Dalla TV alla rete RAI Educational

Approfondimento del 3 aprile 1997

Cos'è HTML


Nelle nostre trasmissioni, come avete visto, la navigazione su Internet occupa un posto importante. Oggi vorremmo però guardare a Internet da un angolo un po' diverso, non più come navigatori, ma come protagonisti attivi dello scambio informativo, come fornitori di informazione.

Una caratteristica essenziale della rete, lo abbiamo detto più volte, è infatti la facilità con la quale si può passare da semplici "spettatori" al ruolo di "autori". Come? Seguiteci per qualche minuto, e lo saprete.

Il segreto di tutto è HTML, il linguaggio della rete. HTML vuol dire Hyper Text Mark-Up Language, linguaggio di marcatura ipertestuale. Una sigla difficile, che può far pensare a qualcosa di estremamente tecnico, per specialisti. Ma, per fortuna, non è affatto così.

I linguaggi di marcatura, infatti, sono qualcosa di ben più semplice, ad esempio, dei linguaggi di programmazione, quelli usati per creare programmi per computer. Avete presente i compiti di scuola, quelli che tornavano pieni di segni rossi e blu della maestra? Ebbene, le correzioni fatte dalla maestra sul compito sono, in fondo, una forma di "marcatura" del testo del compito.

E una marcatura sono anche i segni usati dai correttori di bozze, come questi.

In tutti questi casi, c'è prima un testo che fornisce l'informazione di base, e poi dei marcatori che danno delle informazioni aggiuntive: un segnaccio rosso sotto una parola del compito in classe vuol dire che quella parola è sbagliata, la sottolineatura del correttore di bozze sotto una parola vuol dire ad esempio che quella parola deve essere stampata in corsivo.

Anche HTML, abbiamo detto, è un linguaggio di marcatura. Cosa vuol dire? Semplice: prima scriviamo in maniera "normale" - ad esempio usando un programma di videoscrittura - il testo che vogliamo immettere in rete. Per esempio, supponiamo di voler costruire una pagina di informazioni intitolata "Saluti" e con un testo che dice:

"Un saluto a tutti dalla redazione di MediaMente".

Beh, non ci crederete, ma questo testo è già pronto per Internet. Solo che se andiamo a visualizzarlo con Netscape o con Internet Explorer, i programmi che si usano in genere per navigare lungo la rete, l'effetto non è molto spettacolare: eccolo.

Cosa ci manca? Ad esempio, dobbiamo "segnalare" a Netscape che "Saluti" è il titolo della nostra pagina. Lo si fa appunto "marcando" il testo: basta aggiungere all'inizio del titolo, tra parentesi acute, l'indicazione H1 - che vuol dire header di livello 1, titolo di livello 1 -, e l'indicazione /H1, fine di H1, alla fine. Così.

Ecco come questo testo sarà visualizzato. Va già meglio, non trovate?

Allo stesso modo, possiamo indicare a Netscape che la parola MediaMente va in grassetto: usiamo anche in questo caso un marcatore, una B (sta per l'inglese bold, che vuol dire grassetto) compresa tra le solite parentesi acute, dove comincia il grassetto. E usiamo il corrispondente marcatore di chiusura, /B dove il grassetto finisce: ecco fatto!

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Naturalmente i marcatori, ovvero le istruzioni che abbiamo a disposizione per "marcare" un testo, sono molti di più. Ci permettono di usare caratteri colorati, di inserire nella pagina sfondi e immagini, e naturalmente di definire link ipertestuali, porzioni del testo che funzionino come trampolino di lancio verso altre regioni della rete. Ma l'idea di base è quella che abbiamo visto insieme. Facile, no? torna a inizio pagina