Dalla TV alla rete RAI Educational

Navigazione del 14 aprile 1997

Richard Burton / S.E.T.


1° NAVIGAZIONE: RICHARD BURTON

State vedendo Richard Burton mentre interpreta la IV scena dell'atto III dell'Amleto di Shakespeare. L'audio è disturbato e le immagini sono di scarsa qualità tecnica, eppure queste immagini sono una rarità. Sono le sole immagini di una messa in scena unica, trasmessa PER LA PRIMA VOLTA, IN TUTTO IL MONDO, SOLO SU INTERNET, dall'Alternative Entarteinment Network.

Questo è il sito http://www.aentv.com esci da MediaMente dove trovate un ricchissimo repertorio di performance dal vivo. Ma vediamo perché' l'interpretazione è così rara e preziosa.

Burton mise in scena e replicò l'Amleto nel 1964 per 17 settimane al "Lunt Fontanne Theatre" di Brodway. La sua interpretazione fu apprezzata al punto tale da essere ritenuta da molti shekspiriani una sorta di pietra miliare delle performance dei classici del drammaturgo inglese.

Diretta da Sir John Gielgud, la tragedia venne filmata con 15 telecamere nelle ultime due sere della messa in scena newyorkese. Venne poi proiettata nelle sale cinematografiche statunitensi per soli due giorni. Dopo di che Richard Burton chiese di distruggere le copie.

Ma fortunatamente la moglie Sally quattro anni fa, ripulendo la cantina dello chalet svizzero di Burton, ha ritrovato l'unica copia rimasta e l'ha messa gratuitamente a disposizione degli utenti Internet che si sono prenotati per la rappresentazione.

In questa pagina è possibile ance vedere l'unica intervista conservata di Burton sulla messa in scena, e prendere qualche estratto.

Nel sito è ora a disposizione, ma SOLO per un breve periodo e SOLO per gli utenti Internet, l'intera messa in scena su video o audiocassette interamente rimasterizzata. Così, anche chi non ha Intenet potrà vedersi tutte e tre ore di rappresentazione, senza perdere nulla, da inizio e fine.

E per chi vuole approfondire chiudiamo con l'indirizzo della Hamlet home page, in Canada. Qui avete di tutto, dal testo ad alcune celebri interpretazione, come quella di Laurence Olivier o la recente di Kenneth Branagh.


2° NAVIGAZIONE: S.E.T.

Parliamo ora di sicurezza nella trasmissione dati via Internet. Sta forse per tramontare il sistema Set, Secure Electronic Transaction, la cui nascita venne con molto rilievo annunciata lo scorso anno da Visa e MasterCard, le due società di carte di credito che forse hanno investito di più sulla sicurezza. SET fu annunciato come il protocollo di trasmissione che rendeva assolutamente sicure le transazioni su rete e più specificamente i pagamenti via carta di credito. Questo che vedete alle mie spalle è l'articolo che lo annunciava. Oggi sembra che non tutti giurerebbero sulla sicurezza di SET.

Questo è il sito della VISA una delle due grandi società impegnate nel progetto. Leggiamo qui che, per proteggere la privacy personale e finanziaria dell'utente, le specifiche di SET incorporano l'uso della crittografia a chiave pubblica della RSA Data Security. Ma cosa significa crittografia a chiave pubblica? Il meccanismo è semplice vediamolo insieme.

Molto schematicamente diciamo che ciascuno dei partecipanti alla transazione dispone di una chiave pubblica o di codifica e di una privata o di decodifica, non è sempre così ma in prima approssimazione possiamo dare per vera questa affermazione. Le due chiavi sono in qualche modo legate, la chiave pubblica serve a crittografare un messaggio che solo il possessore della corrispondente chiave privata potrà decodificare.

Al momento della transazione a ciascuna delle parti viene inviata la chiave pubblica dell'altra. In questo modo ognuno degli utenti usando la chiave pubblica della controparte sarà in grado di inviare messaggi che solo l'altro sarà in grado di interpretare.

Guardiamo questo schema preso dal sito della PGP inc. L'azienda che ha prodotto il software crittografico più noto al mondo.

(A sinistra) Alice scrive un messaggio a Bob, lo crittografa con la chiave pubblica di Bob e lo invia.

(A destra) Bob riceve il messaggio di Alice lo decodifica con la sua chiave privata e lo legge.

Per usare SET è dunque necessario un software specifico sia sul computer del possessore della carta di credito che su quello del venditore. Non appena i test sul prodotto saranno terminati il software verrà incorporato in tutti i browser esistenti, assicurano alla VISA.

Ma pochi giorni Steve Mott vice presidente della sezione per il commercio elettronico e per le nuove per la MasterCard International, questo è il suo sito, e responsabile nell'accordo bilaterale con la VISA del progetto SET ha dichiarato che il codice crittografico standard usato da SET potrebbe essere decodificato da un hacker in meno di un anno.

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Per questa ragione il consorzio di compagnie che ha speso ben due anni nello sviluppo del protocollo SET potrebbe passare ad un nuovo tipo di sistema crittografico chiamato Elliptic Curve e prodotto dalla Certicom sul cui sito mi trovo ora.

Il progetto SET sembra comunque ben lontano da tramontare visto che solo il 10 marzo scorso la Mastercard ha approvato il primo test del programma SET in Asia.

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