INTERVISTA:
Domanda 1
Come giudica, in prospettiva, il rapporto tra TV digitale e TV analogica?
Risposta
Dal punto di vista dell'utente non esiste alcuna distinzione tra televisione analogica e
televisione digitale, perché, per l'utente stesso, nel momento in cui accende il
televisore, quello che vede è semplicemente il programma più desiderato e più attraente
per lui. In questottica la televisione non deve offrire la tecnologia, ma soltanto
dei programmi che siano il più attraenti possibile per lo spettatore. Questo comporta il
fatto che gli operatori prevalenti nella televisione analogica, tendono, in questa fase di
sviluppo della TV digitale, ad avere il controllo di quelli che sono i rapporti strategici
all'interno della diffusione della TV digitale. In particolar modo, i rapporti più
importanti sono quelli che riguardano, a monte, il controllo sui contenuti e a valle, il
controllo sull'accesso condizionato. Il controllo sui contenuti diventa fondamentale
perché chi controlla i contenuti ha la possibilità di offrire allo spettatore quel plus
che rappresenta la molla che spinge il consumatore ad acquistare non solo quel programma,
ma anche le attrezzature necessarie per poter far sviluppare questo mercato. Dal punto di
vista dei rapporti a valle il controllo dell'accesso condizionato diventa il meccanismo di
controllo da parte dell'operatore, che, da un lato, permette di sviluppare la piattaforma
digitale, e dall'altro impedisce agli altri che non hanno un rapporto privilegiato con i
contenuti di cui parlavamo sopra, di poter offrire un'offerta alternativa ugualmente
attraente. Da un certo punto di vista, quindi, gli elementi fondamentali dello sviluppo
della TV digitale oggi sono, da un lato, il controllo dei contenuti più attraenti,
rappresentati in particolar modo dai film e dallo sport, e dall'altro la possibilità di
avere un accesso condizionato proprietario, che consenta all'operatore di poter gestire il
rapporto con l'utenza stessa.
Domanda 2
E per quanto riguarda il rapporto fra radio - diffusione, broadcasting e interattività?
Risposta
L'attuale sviluppo del mercato della televisione è, per molti versi, analogo a quello
precedente. La TV digitale non è altro che una continuazione del tradizionale
broadcasting televisivo, che già nell'analogico aveva visto una forma evolutiva
attraverso lo sviluppo della TV a pagamento. Quindi, in sostanza, la TV digitale oggi si
presenta come niente di più che una televisione a pagamento, con un'offerta più ampia e
più diversificata, legata alle potenzialità tecnologiche del digitale stesso, la
compressione numerica, la quale, aumentando il numero dei canali, permette di poter
offrire un maggior numero di prodotti e, quindi, di avere dei canali più attraenti
rispetto a quelli presenti nell'analogico. Si tratta, in definitiva, di uno sviluppo
soprattutto quantitativo rispetto all'offerta analogica, che, però, dal punto di vista
del consumo, non cambia profondamente, almeno finora, il rapporto tra lo spettatore e
modalità di fruizione dei prodotti.
Domanda 3
L'offerta di bouquet nella TV digitale non rischia di diventare come una super
televisione generalista?
Risposta
In questa prospettiva è utile analizzare i fenomeni in relazione alle diverse fasi di
sviluppo del processo di convergenza. Ma quello che noi adesso stiamo sperimentando e
stiamo verificando è il fatto che, in rapporto al processo di convergenza, ciò che
prevale non è l'aspetto interattivo, il fatto, cioè, che il contenuto venga diffuso nel
momento stesso in cui si determina il rapporto. Nell'interattività abbiamo, in particolar
modo, un contenuto che viene definito nel momento in cui lo spettatore entra in rapporto
con un altro utente. Viceversa, nel mondo dei media, il contenuto è predefinito, e di
conseguenza, da questo punto di vista, la funzione fondamentale dell'operatore nei media
è quella di raccogliere quelle che sono le attitudini dei creatori, e di fornire un
prodotto, un contenuto che sia il più attraente possibile ad un pubblico che, a sua volta
riceve questo prodotto, già precostituito, preconfezionato. Quest'opera di
impacchettamento, di intermediazione, diventa fondamentale nello sviluppo del sistema dei
media. L'altro fenomeno è quello dell'interattività, che invece è gestita dagli
operatori di telecomunicazioni, i quali, a loro volta, non hanno alcun controllo sui
contenuti; la loro attività, anzi, è del tutto indifferente allo sviluppo di contenuti o
alla realizzazione di contenuti e alla loro distribuzione. Se noi analizziamo lo sviluppo
del sistema di oggi, vediamo che questa fase di intermediazione, di impacchettamento dei
contenuti è quella che rappresenta l'evoluzione attuale del sistema. Ciò non significa
che tra qualche anno anche l'aspetto di interattività non possa svilupparsi e, quindi,
non possa diventare un elemento considerevole e sostanziale nello sviluppo del sistema;
però, se noi analizziamo come oggi viene vista e viene fruita la televisione, notiamo che
questo aspetto del broadcasting o comunque del consumo tematizzato rispetto ad un prodotto
già predefinito è prevalente rispetto agli elementi tipici dell'interattività del
digitale e della comunicazione digitale, che, invece, a mio avviso, dovrebbe svilupparsi
tra qualche anno.
Domanda 4
Il futuro del telespettatore, dunque, sarà sempre quello di passare sempre più ore
davanti alla televisione o si verificherà una sorta di "cannibalizzazione" dei
programmi?
Risposta
Dipenderà molto dallo sviluppo del sistema televisivo e del sistema della comunicazione
digitale. Io credo che oggi vi siano due fenomeni di cui bisogna tenere conto: il primo
riguarda latteggiamento del consumatore, che tende a essere conservativo rispetto ad
una tecnologia che invece è molto innovativa; in secondo luogo c'è, comunque, una
modalità di fruizione che molto spesso è collegata anche alla tecnologia di
distribuzione. In questa prospettiva oggi noi assistiamo al forte sviluppo della
tecnologia satellitare; la diffusione satellitare è una diffusione che ha delle
potenzialità tecnologiche inferiori rispetto a quelle del cavo e quindi determina delle
forme di fruizione, analoghe o simili, rispetto a quelle della tradizionale televisione
terrestre. La diffusione, viceversa, del cavo, potrebbe portare a forme di fruizione molto
più avanzate e molto più evolute, anche perché il cavo permette quell'interattività
totale che il satellite oggi non è ancora in grado di garantire. Una parte decisiva, o
comunque importante, nello sviluppo del sistema, sarà determinata anche dalle modalità
con cui questi mezzi di distribuzione si diffonderanno, e, di conseguenza, dal fatto di
avere a disposizione un mezzo "più evoluto", tra virgolette, e un mezzo
"meno evoluto".
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