INTERVISTA:
Domanda 1
A Bugs Life è un vero film, non un semplice esercizio tecnico. Crede che
avrebbe potuto realizzare lo stesso film, con gli stessi contenuti, anche con altre
tecniche?
Risposta
Tutte le nostre storie, Toy Story e A Bugs Life, potevano essere
realizzate solo con lanimazione digitale. Come artista, questo strumento mi
affascina. Ci lavoro fin dal 1981. E ho notato che il mio gusto per quanto riguarda le
storie e anche gli stili artistici si è evoluto verso opere che sono adatte
allanimazione digitale. Quindi la scelta dei giocattoli per Toy Story e degli
insetti si presta benissimo a questo strumento. E la mia speranza è che quando il film
sarà finito la gente dirà: "Se questo film avesse avuto attori reali, non sarebbe
stata la stessa cosa; se fosse stato un cartone animato, non sarebbe stata la stessa cosa,
se fosse stato un film con dei pupazzi, non sarebbe stata la stessa cosa". Queste
storie sono nate per questo strumento, per lanimazione grafica al computer.
Domanda 2
Quali sono le storie che vuole raccontare ad un pubblico di bambini e adolescenti, ma
anche di adulti?
Risposta
Nei miei film, mi piace raccontare storie che abbiano un contenuto. Non mi piace
martellare le persone con un messaggio. Ma questa è una storia sulla crescita
individuale, di personaggi che scoprono chi sono e si ritrovano soddisfatti, felici di
essere quello che sono. In A Bugs Life nessuno dei personaggi è perfetto.
Ognuno ha dei difetti. Ma nel corso del film non è che eliminino questi difetti, li
accettano semplicemente. Io penso che questo sia un messaggio molto importante da
trasmettere ai bambini. Ognuno è un essere unico. Ognuno è grande. Nessuno è meglio
degli altri. È quello che uno fa di sé stesso che è importante. È quello che uno fa
della propria vita e come influisce sulla vita degli altri. Penso che questa sia una cosa
importantissima.
Domanda 3
Dietro Bugs life ci sono grandi tematiche, per esempio quella della paura.
Il tema della paura è spesso affrontato in diversi suoi film: raccontarla è un modo di
esorcizzarla?
Risposta
In entrambi i nostri film, Toy Story e Bug's Life, ma soprattutto in A
Bugs Life, ci sono momenti paurosi. Perché io penso che ai bambini piacciano le
cose che li spaventano fino a un certo punto, e credo fermamente che sia importante
mostrare ai bambini come superare le loro paure. E in A Bugs Life le
cavallette fanno molta paura e una in particolare mette molta, molta paura. E in qualche
modo abbiamo cinematograficamente appaiato il personaggio più spaventoso del film con la
Principessa Dot, il personaggio con cui i bambini si identificheranno di più. Nel film si
incontrano tre volte. La prima volta lei è la vittima e viene portata sempre più vicino
a questo personaggio che la spaventa più di tutti. La seconda volta se ne allontana e in
qualche modo, ne ha paura ma riesce a controllarsi. La terza volta rimane lì di fronte a
lei, non ne ha più paura; anzi le dà un pugno sul naso. E quello che è bello in questa
scena è che i bambini ci si possono identificare, vedendo che cè qualcosa che
spaventa la Principessa e lei diventa coraggiosissima e supera la paura. Io penso che sia
molto bello riscattare i bambini dalle cose che li spaventano e far loro superare le
paure.
Domanda 4
Qual è il punto forte di A Bugs life, in particolare rispetto a Toy Story?
Risposta
La differenza principale tra Toy Story e A Bugs Life è che la trama
di A Bugs Life è la classica storia del film epico del buono contro il
cattivo. È una storia più classica. Toy Story era un film sullamicizia. Non
cera tanto la presenza del cattivo, era piuttosto la storia di due personaggi che
non vanno daccordo e che sono costretti a stare insieme, e alla fine questo rapporto
cambia la vita ad entrambi. A Bugs Life parla di questo personaggio che vuole
fare del bene e alla fine riesce a cambiare il mondo intorno a lui in maniera meravigliosa
e a sconfiggere i cattivi. Dal punto di vista tecnico la differenza è fenomenale. È
enorme. Sono passati tre anni da quando è uscito Toy Story e in questi tre anni il
progresso della tecnologia informatica è stato immenso. Ma in tutti i nostri film lo
sviluppo della tecnologia è indotto dalla storia. E la storia di A Bugs Life
si svolge nel mondo della natura. Un ambiente naturale è molto più difficile da
realizzare di un ambiente creato dalluomo, quindi abbiamo dovuto fornire il supporto
tecnologico e il software e perfino lhardware per poter realizzare A Bugs
Life. Sarebbe stato assolutamente impossibile creare A Bugs Life tre anni
fa quando abbiamo fatto Toy Story. Assolutamente impossibile. E abbiamo dovuto
veramente inventare nuovi strumenti tecnologici per realizzarlo. Penso che il pubblico si
sia accorto di questa differenza. A me piace mettere il pubblico nella posizione di
consapevolezza che quello che si vede sullo schermo non è reale. Che si tratta di
unanimazione. Di un mondo di fantasia. Il pubblico lo sa. Ma sembra tutto talmente
vero! So che non è vero, ma sembra così vero. Penso che questo faccia parte del valore
di intrattenimento che possiamo offrire al pubblico usando questo mezzo nel modo in cui lo
usiamo noi alla Pixar.
Domanda 5
Come è nata la sua passione per il cinema di animazione?
Risposta
Penso che la passione per il mestiere di animatore, per fare questo genere di film, mi sia
venuta da bambino. Mi sedevo sempre davanti alla televisione a guardare i cartoni animati.
Me ne stavo a un metro dalla televisione a mangiare corn flakes. Questa era la mia vita. E
poi scoprii che cerano persone che di mestiere disegnavano i cartoni animati, così
decisi che da grande volevo fare questo mestiere. E la mia benedizione fu che mia madre
era insegnante di disegno. Ha insegnato disegno in un liceo per 38 anni. E ha sempre
pensato che essere artisti fosse un mestiere nobile. Di questi tempi in tutto il mondo le
scuole hanno meno soldi rispetto al passato e la prima cosa che scompare dai programmi è
ciò che riguarda larte. Per me il pensiero creativo in un essere umano, che sia un
artista, un uomo daffari, un avvocato, un politico, un grande calciatore, è la
facoltà di pensare in maniera diversa da tutti gli altri. Questo rende le persone
straordinarie, le rende capaci di fare cose che non sono state mai fatte. E per me questo
è entrare nel mondo dellanimazione, é questa forma di creatività che mi spinge a
fare le cose. E' il fare delle cose che nessuno ha mai fatto. Penso sia questo uno dei
motivi per cui inizialmente mi sono entusiasmato allanimazione grafica col computer.
Era una cosa nuova. Basta vedere quello che si può fare ora e che prima era impossibile.
E la mia mente si è messa a galoppare pensando a tutte le possibilità, ho anche imparato
che con la creatività bisogna fidarsi dei propri istinti, delle proprie sensazioni.
Domanda 6
Lei è passato alla Disney, ne è uscito, e ora ci torna con questo grande film. Cosa
scopre di nuovo, oggi, alla Disney?
Risposta
Mi piace moltissimo lavorare alla Disney. Penso che sia bellissimo. Ho lavorato a stretto
contatto con due brillanti capi servizio della divisione animazione della Disney. Due
geni. Quello che hanno di creativo, per me, è il fatto di avere lo sguardo sempre fresco.
Uno lavora così tanto a una cosa e ci arriva così vicino. E loro sono quelli da cui io
vado, i miei colleghi, e loro guardano il mio lavoro e mi dicono come posso fare a
migliorarlo, e per questo ho veramente una grandissima ammirazione per loro. Adoro
lavorare alla Disney. Fa così parte di me perché il genere di storie che hanno sempre
raccontato è proprio il genere di storie che mi piace raccontare: quelle storie che sono
sia per i bambini che per gli adulti, in cui cè molto cuore e sono divertenti. E
ora la compagnia è così piena di energia, così capace di stimolarci a portare le cose a
livelli sempre più elevati, sempre nuovi. Lavorare a un film danimazione che porta
il nome di Disney sopra, voglio dire, non si potrebbe chiedere niente di meglio.
Domanda 7
Quali elementi dei suoi corti ritornano nei lungometraggi?
Risposta
Se ci sono temi simili, è probabilmente perché il mio subconscio continua a venire
fuori. In primo luogo, mi piacciono i grandi personaggi. Allinterno di un film, che
si tratti di un filmino breve o di un film per il cinema, mi piace che ci sia una crescita
del protagonista, perché penso che sia per questo aspetto che il pubblico possa provare
qualcosa per il personaggio: quando vede unevoluzione del personaggio. Mi piace fare
personaggi attraenti che piacciano al pubblico fin dallinizio, e mi piacciono anche
gli oggetti inanimati. Questo è un tema ricorrente. Dare vita e personalità a oggetti
fatti dalluomo è una cosa che mi piace moltissimo. Ma nel caso bellissimo di A
Bugs Life è il mondo degli insetti che cattura il pubblico. Unaltra cosa
che mi piace moltissimo è presentare al pubblico qualcosa di molto familiare in un modo
che a loro appare completamente nuovo. Trovo che sia fantastico.
Domanda 8
Cosa prevede per il suo futuro, quali nuovi lavori?
Risposta
Il prossimo film a cui stiamo lavorando è Toy Story II. È entusiasmante per me
come regista tornare indietro e fare una nuova storia con vecchi personaggi. E' stato
infatti un lavoro lungo e duro realizzarli. Quando finisce un film, non sono più delle
creazioni, sono come degli amici. Ed è buffo tornare a trovare i nostri amici in Toy
Story II. Ed è entusiasmante lavorare con questa nuova tecnica della computer
grafica, perché i computer sono i nostri strumenti. I computer non creano le animazioni
digitali. Sono le persone che le creano gli artisti, gli animatori, i registi che, usando
il computer, fanno questi film. Quello che cè di entusiasmante riguardo a questa
tecnica è che siamo appena agli inizi. Sappiamo tutti quanto avanzi velocemente il
progresso nella tecnologia informatica. Ogni anno, ogni 2, ogni 3 anni, escono nuovi
computer. Più potenti, economici, con più memoria. Questi sono i nostri strumenti.
Quindi: come sarà il futuro? Beh, il mondo delle immagini sarà molto più complesso.
Saremo in grado di fare cose che ora non riusciamo a fare. Non posso prevedere come sarà
perché, sono le storie che mi spingono a creare, e aspettare lispirazione per
storie nuove per me è una cosa entusiasmante. Ma so che in futuro saremo in grado di
creare immagini che vanno al di là della nostra immaginazione, proprio come con Toy
Story, quando è uscito era una cosa che nessuno aveva mai visto prima. A
Bugs Life: non si era mai visto niente di simile. Fra dieci anni guarderemo
indietro a Toy Story e A Bugs Life e le immagini ci sembreranno così
semplici confronto a quello che si farà allora. Ma ci si divertirà ancora con la storia
e i personaggi esattamente come quando si guarda un film di Buster Keaton o di Charlie
Chaplin. Biancaneve e i sette nani ha 60 anni. Sembra vecchio, ma i miei figli
guardano Biancaneve affascinati. Spero che i nostri film siano come questi. Sono la
storia e i personaggi a rendere eterno un film.
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