Dalla TV alla rete RAI Educational

Approfondimento del 15 aprile 1997

Il network computer


Fino ai primi anni '80 la storia dell'informatica è stata una storia di dinosauri tecnologici. Gli elaboratori informatici erano delle macchine enormi, costose e difficili da utilizzare. Solo i militari, alcune grandi aziende, o le grandi università potevano permettersi gli investimenti necessari per acquistare e utilizzare questi esosi e complessi 'ordigni'.

La svolta epocale inizia in un garage: quello in cui Steve Wozniack e Steve Jobs, due giovani col pallino dell'informatica, costruirono, usando materiali di scarto, il primo vero personal: e lo chiamarono Apple. L'introduzione dei personal computer, fu l'inizio vero e proprio della rivoluzione digitale. I computer, uscirono dai centri di calcolo, e arrivarono prima sulle scrivanie degli uffici e poi nelle case, trasformando il modo di lavorare, di studiare, di giocare, di vivere.

Secondo alcuni analisti la diffusione di Internet e lo sviluppo di linguaggi di programmazione specializzati per creare programmi sulla rete, come Java, sta per produrre una ennesima rivoluzione nella storia dell'informatica: il passaggio dall'era del personal computing a quella del network computing.

L'idea del network computer è molto semplice. Attualmente i personal computer per funzionare hanno bisogno di sistemi operativi e programmi molto complessi e costosi, che richiedono sempre più potenza e memoria.

Un network computer invece riceve le sue risorse, il suo software applicativo, attraverso la rete. Una serie di potenti computer, oltre ai dati, potrebbero offrire i moduli software di volta in volta necessari. L'utente farebbe uso di queste 'applicazioni distribuite' solo per il tempo necessario, e pagherebbe il tempo di utilizzo.

JavastationNaturalmente se le applicazioni e i programmi vengono distribuiti sulla rete anziché risiedere permanentemente sul nostro computer, quest'ultimo potrebbe essere notevolmente alleggerito. Sarebbe sufficiente un semplice terminale intelligente, dotato di interfaccia per la connessione in rete ma senza sistema operativo.

Un oggetto come questo costerebbe molto meno di un normale personal, e cosa ancora più importante, i costi per l'acquisto dei programmi verrebbero drasticamente ridotti.

I primi prototipi funzionanti di network computer sono stati presentati alla fine del 1996, e sono da poco entrati in commercio.

Il più interessante, anche dal punto di vista del design, è questo che state vedendo, sviluppato dalla Sun, l'azienda che ha realizzato Java.

JavastationBattezzato programmaticamente Javastation, il Network computer Sun è dotato solo di un browser per navigare su Web, che è in grado di eseguire programmi scritti nel linguaggio Java. Anche IBM ha realizzato un suo network computer, un po' più conservatore rispetto al prototipo Sun. La Network Station, che usa il processore PowerPC, può funzionare sia da sola, che in coppia con un normale personal.

Come sempre, non tutti sono convinti che la introduzione dei network computer è un bene.

C'è chi rileva che il personal computer è uno strumento polifunzionale, che in linea di principio permette a chiunque di avere un rapporto attivo con le tecnologie informatiche, e di utilizzare gli strumenti che desidera in modo creativo e personalizzato. Il network computer invece tende a centralizzare i programmi in grandi supercomputer, che determinano il tipo di applicazioni che ogni utente può usare, e il modo di usarle. C'è insomma il rischio di vedere una diminuzione della libertà e della creatività applicativa.

Il dibattito sulle questioni di principio può essere interessante. Ma nella realtà, il conflitto tra queste due impostazioni è fortemente determinato dagli enormi interessi in gioco nel mercato dell'informatica.

Lo spostamento verso le tecnologie del network computing infatti potrebbe mettere in discussione il predominio delle due imprese leader nel settore dei sistemi operativi e dei microprocessori, rispettivamente Microsoft ed Intel.

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Inoltre per funzionare veramente il network computing richiede la disponibilità di reti ad altissima velocità. Per il momento dunque questi nuovi computer sono destinati al mercato delle aziende. A casa, ancora per diversi anni continueremo ad usare il nostro personal.

Ma come abbiamo imparato, nel mondo del digitale, il futuro è sempre più dietro l'angolo.

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