Dalla TV alla rete RAI Educational

Recensione del 19 marzo 1997

Memoria


La recensione di oggi riguarda dunque un sito Internet. Un sito italiano. Un sito un po' diverso dal solito - privo forse di grafica spettacolare, di musica di sottofondo... ma un sito che mi pare meriti davvero una segnalazione particolare.

Banca dati della memoria

http://www.clarence.com/memoria esci da MediaMente

Banca dati della memoria, si chiamano queste pagine. Quale memoria? Memoria di una fetta triste ma importante della storia del nostro paese. Una storia di cui come sappiamo hanno fatto parte anche bombe e stragi su cui non è mai stata fatta piena luce, gli anni bui del terrorismo, la mafia, misteri ancora irrisolti come quello di Ustica. E' la faccia oscura della storia d'Italia, e sono le sue molte vittime, che questo sito invita a non dimenticare.

Ecco allora i verbali della Commissione antimafia e i documenti sulla loggia P2, gli atti della Commissione parlamentare sulle stragi, con i delicati capitoli su Gladio, caso Ustica, sul terrorismo di sinistra e sul rapimento Moro, sulla strage di Bologna. Su Ustica troviamo anche un lungo e inquietante elenco di decessi sospetti legati al caso. Così come è presente una completa documentazione sul caso di Silvia Baraldini, in prigione in America e di cui l'Italia ha da tempo chiesto il trasferimento nel nostro paese.

Da un certo punto di vista, questo sito è assai incompleto: mancano molti documenti e materiali che sarebbe indubbiamente importante inserire Questa incompletezza non è tuttavia imputabile a chi ha realizzato il sito, ma alla difficoltà tutta italiana di disporre e far circolare documenti e atti pubblici in formato elettronico. Una difficoltà che iniziative come la banca dati della memoria dovrebbero - speriamo - aiutare a far superare. Ed anche per questo ci fa piacere segnalarle.

C'è però un neo che crediamo potrebbe essere risolto dai gestori del sito: queste pagine sarebbero molto più utili se fosse disponibile un motore di ricerca per interrogare direttamente i testi raccolti.

Speriamo che questa lacuna possa essere colmata.

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E speriamo anche che qualche università o qualche istituto di ricerca si renda conto di quanto potrebbe essere interessante lavorare su questo materiale per trasformarlo in un vero ipertesto. Stabilire cioè al suo interno almeno alcuni dei molti collegamenti possibili. Chissà che, in un caso come questo, lo strumento concettuale rappresentato dall'ipertesto non possa anche aiutare a capire di più, aiutando a individuare la ragnatela di connessioni che sembrano collegare molti fra i misteri d'Italia. torna a inizio pagina