Recensione del 17 marzo 1997
Totem
Quella che vedete è la copertina di Totem Comic, un mensile di fumetti un po' sui
generis. Totem infatti non è una rivista blasonata e conosciuta come le altre, eppure il
suo stile originale le ha fatto guadagnare una particolare nicchia di mercato con
appassionati fan che si scambiano le copie mancanti come reliquie.
Totem non ha un genere proprio; raccoglie fumetti randagi diversissimi fra di loro, che
non sarebbero accettati da altre riviste più snob perché ritenuti volgari o senza senso
ed il linguaggio della rivista si può definire a pieno titolo multimediale, perché
contiene le più disparate forme di arte visiva.
Ad esempio c'è un fotoromanzo, che fa il verso a quelli seri e compassati con i
modelli patinati: in questa puntata possiamo trovare delle improbabili lezioni di galateo,
sulle cose da fare e da non fare per conquistare l'amata del cuore.
Quello che lega Totem Comic ad Internet è la particolare iniziativa che la redazione
porta avanti da qualche tempo: non solo è presente una casella di posta elettronica per
un feedback tradizionale, ma è attiva una pagina Internet, che vedete qui accanto,
strettamente collegata alla rivista.
Confessioni, questo il nome della rubrica, è
"la voce della minoranza rumorosa, un'arena pubblica di opinioni,
racconti, confessioni , denunce, lamentele, deliri e farneticazioni"
come recita la didascalia, non quindi la solita posta del cuore.
La rubrica Confessioni è in perfetta simbiosi con Internet: la rubrica cartacea
riporta stralci di lettere ricevute per posta elettronica, ed il sito invece raccoglie gli
sfoghi di quanti non trovano spazio sulla rivista. Totem Comic, senza tanti rumori, ha
creato il ponte ideale tra due media diversi, fondendoli e confondendoli dimostrando, con
pochi mezzi e tanta buona volontà, come non ci sia bisogno di costose edizioni o CD-ROM
lussuosi per essere presenti sia sulla carta che sulla rete
Punta di diamante di Comic sono le strisce di Edika, uno stralunato disegnatore autore
della copertina che vi abbiamo mostrato in apertura, e di questa che vedete qui accanto.
Edika disegna i pensieri più folli in esilaranti strisce spesso senza una trama o che
finiscono con autoritratti del disegnatore in preda a crisi creative: talvolta disegno e
fotografie si mescolano senza soluzione di continuità, dando un tono surreale alle sue
divertenti tavole e contribuendo a dare alla rivista un tono multimediale. |