INTERVISTA:
Domanda 1
Lei ha vissuto la rivoluzione tecnologica sin dai primi anni. Ci può dire da cosa è
stato sorpreso di più in questi venti anni, dal tempo in cui lei lavorava allo Xerox Park
ad oggi?
Risposta
Il miglior modo di analizzare questi vent'anni è di capire ciò che è stato sorprendente
e ciò che non lo è stato. Vi è stata una combinazione delle due cose, alcuni
avvenimenti erano grandi sorprese, altri apparivano inevitabili. Vent'anni fa facevo parte
di un gruppo che vedeva come i computer diventavano sempre più piccoli e sempre più
economici. Questo succedeva in un tempo in cui i computer erano grandi come una casa e
molto costosi, ma noi sapevamo che sarebbero diventati sempre più economici, quindi
questo non è stato una sorpresa. Molte altre persone avevano l'impressione che i
computer, ad un certo punto, avrebbero smesso di diventare sempre più piccoli ed
economici, ma questo non è mai successo, almeno non fino ad ora. Così, molte delle
premesse per la ricerca al centro della Xerox, e nel mio proprio lavoro in questi anni,
erano basate sul presupposto che i computer sarebbero diventati più numerosi e più
economici, e ciò non è stato sorprendente. Ma poi vi sono state grandi sorprese,
rivelatesi solo durante lo sviluppo dei computer. E' molto difficile prevedere con
sicurezza il loro impatto, così come lo è stato, per esempio, durante l'inizio della
costruzione di Internet. Internet era stato concepito originalmente per permettere la
condivisione dell'utilizzo di costosi computer, ubicati in diverse università. Molto
velocemente, dopo la realizzazione delle prime versioni di Internet, abbiamo scoperto che
non veniva utilizzato a questo scopo, ma per trasportare posta elettronica tra gli utenti.
Questa fu un'enorme sorpresa. Ancora oggi la gente è sorpresa dall'impatto della posta
elettronica. Tutta una serie di sorprese è relativa al fatto che la gente vuole
comunicare, e non elaborare dati, come pensavamo noi. I computer vengono sempre di più
utilizzati come strumenti di comunicazione, piuttosto che come strumenti di elaborazione
dati.
Domanda 2
All'interno delle aziende, il modo di lavorare è cambiato drasticamente, e questo
cambiamento è stato causato dall'utilizzo delle reti. Lei ha effettuato, con l'invenzione
del LAN Ethernet, il primo passo verso le reti di computer. Ci può raccontare come è
avvenuto?
Risposta
Ethernet è stato inventato il 22 maggio del 1973, molto tempo fa. Per comprendere la
storia della sua invenzione è necessario dimenticare ciò che è successo negli ultimi 23
anni, perché noi non sapevamo cosa sarebbe veramente successo. Nel 1973 il nostro gruppo
aveva appena finito di costruire la prima generazione di Internet, la rete geografica
(Wide Area Network), e lo scopo era la connessione di computer molto grandi in tutto il
mondo. Quando andai allo Xerox Park nel 1972, ero l'uomo delle reti. L'intenzione del
gruppo di lavoro era di mettere un computer sotto ogni scrivania, non sulla scrivania, non
si sapeva che sarebbe stato possibile farlo. Fu mio incarico costruire la rete che li
avrebbe connessi. Il concetto aveva lo svantaggio che i computer sotto le scrivanie erano
molto piccoli, ma aveva il vantaggio che erano molto vicini l'uno all'altro, erano nello
stesso edificio, e avrebbero potuto comunicare molto velocemente tra di loro. La prima
motivazione per la rete era la stampante laser che stavamo costruendo nel 1973, la prima
stampante laser della storia, stampava una pagina al secondo con una risoluzione di 500
punti per pollice, che richiede molti bit al secondo, molti di più di quanti se ne
potessero inviare sui modem di quei tempi a 300 bit al secondo e 1200 bit al secondo.
Costruimmo così la prima rete Ethernet con l'intento di trasportare i dati con velocità
sufficiente per tenere occupata questa grossa stampante laser. La rete era necessaria per
la grande quantità di computer, ce ne era uno per ogni scrivania, che trasmettevano i
dati alla stampante laser. E naturalmente uno dei primi utilizzi delle reti locali LAN è
stata la stampa su stampanti laser, anche se le stampanti laser di oggi sono molto più
piccole e non richiedono realmente una rete veloce, almeno non così veloce. Un altro
scopo della rete locale era l'estensione delle reti geografiche. All'epoca utilizzavamo la
prima versione di Internet per spedire posta elettronica e per trasmettere file di dati.
Così uno dei primi utilizzi di questo LAN Ethernet era di farlo apparire come se fosse la
rete di computer. Internet era entrato nell'edificio. Le idee per Ethernet vennero da due
reti precedenti. La prima versione di Internet, che veniva chiamata allora ARPANET, era
una rete che trasportava pacchetti tra i computer. La tecnologia di base viene chiamata
commutazione a pacchetti. Ethernet è una rete di commutazione a pacchetti. L'altra rete
veniva chiamata ALOHA, una rete radio a pacchetti del 1970, che collegava terminali ad un
computer mainframe utilizzando collegamenti radio e che utilizzava un metodo particolare
per gestire il collegamento radio. Ethernet prendeva la commutazione a pacchetti dalla
rete ARPANET/Internet e il metodo di collisione/risoluzione dalla rete ALOHA e li metteva
ad una velocità molto più alta su di un cavo coassiale.
Domanda 3
Questo concetto di trasmissione a pacchetti, può essere applicato anche nella
comunicazione senza fili? E' possibile avere la rete locale LAN in tecnologia senza fili,
in trasmissione radio?
Risposta
Sì, Ethernet, come ho appena detto, iniziò con la rete ALOHA, che era una rete a
pacchetti e trasmissione radio senza fili. Noi scegliemmo di metterla su un cavo
coassiale, in modo che potesse funzionare molto velocemente. Ma oggi è finalmente
possibile avere computer mobili senza fili, e così, dopo tutti questi anni, Ethernet può
tornare a essere senza fili.
Domanda 4
Qual è la sua visione delle grandi reti del futuro? Le infrastrutture per le autostrade
digitali saranno su fibre ottiche o su satelliti e tecnologia senza fili, oppure basate su
cavi telefonici?
Risposta
La realizzazione fisica di queste reti digitali ad alta velocità è una funzione del
tempo, e dipende dall'anno a cui ci riferiamo. Per i prossimi dieci anni le reti dorsali
che trasporteranno il grosso del traffico saranno in fibre ottiche, non satellitari, non
in microonde, neanche in cavi coassiali. La risposta molto più sorprendente a questa
domanda non è relativa alla rete dorsale, ma all'ultimo miglio che va dall'ufficio
centrale della compagnia telefonica, o dal terminale del cavo televisivo, alla casa. Molte
persone pensano che la superstrada informatica arrivi in fibre ottiche fino dentro la
casa: ma ciò è sbagliato. Non sarà in comunicazione senza fili e neanche in fibra
ottica, ma per i prossimi dieci anni sarà realizzata con i cavi telefonici di rame
esistenti, forse anche oltre i prossimi dieci anni. Questo perché i cavi sono già
installati, sono economici e chiunque può utilizzarli. Dal mio punto di vista, ma è
un'idea molto controversa, per i prossimi dieci anni avremo delle reti dorsali in fibra
ottica e i collegamenti da queste reti fino agli uffici e alle case cavo di rame
telefonico.
Domanda 5
Qual è la miglior tecnologia per portare il segnale dalle fibre ottiche fino alle case,
la compressione ADSL (Asymmetrical Digital Subscriber Line) o altre tecnologie?
Risposta
Questo è un argomento veramente complicato, è difficile dire cosa verrà effettivamente
installato. Io sono quasi sicuro che le fibre ottiche non arriveranno dentro le case. La
domanda è quindi se saranno i cavi telefonici, o i cavi coassiali televisivi, oppure la
comunicazione senza fili. Sono abbastanza sicuro che non si tratterà di comunicazione
senza fili, ma di cavi di rame o cavi coassiali. Il problema con i cavi coassiali e con il
sistema televisivo via cavo esistente è che si tratta, tendenzialmente, di comunicazione
a senso unico. Molti di noi che lavorano sulle reti di computer hanno una maggiore
ambizione per l'utilizzo delle reti. Penso che ciò ci porterà al cavo di rame
telefonico, che funziona nei due sensi. E' molto difficile dire se si utilizzerà ADSL
oppure ATM (Asychronous Trasfer Mode) o qualcosa di diverso. Penso che se dovessi
indovinare ora, direi che ADSL potrebbe essere una soluzione a breve termine, e ATM quella
a lungo termine.
Domanda 6
Ora abbiamo Internet, molto utile anche per la comunicazione multimediale. Perché abbiamo
bisogno di autostrade informatiche? Le autostrade informatiche saranno in concorrenza con
Internet oppure saranno integrate in Internet nel prossimo futuro?
Risposta
Il temine superstrada informatica corrisponde a un concetto, sul cui significato è molto
difficile trovare un accordo. Nel mio modello sono contenuti sei concezioni differenti
della superstrada informatica. Reti aziendali, quali ne esistono oggi all'interno delle
grandi società, sono uno dei concetti della superstrada informatica, soprattutto quando
si inizia al collegare insieme varie società nella rete aziendale. Il secondo concetto è
il videotelefono. Le società telefoniche stanno lavorando per passare con le rete
telefonica da voce a video, ci sono voluti cento anni per arrivare a questo punto. Il
terzo concetto è la televisione interattiva. La televisione dispone già del video, ma a
senso unico, quindi nella superstrada informatica sarà interattiva, cioè a due sensi. Il
quarto concetto della superstrada informatica sono le BBS (la bacheche elettroniche).
Negli Stati Uniti, per esempio, ci sono 70.000 BBS, piccoli sistemi online basati su
personal computer, usati, secondo una recente stima, da 17 milioni di utenti. Questa è
una concezione diversa della superstrada informatica, cioè le radici dell'erba della
superstrada informatica. Il quinto concetto della superstrada sarebbero i sistemi online
commerciali: Compuserve, Prodigy, America On Line, ed ora Microsoft Network. In fine, il
sesto concetto della superstrada informatica è, secondo me, Internet. Ora questi concetti
diversi sono in fase convergente: le BBS vengono messe su Internet, il video sta passando
sulla rete telefonica, che è già interattiva, e che fornisce servizi online. Vi sono
convergenze attraverso tutti i sei concetti. Quindi la superstrada informatica non è un
concorrente di Internet, in effetti Internet è una sua forma, credo una delle sue forme
principali. Internet è la cosa più vicina alla superstrada informatica di cui
disponiamo. Le altre forme, come i servizi online, passano su Internet, le reti aziendali
sono basate sempre più frequentemente su protocolli Internet e utilizzano Internet per
collegare insieme le società. Vi sono ora degli sviluppi per fornire servizi TCP/IP su
dei sistemi di televisione via cavo. Internet, quindi, sembra essere quello dei sei
concetti che ha più influenza.
Domanda 7
C'è stata la tendenza da parte del governo degli Stati Uniti, ma anche in Europa, di
regolamentare lo sviluppo dell'autostrada informatica. Lei pensa che questo sia
necessario, oppure sarà il mercato a decidere quale sarà la tecnologia migliore e più
adatta?
Risposta
Il problema principale con il termine superstrada informatica è l'implicazione di un
ruolo governativo, perché l'autostrada reale, l'autostrada di trasporto è stata
necessariamente costruita dal governo. Se noi pensiamo a queste nuove reti digitali come
superstrade informatiche siamo portati a pensare che vi dovrà essere un ruolo sostanziale
del governo nello sviluppo. Negli Stati Uniti vi è un forte consenso, io sicuramente la
penso così, sul fatto che l'ostacolo principale all'innovazione, a prezzi bassi e al buon
servizio è dato dal governo, che crea monopoli nelle telecomunicazioni. Noi stiamo quindi
tentando intensamente di deregolamentare le nostre industrie di telecomunicazione per
sgombrare la strada all'innovazione, ai servizi e al miglioramento dei prezzi. Per essere
il più diretto possibile, mi piacerebbe molto far uscire completamente il governo da
qualsiasi ruolo nello sviluppo della superstrada informatica. In questo momento il
governo, e in particolare il monopolio che ha creato il nostro governo, sono un ostacolo
al progresso. Le società telefoniche e in particolare i gestori dei cavi sarebbero molto
più avanti se vi fosse un po' di concorrenza.
Domanda 8
Pensa che le reti informatiche cambieranno realmente l'economia e che rappresenteranno una
grande opportunità contro la disoccupazione, creando nuovi posti di lavoro e nuove
professionalità nei prossimi cinque o dieci anni?
Risposta
Sì. Noi parliamo della rivoluzione industriale e la confrontiamo alla rivoluzione
dell'informazione. La rivoluzione industriale fu un'opportunità enorme per la crescita
economica, fece crescere la prosperità e risolse molti problemi. La democrazia fu creata
dalla rivoluzione industriale. La stessa cosa può essere detta per la rivoluzione
dell'informazione. Creerà la prossima importantissima opportunità per la crescita
economica. Proprio come la rivoluzione industriale ebbe i suoi nemici, persone che
pensavano che la nuova tecnologia era un male per il mondo, anche la rivoluzione
dell'informazione ha i suoi nemici, persone che pensano che l'utilizzo di computer
eliminerà posti di lavoro e danneggerà le famiglie. Io non approvo, vedo con ottimismo
sia la tecnologia in generale, che quella informatica in particolare. Ci saranno
trasferimenti, come ce ne sono stati durante la rivoluzione industriale, quando fu
inventata l'automobile, le persone che fabbricavano le carrette furono trasferite. Cosa si
dovesse fare con le manifatture di carrette durante il periodo di sviluppo dell'automobile
è un argomento sociale molto complicato. La stessa cosa si verifica oggi. Molte industrie
verranno eliminate da ciò che viene chiamato il potenziale di dis-intermediazione di
queste reti online. Cosa fare durante la fase transitoria di questi cambiamenti con queste
persone trasferite è un problema sociale, ma non ho dubbi che a lungo termine questa
nuova tecnologia aumenterà lo standard e migliorerà la qualità della vita.
Domanda 9
Vi sono dei rischi sociali per le persone che lavorano e comunicano con la rete
informatica e che quindi non si incontrano più personalmente?
Risposta
Sento spesso persone preoccuparsi del molto tempo passato collegati online per navigare su
Internet e utilizzare i servizi online, della diminuzione drammatica dei contatti
personali e dell'aumento di persone isolate ed alienate. Non ho alcuna prova a sostegno di
questa preoccupazione. Vi sono dei casi estremi. Vi sono dei hacker ossessionati che
passano 24 ore al giorno collegati online. Naturalmente vi sono anche delle persone
ossessionate non collegate online, che suonano il violino 24 ore al giorno. Per quanto io
abbia potuto constatare, il collegarsi online aumenta i propri contatti con le persone.
Poiché è possibile contattare molta più gente, molto più lontana e più
frequentemente; le possibilità di contatto aumentano notevolmente. Ma ciò non comporta
la tendenza di non parlare più personalmente con loro. I pochi dati raccolti suggeriscono
che il tempo impiegato nei collegamenti online sottrae tempo passato davanti alla
televisione. Si guarda meno televisione e si utilizzano di più i computer, e non è vero
che viene a mancare l'incontro con la gente faccia a faccia. Io penso ad un aumento della
comunicazione e della socializzazione.
Domanda 10
Dispone di statistiche sul tempo passato al computer e sul tempo passato a guardare la
televisione?
Risposta
C'è pochissima informazione disponibile su questo argomento. Negli Stati Uniti la gente
guarda la televisione fino a sette ore al giorno nella famiglia media. Se si osservano le
famiglie che dispongono di un personal computer a casa, si evince che l'utilizzo è
cresciuto velocemente, per via dell'aumento dei contenuti disponibili su questi PC,
soprattutto se collegati a servizi online. I rilevamenti delle ore giornaliere trascorse
in collegamento online sono passate all'ordine di grandezza di ore: un'ora, due o tre ore
al giorno. E' stato provato che queste ore vengono sottratte al tempo che veniva
precedentemente passato davanti alla televisione. Se prendiamo America On Line, per
esempio, mi hanno detto che il loro orario di utilizzo di punta corrisponde alle 10.45 di
sera. La gente torna a casa, cena e si collega online, quindi l'utilizzo aumenta fino
all'ora in cui si va a dormire. Questo tempo viene sottratto a quello dedicato alla
televisione, e non ad altre attività. Penso che sia abbastanza facile dimostrare che
guardare meno televisione sarebbe un bene per il mondo. Beh, penso che Mediamente sia
un'eccezione.
Domanda 11
Ma quando la televisione interattiva sarà disponibile su Internet, e ne siamo vicini, la
gente forse ricomincerà a guardare la televisione sul computer.
Risposta
Potrebbe avverarsi che le stesse funzionalità di trasmissione che trasportano Internet
oggi, trasporteranno immagini video, e quindi televisione. Ma sarà un tipo di televisione
molto diverso. Sarà televisione che arriverà con il soggetto che si desidera, all'orario
che si desidera e permetterà di essere molto più selettivi su cosa si vedrà, quanto se
ne vedrà e a che livello di approfondimento. Sarà quindi una forma di televisione più
interattiva e più opportuna di quella di cui disponiamo ora.
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