INTERVISTA:
Domanda 1
McLuhan amava molto parlare con frasi brevi e incisive, capaci di suscitare un profondo
interesse e coinvolgimento da parte dei suoi ascoltatori. Frasi a prima vista di immediata
comprensibilità e invece molto complesse, alcune delle quali ancora non completamente
chiarite. In cosa consiste questo metodo intellettuale?
Risposta
Le frasi di McLuhan sono un po come i geroglifici egiziani che si prestano sempre a
diverse interpretazioni. Se dovessi definire il suo metodo direi che parte dal fatto che
luomo contemporaneo dovrebbe avere la consapevolezza di vivere in una società in
cui le risposte alle domande che si pone sono già "liberamente" diffuse
nellaria. Quindi, il metodo con cui interpretare questa società è un metodo basato
sulla capacità di saper fare delle giuste domande per avere delle giuste risposte. E, a
ben vedere, questo è proprio il metodo di Internet. Questo credo che sia quello che
McLuhan ha scoperto fin dagli anni 60 e che ha fatto di lui un anticipatore della
interpretazione della nostra società contemporanea.
Domanda 2
Il villaggio globale dovrebbe essere la forma che la nostra società sta prendendo sotto
la spinta dei nuovi media. La civiltà della scrittura ha lasciato il suo posto a quella
della stampa ed oggi quella della stampa ha fatto spazio alla civiltà elettrica della
televisione e della rete Internet, eppure questa visione non dà forse troppa importanza
alle tecnologie, non c'è il rischio di trascurare il modo in cui l'uomo usa queste
tecniche?
Risposta
Credo che giustamente McLuhan abbia dato grande rilievo allo sviluppo tecnologico. D'altra
parte, mi pare che sia evidente che questo sviluppo sia determinante. Non parleremmo di
villaggio globale se non avessimo le reti che lo rendono possibile. Tuttavia, io credo che
nell'impostazione di McLuhan vi sia una profonda radice umanistica. Il suo studio era
rivolto alla ricerca delle possibilità che l'uomo ha di usare le tecnologie,
realisticamente accettandone la profonda trasformazione, ma nello stesso tempo cercando di
dominarle. L'immagine metaforica che ho cercato di rappresentare descrivendo questa
situazione è quella della canoa. C'è una rapida, un fiume che scende rapidamente a
valle, siamo dentro una canoa e non possiamo non correre insieme all'acqua però possiamo
scegliere, cercare di scegliere di spostarci sulla riva destra, sulla riva sinistra oppure
nellisolotto che sta al centro del fiume. Questa è la libertà che rimane
alluomo doggi nel fiume tecnologico.
Domanda 3
McLuhan riteneva che un medium crea un nuovo ambiente. Ci spiega meglio questa
affermazione?
Risposta
McLuhan diceva che ogni medium crea un nuovo ambiente, vale a dire incorpora dentro di sé
gli ambienti precedenti. L'esempio più semplice che faceva è che se noi, per esempio, in
una stanza mettiamo una nuova tappezzeria e lasciamo libero un piccolo buco, ecco, il
piccolo buco diventa il vecchio ambiente che viene praticamente avvolto dal primo e si
trasforma. Quindi, il nuovo ambiente ingloba quello vecchio. Tutto sta a cercare di vedere
il futuro attraverso la dinamica del nuovo ambiente e cercare di evitare, per usare sempre
un'espressione di McLuhan, di vivere il vecchio ambiente, vale a dire di vivere la propria
vita guardando, diceva lui, nello specchietto retrovisore. Come sarebbe possibile guidare
un'autovettura se l autista guardasse all'indietro nello specchietto retrovisore
invece di guardare in avanti?
Domanda 4
La differenza fra media "caldi" e media "freddi" introdotta da McLuhan
che validità acquista rispetto a Internet?
Risposta
La differenza tra media caldi e media freddi è una delle classiche differenze introdotte
da McLuhan, una delle più discusse. E anche, dobbiamo dire, delle più contestate. Medium
freddo, secondo McLuhan, era quel tipo di modello di comunicazione a bassa definizione,
cioè un po' rarefatto e che, per sua natura, invita l'ascoltatore a introdursi dentro
l'informazione in modo da poterla metabolizzare come propria. Per esempio un medium
senz'altro freddo, sia pure nell'ambito di un mezzo caldo quale è la stampa, è stata la
poesia, la poesia che ha tutte quelle rarefazioni, quelle allusioni, quelle ambiguità che
obbligano proprio il lettore a entrarvi dentro. Medium freddo è anche la televisione,
soprattutto quella televisione che invita in un certo modo a completare il circolo di
coloro che vi sono presenti. Pensiamo per esempio al Talk Show, in cui noi siamo presenti
come uno dei componenti del dibattito. Il mezzo caldo, invece, è il mezzo che satura i
nostri sensi e che quindi accettiamo come altro da noi; non facilita un nostro apporto
percettivo con esso, lo contempliamo ma non ne fruiamo, diciamo, attraverso il nostro
sistema percettivo in profondità. Medium caldo è per esempio il cinema, medium caldo è
la fotografia. È una distinzione ancora proficua per le nostre interpretazioni? Io penso
di sì. Nella misura in cui ci fa capire, per esempio attraverso Internet, che questi
nuovi mezzi obbligano, invitano il soggetto a interagire con essi attraverso il loro
linguaggio. Attraverso per esempio le chat line, ecco, capiamo che il futuro implica
evidentemente una presenza forte di mezzi partecipativi. Se l'uomo non è cosciente di
questo, evidentemente perde l'occasione per essere parte di questa nuova agora elettronica
che crea praticamente la democrazia di domani.
Domanda 5
Cè una pubblicità della Ibm che dice: "Hai un sito Internet ?Allora perché
stai facendo ancora la fila?". McLuhan parla della stampa come strumento legato alla
sequenzialità che si rompe invece con i mezzi elettronici.
Risposta
Certo. I mezzi elettronici sono destinati a rompere le file, a eliminarle. Del resto, già
noi stessi, ma soprattutto i nostri ragazzi si spazientiscono quando, di fronte allo
stesso uso di Internet, si trovano a che fare con una linea un po appesantita,
lenta, un computer che non è sollecito. Figuriamoci se dovessero fare le file!
L'elettronica offre delle grandi possibilità. Pensiamo al commercio elettronico sempre
più aiutato dalla possibilità di autenticare un documento online attraverso strumenti
elettronici. Qualcuno dice che, per esempio, ci sarà una certa crisi di alcuni mestieri,
come quello del notaio che, come sappiamo, è un mestiere che fino ad oggi è stato
considerato molto appetibile. È una ristrutturazione globale, ma certamente le file oggi
ci sono solo per linerzia di un sistema burocratico che sta scomparendo.
Domanda 6
McLuhan sottolineava il fatto che la scuola continua a restare indietro. Che cosa dovrebbe
fare una scuola per essere come la sognava lui?
Risposta
La scuola immaginata da McLuhan era la scuola della domanda, anzi è la scuola della
domanda. Se si parte dal presupposto che nella società siano liberamente circolanti le
risposte, evidentemente la scuola doveva e deve organizzare le domande in belle
architetture concettuali e culturali, in modo tale da dare sistematicità a tutta questa
massa informativa che ci invade.
Domanda 7
La scuola attuale è avanzata o arretrata?
Risposta
Io credo che la scuola non sia né avanzata né arretrata. Nel senso che la scuola è un
ambiente a macchia di leopardo in cui ci sono dei luoghi avanzatissimi e in cui la
familiarità con le tecnologie è molto avanti, soprattutto in certi ambiti come possono
essere quelli degli istituti tecnici, dove una spinta particolare allutilizzo delle
nuove tecnologie è data dalla materia che viene trattata. E poi ci sono altre scuole che
sono ancora, non dico allabbecedario, ma all'uso direi quasi esclusivo del libro,
anche se il libro a sua volta è diventato un po ipertestuale. Per fare dei passi
avanti occorre prendere sul serio lipotesi che la scuola debba essere sempre più il
luogo aperto verso la società in modo da poter essere in consonanza con il sociale che è
attorno ad essa.
Domanda 8
McLuhan diceva che i media sono estensioni del corpo. In che modo è utilizzabile questa
definizione per la rete Internet?
Risposta
Effettivamente McLuhan parlava dei media come estensioni dell'uomo, estensioni fisiche.
Per esempio, il piede viene esteso attraverso la ruota, la ruota ulteriormente si estende
attraverso il treno, poi diventa automobile, e, attraverso queste forme di estensione
fisica, l'uomo si impadronisce praticamente del creato che è attorno a lui. Non ci sono
solo le estensioni fisiche, ci sono anche le estensioni psicologiche, le estensioni
percettive, ci sono dei media che entrano dentro di noi non perché vengono a contatto con
la nostra pelle, ma perché si insinuano dentro quelle aperture che noi abbiamo, che sono
gli occhi, le orecchie, lolfatto, il gusto e il tatto. I cibi sono essi stessi
estensioni di una nostra facoltà di degustare. Quindi, che cosa sono i media elettronici
attuali? Sono dei media che penetrano dentro i canali della nostra percezione e arrivano
più direttamente alla organizzazione della nostra conoscenza che risiede fondamentalmente
nella mente. Internet è uno di questi mezzi, seppure molto diverso, perché è di tipo
più passivo, anche se meno della televisione e prima ancora della radio e del cinema. La
realtà virtuale che ci aspetta è quella che, creando una sinergia tutti questi mezzi,
catturerà il nostro sistema percettivo penetrando dentro di noi attraverso diverse
canalizzazioni, offrendoci una riproduzione della realtà. Questo apre il grande capitolo
delletica della comunicazione. Occorre fare in modo che la realtà artificiale, non
diventi un tradimento della realtà reale ma rappresenti una sua copia funzionale alla
risoluzione di problemi e anche alla partecipazione a processi vitali in una chiave
costruttiva.
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