INTERVISTA:
Domanda 1
Quale ruolo hanno le aziende legate ad Internet nei mercati finanziari?
Risposta
Stanno sconvolgendo la finanza in due modi. In primo luogo stanno
facendo saltare tutti i parametri. Fino all'altro ieri, con le aziende
tradizionali, si era soliti calcolare gli utili e poi in base agli
utili si stabiliva che l'azienda al massimo potrà valere un multiplo
di questo valore e quindi 5, 10, 15, 20 volte maggiore. Nel caso delle
aziende Internet tutti i parametri sono superati perché sono aziende
in fortissima crescita e quindi non si riesce bene a capire qual è il
valore, i mezzi normali di giudizio sono saltati tutti per aria.
Questa è la prima rivoluzione provocata dalle aziende ad alta
tecnologia che sono aziende atipiche per la finanza mondiale perché
si muovono velocissime. Il secondo sconvolgimento che ha provocato è
che naturalmente l'esistenza di queste aziende molto dinamiche, di
fortissima crescita, ha provocato un grande interesse da parte dei
risparmiatori. Insomma è come se alla finanza fossero arrivate
veramente delle star del rock internazionale. Allora tutti, anche
quelli che non si occupavano di finanza, adesso la osservano con
attenzione e vogliono comprare azioni perché pensano che ci si possa
arricchire tutti quanti. E quindi c'è un momento di grande
rivoluzione e di grande attività.
Domanda 2
Gli operatori finanziari italiani come guardano ad Internet?
Risposta
Gli operatori italiani guardano alle azioni Internet con un po' di
preoccupazione perché da un lato sono stupiti per i valori che
vedono, cioè si accorgono che le aziende Internet sembrano non avere
un limite superiore, vanno sempre su ogni giorno, sfondano record,
vanno sempre più in alto. Sono, secondo gli operatori, al di là del
ragionevole. Gli stessi operatori devono comunque riconoscere che,
siccome queste aziende crescono sempre moltissimo in termini reali di
fatturato, utili, guadagni, forse questi prezzi sono anche giusti.
Insomma sono prezzi folli che però forse sono anche giusti; non si
riesce esattamente a dare la giusta valutazione perché nessuno ha mai
visto niente del genere. D'altro canto, sono un po' preoccupati
perché si trovano di fronte a una forte richiesta e la gente vuole
solo questi titoli qui. Ecco che allora l'operatore di borsa
tradizionale, assennato, è un po' preoccupato perché sebbene
vorrebbe dare questi titoli che rendono più degli altri tradizionali
sa che i propri clienti probabilmente si espongono a dei forti rischi
senza saperlo. Ormai le aziende legate ad Internet sono tante ed è
difficile che tutte quante abbiano il clamoroso successo che sarebbe
indicato dalle quotazioni di oggi. Probabilmente qualcuna andrà anche
male e la gente si sta infilando volontariamente in un settore molto
rischioso.
Domanda 3
Per i risparmiatori queste azioni che riguardano in qualche modo
Internet che cosa significano e come si spiega il successo di un titolo
come Tiscali?
Risposta
Il successo di Tiscali è, in realtà, ancora più grande di quello che
si pensa. La mattina che il titolo è stato quotato in borsa, se ci
fossero state le azioni, gli italiani sarebbero stati pronti a investire
10.000 miliardi; è una cifra enorme, una finanziaria. Gli italiani
erano pronti a investirli su una società di cui nessuno sa niente. In
realtà non credo che il risparmiatore medio italiano sappia nulla della
Tiscali, chi è proprietario, come sono i bilanci. Ma perché gli
italiani erano pronti a fare questo? Perché c'è una grande fiducia.
Improvvisamente appaiono in borsa queste star di Internet che crescono a
vista d'occhio e mettono a segno grandi risultati aziendali. È un
fenomeno come la corsa all'oro in America. Adesso c'è la corsa a
Internet e sembra essere l'unica cosa che eccita la fantasia del
risparmiatore italiano.
Domanda 4
Il nuovo mercato azionario dell'high tech è destinato ad avere gli
stessi successi del Nasdaq americano?
Risposta
No, credo di no, e per una ragione molto semplice. Intanto, perché
quello italiano è un mercato complessivamente molto più piccolo e
poi perché l'America è la patria di queste aziende, possiede intere
regioni che sono piene di queste aziende high tech. In Italia, se
facciamo il conto, credo che non arriviamo a 200 aziende che hanno
già una struttura aziendale seria. Non c'è confronto, là ne hanno
migliaia e qui ne abbiamo poche unità e quindi inevitabilmente
resterà un mercato più piccolo. Però è un mercato che potrebbe
anche rivelare delle aziende molto curiose, effettivamente in forte
crescita. Il dato interessante è che essendo aziende nuove, sono
aziende che possono anche aumentare del 30-40% il fatturato all'anno;
sono performance che la FIAT faceva negli anni '30 e non fa più da 50
anni.
Domanda 5
Quali sono le caratteristiche particolari di questo nuovo mercato
rispetto a quello tradizionale?
Risposta
Il mercato tradizionale è fatto di aziende, molto assestate, che sono
vive da anni e che quindi si sa che cosa sono. Si sa che cosa è la
Fiat, che cos'è la Montedison, che cos'è Mediobanca. Possono variare,
andare un po' male, un po' bene, ma insomma sono quello che sono. Quelle
del mercato high tech invece sono aziende che hanno più che altro idee,
progetti, ambizioni e sono aziende molto dinamiche. Se si ha fortuna
può capitare di investire su qualche azienda che nel giro di dieci anni
diventa 100 volte più grande come può capitare di investire su una
azienda che invece dopo dieci anni non c'è letteralmente più. Quindi
è un mercato molto rischioso ma per chi vuole fare molti soldi e molto
in fretta è anche l'unico mercato possibile.
Domanda 6
In questo periodo si fa un gran parlare di commercio elettronico. Che
cosa succederà, qual è la sua valutazione del fenomeno?
Risposta
Non sono fra quelli che pensano che ci sarà un grande boom del mercato
elettronico. Cioè credo che, soprattutto in Europa, non avrà un
grandissimo successo perché non c'è questa tradizione. In America il
mercato elettronico si inserisce in una tradizione di vendita per
corrispondenza fortissima che non ha confronti con l'esperienza europea.
Noi europei e italiani siamo invece abituati molto più degli americani
ad andare in negozio a comperare. Anche perché i negozi ce li abbiamo.
Quindi i rapporti non saranno uguali fra noi e l'America. In più, credo
che l'e-commerce, stia partendo adesso, e debba ancora capire che cosa
si potrà vendere attraverso i computer. Io non penso che si venderanno
le scarpe o le camicie, qualcuno ci proverà, ma credo che l'esperimento
sarà fallimentare. Credo che si venderanno, invece, molto di più la
musica e il software. Sono due prodotti destinati a sparire dai negozi
perché il loro luogo tipico è lì! Spariranno un certo tipo di riviste
e pubblicazioni, ché è perfettamente inutile far girare su carta,
finiranno tutte nell'e-commerce. E poi si venderanno probabilmente dei
servizi che ancora non riusciamo ad immaginare. l'unica esperienza alla
quale ci si può aggrappare in Europa è quella del Minitel francese di
venti o trent'anni fa. Il Minitel francese venne inventato per
sostituire le guide del telefono. Nessuno in Francia consultò mai il
Minitel per avere un numero di telefono. In compenso il circuito del
Minitel venne affollato da migliaia di aziende che offrivano i servizi
più strani che funzionavano e avevano grande successo. Io ricordo che
sul Minitel c'era addirittura uno dei primi servizi online di
babysitter. In realtà quello che si venderà su Internet probabilmente
deve ancora essere inventato e quindi siamo proprio alla vigilia di
questo cammino. Si venderanno delle cose che non ci sono ancora ma che
presto arriveranno.
Domanda 7
Può darci parere sul ruolo che avranno le aziende collegate a Internet
dal punto di vista finanziario soprattutto in Italia?
Risposta
Sono le aziende che stanno provocando una piccola rivoluzione perché
da un lato stanno facendo saltare tutti i parametri della normale
attività borsistica nel senso che, siccome sono aziende in fortissima
crescita tutte quante, i parametri che si usavano fino all'altro ieri,
cioè il rapporto fra il fatturato, gli utili, il prezzo delle azioni,
non valgono più. Stanno poi sconvolgendo le abitudini degli operatori
perché sono aziende, appunto, che crescono a velocità tale alla
quale non si era più abituati. In più, essendo proprio per queste
ragioni, un po' come delle star del cinema stanno attirando
l'attenzione anche dei risparmiatori, della gente comune. Lo si è
visto con il caso Tiscali. Gli operatori si trovano di fronte a una
fortissima richiesta nei confronti di questi titoli e meno nei
confronti dei più tradizionali magari meno in crescita, ma anche più
sicuri. Non dico che questi titoli stanno trasformando la borsa in un
casinò, perché poi la borsa ha anche dei titoli più solidi, però
certo stanno provocando una bella rivoluzione. E soprattutto la gente
investe su questi titoli promettenti ma anche molto rischiosi senza
prudenza, perché qualche azienda di queste qui tra dieci anni sarà
probabilmente importantissima, ma altre probabilmente scompariranno
addirittura dalla circolazione.
Domanda 8
Questo fenomeno legato alle aziende high tech è una cosa ristretta in
questo lasso temporale oppure è una tendenza di lunga durata?
Risposta
Trenta anni fa la Microsoft in America non esisteva nemmeno, adesso è
una delle più importanti aziende del mondo. Non credo che continuerà
a crescere a questi ritmi, anche se qualche sospetto per la verità
c'è perché sembra che lo sviluppo tecnologico di questo settore sia
appena cominciato e che minaccia di andare lontano. Siamo qui che
stiamo parlando di aziende che operano su Internet, stanno
distribuendo i cd rom per l'ingresso gratis in Rete, e già adesso
Internet arriva sul telefonino. Lo sviluppo in queste tendenze è
effettivamente enorme e credo che ogni giorno nasceranno aziende nuove
che naturalmente andranno in borsa a cercare capitali e ci sarà la
rincorsa. Non tutte queste aziende diventeranno come Microsoft perché
qualcuna sbaglierà filone tecnologico e andrà magari in fallimento,
però molte avranno successo.
Domanda 9
Quindi non si può dire che sia un'euforia legata alla novità?
Risposta
No, l'euforia è legata alla novità e alle caratteristiche che le altre
aziende tradizionali, FIAT, Mediobanca, Generali, Comit, SNIA, tutto
l'elenco delle 200 aziende della borsa italiana, possiede. Per usare un
metafora le aziende tradizionali sono un po' come delle automobili che
vanno a 60 all'ora, e poi qualche tratto di strada lo fanno a 80. Queste
nuove aziende invece sono automobili come le Ferrari, cioè schizzano
via a 300 all'ora. Quindi si capisce perché la gente fa il tifo per
quest'ultime e non fa il tifo per le macchine normali che si vedono per
la strada. Il pubblico è molto affascinato da fenomeni come Tiscali,
che in una mattina stava per raccogliere 10.000 miliardi. La FIAT, se
volesse raccogliere 10.000miliardi, probabilmente dovrebbe lavorare tre
mesi per convincere gli investitori.
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