzone una delle più note riviste cinematografiche di rete.
Certamente tra i punti di forza del gioco ci sono la semplicità del meccanismo e la
possibilità di creare degli scenari personalizzati grazie a un software specifico
disponibile gratuitamente. Volete creare un'ambientazione western per doom? Volete
sostituire ai mostri le immgini digitali dei vostri professori? Bene con doom non è
troppo difficile.
Sfruttando questa filosofia il corpo dei marine ha deciso di creare una sua versione di
Doom si chiama, ovviamente, Marine doom. La trovate qui sulla pagina dell'MCMSM il Marine
Corps Modelling and Simulation Management, che significa direzione del corpo dei marines
per la simulazione. Marine Doom è stato creato perché a detta dei responsabili
dell'ufficio il gioco permetteva di sviluppare in modo sorprendentemente realistico il
concetto di simulazione tattica a livello di squadra di fuoco.
Le tre caratteristiche che rendono doom particolarmente adatto a questo compito sono la
simulazione della visuale in soggettiva, lo stimolo a prendere decisioni in tempo reale e
la possibilità di giocare in rete. La maggior parte delle modifiche sono state fatte
proprio con l'idea di migliorare la struttura del gioco in senso cooperativo. Doom
supporta un massimo di 4 giocatori in contemporanea esattamente come il blocco base della
fanteria marines che è appunto composto da 4 uomini.
Tra le altre modifiche apportate ci sono nuovi scenari tattici come trincee, bunker,
cavalli di frisia e fili spinati. Le armi sono state cambiate, al posto della sega
elettrica, del lanciamissili, del raggio laser trovate gli m16 gli m249 e gli m67 (che è
una granata a frammentazione). Anche se la simulazione della resa delle armi non è molto
accurata l'impiego tattico di questi modelli dovrebbe dare il risultato desiderato
sostengono i responsabili.
Questo è forse solo un capitolo marginale in un gioco più grande di interessi. Nel
suo piccolo sembra seguire una direzione precisa, quella segnata dal grande flusso di
capitali che l'industria militare sta convogliando verso il mercato dell'intrattenmimento
e della simulazione tridimensionale.
2° NAVIGAZIONE: INTERACTIVITY
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