INTERVISTA:
Domanda 1
Quali sono gli sviluppi più interessanti sul fronte del commercio elettronico, e quali
indicazioni ci danno per il futuro di questo settore?
Risposta
Penso che il commercio elettronico costituisca attualmente uno fra i settori di frontiera
più interessanti. Negli anni recenti si è prodotto un grande interesse nei media, nelle
imprese e fra i consumatori per i siti Web orientati alla vendita. Ma negli ultimi due
anni vi è stato un incremento di interesse da parte di compagnie che sono seriamente
intenzionate ad avvantaggiarsi di Internet nel commercio elettronico business to business,
vale a dire fra aziende, e credo che si assisterà a una trasformazione del modo in cui le
aziende usano Internet per operare meglio, per incrementare l'efficacia dei propri
processi produttivi o delle proprie strategie d'affari. L'area del business to business,
in particolare nel processo di fornitura dei materiali, nel rapporto fra fornitori e
clienti, è destinata a espandersi notevolmente, sicuramente negli Stati Uniti ma credo
anche a livello internazionale: abbiamo molti casi di aziende importanti come la General
Electric, o compagnie presenti nell'area di Silicon Valley che stanno sviluppando
moltissimo questo settore, ma ve ne sono moltissime altre che hanno intrapreso iniziative
molto interessanti sul fronte del commercio elettronico.
Domanda 2
Quali sono nella sua esperienza le aree chiave da un punto di vista tecnologico, sociale e
politico, che possono incidere maggiormente sull'evolversi del commercio elettronico?
Risposta
Penso che dal punto di vista del consumatore vi siano dei fattori di trasformazione
sociale di grandissimo impatto. I consumatori devono poter accedere a Internet in modo
agevole, e dunque si stanno studiando diversi sistemi per incrementare la familiarità con
Internet che potrebbero avere un grande effetto sulla diffusione del commercio
elettronico. Sul piano dell'interazione aziendale la questione è meno di natura sociale e
più tecnologica. Nel rapporto con i consumatori, ad esempio, l'ampiezza della banda, la
velocità di accesso a Internet è chiaramente insufficiente, e molti gruppi non sono
adeguatamente rappresentati sulla Rete, anche se ci sono segnali di trasformazione. Credo
che ci sia un enorme potenziale per gli anziani, che si stanno avvicinando ora al
commercio elettronico; a mano che aumenterà il loro uso di Internet per comunicare con i
familiari, con i figli e i nipoti, si acquisirà familiarità con il mezzo e
incrementeranno gli altri usi, altre forme di transazione, fra cui quelle commerciali. Il
comportamento del consumatore cambia in modo costante, come funzione di una molteplicità
di tendenze sociali, e credo che le tendenze oggi in atto siano destinate a coadiuvare la
crescita del commercio elettronico, sia sul piano del business to consumer sia su quello
del business to business.
Domanda 3
Ritiene che l'evoluzione del commercio elettronico possa avere un effetto negativo e
snaturante, di totale commercializzazione, su quella che viene spesso indicata come natura
originaria, democratica ed egalitaria, di Internet?
Risposta
Non credo che un aspetto rimpiazzi o spodesti l'altro, bensì che Internet rivestirà un
ruolo estremamente importante in ogni sfera. L'esempio delle persone anziane che ho appena
fatto ha una funzione sociale di sviluppo prezioso per chi è isolato, e ha il desiderio e
il tempo per comunicare. Penso che gli accademici e altri gruppi di persone potranno
continuare a usare Internet, senza essere esclusi da essa a causa dell'attività
commerciale che si va sviluppando. Anche se riconosco la possibilità che il traffico
commerciale, con il suo cospicuo uso di spazio di banda per immagini e così via, possa
rallentare moltissimo il traffico di altro genere.
Domanda 4
Cosa intende con Learning on Demand, apprendimento su richiesta?
Risposta
Learning on Demand è un termine relativamente nuovo, che potrebbe anche essere
sostituito, richiamandosi ai meccanismi di produzione, con quello di Just in Time
Learning. Il principio operativo nel concetto è che il modello di apprendimento
tradizionale, quello che abbiamo a lungo praticato, nel quale si assimilano informazioni e
sapere molto prima che siano necessari per affrontare i problemi, sia ormai
fondamentalmente obsoleto. Attualmente le pressioni personali e lavorative fanno sì che
non si abbia la possibilità di apprendere qualcosa che ci servirà fra sei mesi, quando
verosimilmente avremo dimenticato la gran parte di ciò che abbiamo assimilato. Pertanto,
l'apprendimento "su richiesta" prevede che si ottenga accesso all'informazione e
a un dato sapere quando se ne ha bisogno, entro un contesto di svolgimento di un dato
compito, perlopiù entro un contesto lavorativo. Non stiamo parlando di sostituire la
formazione tradizionale, che rimarrà per offrire un orizzonte di base, cui si
giustapporrà il Learning on Demand come strumento particolarmente utile per un
apprendimento finalizzato a determinati scopi.
Domanda 5
Perché ritiene che questo nuovo paradigma di formazione avrà una crescente diffusione, e
dove? Si tratta cioè di un fenomeno destinato a investire soprattutto gli Stati Uniti
oppure pensa che verrà accettato anche in altre realtà, come ad esempio quella europea?
Risposta
Ci troviamo attualmente nella fase di inaugurazione di un sistema di Learning on Demand;
alcune compagnie hanno già iniziato ad adottare questo sistema, compagnie come ad esempio
Sun Microsystems che si avvalgono delle capacità tecnologiche a loro disposizione in tal
senso, in particolare delle loro connessioni di intranet e Internet per rendere
accessibile un certo contenuto a chi ne ha bisogno; e si ha la sensazione che nei prossimi
cinque anni pratiche di questo genere si diffonderanno moltissimo. Dato lo straordinario
ritmo di cambiamento in cui ci troviamo, vi è un bisogno spaventoso, in particolare nel
settore produttivo, di migliorare e rendere più funzionale l'apprendimento, ed è per
questa ragione che il Learning on Demand si diffonderà al di fuori degli Stati Uniti. Io
sono in effetti norvegese, e so che nel mio paese d'origine vi sono sviluppi importanti in
questo settore. Nell'Unione Europea si sta operando moltissimo con il multimediale a fini
di istruzione e formazione al lavoro. L'amministrazione di Singapore, per fare un altro
esempio, ha sostenuto un programma di ricerca della società in cui opero, perché
vogliono sviluppare questa strategia in un contesto asiatico. Si tratta dunque di un
fenomeno globale.
Domanda 6
Lei fa riferimento, nei suoi interventi, alla mobilità delle "quattro zolle
tettoniche" nello scenario della formazione. Ci può spiegare cosa ciò significhi,
quali cioè sono le principali trasformazioni nell'area della formazione?
Risposta
La prima "zolla tettonica" di formazione è costituita dal sistema educativo,
dove cioè la gran parte del percorso formativo quale lo conosciamo ha avuto luogo, e qui
credo che assisteremo a cambiamenti radicali. La seconda zolla è quella dell'ambiente di
lavoro; ho finora parlato di questo settore, perché le compagnie hanno risorse enormi per
modificare il modo in cui i dipendenti apprendono e si formano al lavoro. Vi è poi una
terza area, che è il mezzo di trasporto: sempre più i dipendenti lavorano non
all'interno di un ufficio bensì in viaggio, e devono poter apprendere mentre sono
sull'aereo o su qualsiasi altro mezzo di trasporto. Vi è infine la quarta zolla,
rappresentata dall'ambiente domestico: sempre più si offrirà con dei network un accesso
da casa a strumenti di apprendimento. Invece di accedere a Internet solo per il piacere di
visitare alcuni siti, la gente potrà accedere a siti di formazione, potrà scaricare
contenuti e moduli di apprendimento, per migliorare la propria istruzione e formazione.
Domanda 7
Quali sono le tecnologie chiave che soggiacciono a questo nuovo paradigma di formazione, e
ritiene che risulteranno adeguatamente accessibili alla gente?
Risposta
Vi sono numerose tecnologie che possono trovare applicazione in quest'area, e che sono
già disponibili oppure allo studio. Il passo di cambiamento su ogni fronte tecnologico è
tale per cui non abbiamo idea di cosa in effetti sarà disponibile già fra sei mesi, ma
possiamo essere certi che avremo degli strumenti straordinari, programmi di software e
così via, che consentiranno di organizzare i contenuti in chiave multimediale, e di
renderli più accessibili e meno costosi da consultare attraverso la rete, sia con
stazioni fisse sia con degli apparecchi portatili sempre più maneggevoli, utili per chi
viaggia. Senz'altro l'aspetto della "consegna" di contenuti caratterizzerà
l'evolversi tecnologico. Con ciò, non voglio dire che il nuovo paradigma di formazione
sarà interamente basato sui computer: avremo una molteplicità di mezzi che verranno
utilizzati a seconda delle necessità, e credo che la gente sarà sempre più a proprio
agio con questa tecnologia mista. D'altro canto, la generazione di lavoratori che si sta
formando ora è a disagio con la struttura didattica tradizionale, con l'insegnante che
parla ininterrottamente e per un lasso di tempo esteso: è una generazione cresciuta con i
computer, e con i tempi e le modalità del multimediale. E stiamo parlando di un fenomeno
globale, non ristretto ai confini nordamericani.
Domanda 8
Una buona esperienza di apprendimento presuppone un buon quadro d'istruzione e buoni
contenuti. Lei vede un significativo passo in avanti su questo fronte a sostegno del
paradigma di Learning on Demand?
Risposta
Questa è un'ottima domanda, e riguarda un grosso problema su cui stiamo conducendo una
ricerca, ma credo che si possa nutrire ottimismo al riguardo. Penso che chi sta
sviluppando i contenuti abbia appreso molto negli ultimi anni su come usare il
multimediale. Ci sono migliaia di società che producono programmi multimediali nel mondo,
negli Stati Uniti, in Europa, in Canada, che possono far tesoro della pur scarsa qualità
del multimediale prodotto finora, in particolare, per il mercato dell'intrattenimento. Vi
è ora la consapevolezza, a livello aziendale, che si sono aperti dei nuovi mercati con
l'istruzione e la formazione, sui quali è possibile investire quanto appreso nell'area
dell'intrattenimento. Ci sono insomma dei segni di un significativo miglioramento, nel
prossimo futuro.
Domanda 9
Cosa suggerisce l'esperienza di alcune aziende con il Learning on Demand sulla sua futura
diffusione?
Risposta
Vi sono diverse aziende, con cui abbiamo finora collaborato, collocate nell'area di
Silicon Valley. Per ovvie ragioni le compagnie che operano nel settore dell'alta
tecnologia sono state le prime a riconoscere l'utilità del Learning on Demand e i
vantaggi della propria dotazione tecnologica per un suo uso interno: ecco perché Sun
Microsystems o Hewlett Packard sono in tal senso all'avanguardia. Ma molte altre
compagnie, come in particolare la General Electric, stanno sviluppando tecnologie e reti
di comunicazione orientate all'apprendimento e alla formazione: un gruppo di aziende non
in competizione, ad esempio, ha costituito un consorzio chiamato LearnShare, un unico
patrimonio di informazioni in condivisione, cui tutti i dipendenti delle aziende partecipi
possono accedere.
Domanda 10
Ci può parlare del programma di ricerca cui sta attualmente lavorando?
Risposta
Stiamo lanciando un progetto di ricerca dedicato a quali saranno gli sviluppi tecnologici
dell'apprendimento e della formazione nei prossimi anni, chi e cosa si svilupperà, quali
siano le migliori pratiche, cosa possiamo imparare dalle aziende che operano nel settore.
Non si tratta solo di aziende, in effetti, dato che diverse istituzioni accademiche stanno
investendo grandi risorse su come usare le nuove tecnologie per raggiungere un nuovo
pubblico, su come migliorare l'efficacia della trasmissione di sapere e formazione
attraverso supporto tecnologico, in particolare com'è ovvio attraverso Internet.
Prevediamo una stesura regolare di rapporti, il primo dei quali uscirà probabilmente fra
un paio di mesi, seguito da una serie di altri interventi nell'arco di un paio d'anni. Si
tratta di un'area estremamente interessante, che ha la possibilità di trasformare
radicalmente la nostra realtà, e che mi consentirà di lavorare con molte istituzioni in
tutto il mondo; ed è pertanto mia intenzione viaggiare molto per studiare quali siano gli
sviluppi più significativi, e quali siano i benefici che la gente ne può trarre.
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