INTERVISTA:
Domanda 1
Cosa si intende per società dellinformazione?
Risposta
Giunti alla vigilia del Secolo Ventunesimo, noi ci troviamo al centro di una svolta
epocale: si è verificato, nel corso della seconda metà del secolo, lo svolgimento e la
piena maturazione di un nuovo tipo di società, tecnologicamente avanzata, che si può
chiamare società dellinformazione, anche se ha avuto altre denominazioni, come
società post-moderna, società industriale avanzata; con il termine società
dellinformazione intendiamo racchiudere il senso della trasformazione
psicologica, personale, antropologica delluomo, delle società civilizzate e della
società stessa in cui egli vive.
Nella società odierna è largamente diffuso luso del telefonino
portatile, del telefono cellulare. Allorigine dei mezzi dinformazione emerge
la necessità della trasmissione a distanza dellinformazione stessa; lumanità
primitiva trasmetteva con il rullo dei tam-tam, o con i segnali di fumo; oggi, per
comunicare a distanza cè il telefono, la radio, la televisione; con il telefono
cellulare, tuttavia, si verifica un fatto nuovo: esso ha un carattere, per così dire,
onnicentrico, poiché è centro di irradiazione e di ricevimento di tutte le informazioni.
Dunque non è un mezzo statico. Con il telegrafo era necessario recarsi nellufficio
dove era ubicato, per fare un esempio; il telefono cellulare, viceversa, è un telefono
mobile che segue lindividuo. Inoltre esso è un telefono fortemente personalizzato,
poiché è il destinatario stesso a rispondere alla chiamata.
Il mondo dellinformazione è un mondo ormai pienamente globale
perché si può raggiungere qualunque luogo del mondo, e si può ricevere ovunque, nello
stesso modo in cui la società dellinformazione è una società globale; ebbene,
tale società diventa una società con elementi di forte personalizzazione, che è quella
dellindividuo. A Tokio sono già in commercio i telefonini con schermo portatile:
non soltanto si potrà ascoltare, ma anche vedere linterlocutore, la persona con cui
si parla.
Domanda 2
Lintegrazione dei diversi mezzi di comunicazione ha dato dei risultati interessanti
a livello tecnol
Risposta
Il fenomeno di integrazione fra i diversi mezzi, metodi, strumenti di informazione si
verifica, intanto, sul piano tecnologico; già in America, da qualche anno, vi sono le
cosiddette Autostrade Elettroniche, che consentono uno scambio di informazione
attivo; si può trasmettere e ricevere su tutto il territorio degli Stati, vengono
collegati fra loro i diversi cavi, per cui con lo stesso apparecchio si può ricevere come
telefono, come televisione, come radio e come elaboratore elettronico, come computer;
tutta questa combinazione dei mezzi viene chiamata Teleputer. Questa nuova
forma di comunicazione - che sarei tentato di chiamare globale non nel senso
dellestensione su tutta la terra, ma questa volta nel senso dellintensità di
ogni trasmissione- provoca una trasformazione anche sul piano psicologico, antropologico,
oltre a quello tecnologico. Luomo doggi vive in una dimensione che è
profondamente diversa da quella in cui sono vissuti tutti gli uomini del passato, poiché
nasce e vive in una società dellinformazione, in cui linformazione stessa è
un bene di carattere primario di cui non può assolutamente fare a meno.
Domanda 3
Lindividuo del Ventunesimo Secolo vive una dimensione sociale strutturalmente
diversa
Risposta
Da un piano di considerazioni di carattere antropologico, riferito cioè al genere umano
in questa sua fase più avanzata, è necessario passare a delle considerazioni di
carattere sociologico e politico. Questa trasformazione che si verifica nel passaggio dal
ventesimo al ventunesimo secolo, è dovuta allavvento di quella che io ho chiamato
la nuova democrazia di massa, cioè di un rapporto tra governanti e governati,
che ha i caratteri propri di una società dellinformazione. Un esempio che chiarisce
questo processo può essere il seguente: un tempo il tribuno, il capo politico o il
candidato doveva radunare in un teatro o in una piazza i suoi ascoltatori per avere un
numero sufficiente di ascoltatori. Viceversa oggi si reca nelle case di ciascuno di noi
presentandosi da uno schermo televisivo, entra nella intimità stessa della famiglia con
una estensione assolutamente inimmaginabile. Ma non è la sola trasformazione stupefacente
poiché la possibilità che si crei un colloquio diretto fra il governante,
lamministratore, il candidato politico e il suo interlocutore è già un fatto
reale. Questo rapporto fra governanti e governati muta quindi dopo ventiquattro o
venticinque secoli, perché bisogna risalire allinizio della democrazia,
allAgorà ateniese, dove i cittadini si radunavano e parlavano direttamente con i
loro rappresentanti dei problemi della città, con un evidente aumento delle potenzialità
comunicative determinate dalle dimensioni grandiose assicurate dalla tecnologia.
Domanda 4
NellAgorà i cittadini non solo ricevevano le comunicazioni dai loro rappresentanti
o degli esponenti di maggior potere nella comunità, ma trasmettevano anche delle
soluzioni per questi problemi.
Risposta
E un osservazione giusta la Sua, ma debbo aggiungere che nella odierna società
questa opportunità già si verifica, è un processo in corso; basti pensare ai sondaggi
televisivi, con i quali si può conoscere la percentuale degli ascoltatori, degli utenti
riferita ad un determinato spettacolo o persino ad una pubblicità. Esiste, cioè, un
rapporto di interazione fra lutente della televisione e la trasmittente stessa. In
futuro sarà possibile effettuare delle forme di sondaggio, di referendum, e quindi
ricevere immediatamente la risposta ad una domanda o ad una questione posta dalla società
politica o dallamministrazione responsabile, una volta definiti gli aspetti legali
della vicenda, ristabilendo quel rapporto di reciprocità che abbiamo riferito a proposito
della democrazia ateniese. Non cè beneficio dalla società tecnologica che non sia
accompagnato da qualche rischio o da qualche aspetto negativo ed anche in questo caso, si
devono prendere in considerazione degli inconvenienti che si presentano con la necessità
di dare una risposta perentoria alla questione posta.
Domanda 5
La grande differenza rispetto alla città antica dal comune medioevale è la dimensione
della società, lenorme numero delle persone che possono essere coinvolte in questo
processo di inter-comunicazione. Come può essere gestita questa diversa dimensione?
Risposta
Debbo dire che la prospettiva che si apre sul nuovo mondo è di unevidente crisi
data linsufficienza dellattuale sistema di nomina di rappresentanza. Nella
storia della rappresentanza di libertà vi sono stati due grandi periodi: il primo
caratterizzato dalla cosiddetta "democrazia diretta", quella di Atene che si è
ripetuta in parte verso i comuni; laltro quello della cosiddetta "democrazia
indiretta" attuata attraverso i rappresentanti in parlamento, che è stata la sola,
possibile soluzione dei problemi che creava la democrazia diretta con lamplificarsi
del problema, con lespandersi del territorio e della popolazione a cui rivolgersi.
Oggi cè la possibilità di invertire questa tendenza ritornando ad una forma di
democrazia diretta, grazie ai nuovi mezzi tecnologici che consentono questa comunicazione.
Questa trasformazione però non è un ritorno agli aspetti più semplici, più immediati
di quellantica democrazia, perché la società di oggi presenta degli elementi di
complessità di gran lunga superiori a quelli delle città antiche. I problemi che si
pongono non rappresentano più problemi elementari di vita della città, di governo
interno o di guerra, ma si presentano nella sfaccettatura di tante questioni, basti
pensare ai problemi dellambiente che non avevano nel mondo antico limportanza
che hanno nel mondo presente per metterci in condizioni di dover prospettare, con una
nuova democrazia di massa, anche una nuova forma di rappresentatività della volontà
popolare.
Domanda 6
Insieme con il progresso tecnologico dovrebbe esserci anche un progresso morale a
comprendere le implicazioni dei nuovi rapporti, che così si determinano allinterno
della società e anche tra la società e lambiente.
Risposta
Esiste un comune pregiudizio, anche condiviso da qualche studioso di alto livello, che al
progresso tecnologico non corrisponda un progresso morale, un progresso etico, e che
esista tra i due una sempre maggiore distanza. Io penso invece che il progresso
tecnologico abbia fornito un nuovo e diverso impulso al progresso morale, grazie proprio
alla possibilità dei mezzi di informazione; noi oggi abbiamo una coscienza umana, che non
è più limitata alla singola città o al singolo stato, ma che soprattutto, grazie ai
programmi televisivi, ai notiziari televisivi, investe nello stesso istante in cui
qualcosa avviene, si verifica, linteresse di tutto il mondo civile e vorrei dire
proprio di tutto il mondo. Questa è una cosa che tocca contemporaneamente la coscienza
dellumanità intera. Ma vi è qualcosa di più importante da dire a riguardo, cioè
che il progresso tecnologico ha accompagnato, sospinto, potenziato la nuova concezione dei
diritti umani. I diritti umani sono stati proclamati sia nei singoli stati, sia nelle
convenzioni internazionali. Questi principi inviolabili sono qualcosa che il mondo antico
e il mondo moderno, fino a tempi recenti, assolutamente ignorava; esisteva il diritto
naturale, ma non era concepito alla stessa stregua di oggi nella forma di
unattribuzione di determinati e precisi diritti a ciascun individuo. Vorrei fare un
esempio molto comune: fino ad epoca recente i bambini handicappati o le persone che per
incidenti sul lavoro, per varie forme di sventure, erano diventate handicappate, venivano
automaticamente esclusi dalla società, vivevano relegati, se bambini nei ricoveri o
addirittura nascosti dalle stesse famiglie, se persone anziane costrette ad una vita
sempre più emarginata; oggi invece vi è un riconoscimento, e vi è una dichiarazione dei
diritti agli handicappati, una problematica che i precedenti Teorici del diritto naturale
non avevano previsto. Inutile soffermarsi del divieto di schiavitù e del lavoro forzato e
della presenza di tutte le altre forme che vi sono di difesa dellumanità e in
particolare di difesa dei deboli, intendendo per deboli tutti coloro che nella società di
ieri erano tenuti in una condizione di soggezione, addirittura senza speranza e, che
invece oggi ricevono proprio dalla società dei forti, che si è creata con la società
tecnologica, quei riconoscimenti e quegli aiuti che prima loro erano negati.
Domanda 7
Questo progresso morale, in che modo si è connesso con il progresso tecnologico? Avevamo
accennato della necessità di un progresso morale in seguito al progresso tecnologico ma
nelle ultime sue affermazioni mi pareva accennasse anche al fatto che il progresso
tecnologico abbia anche indotto un progresso morale.
Risposta
Infatti è così. Il progresso tecnologico ha trasformato profondamente le condizioni di
vita umana; oggi lenergia fisica è stata in larga parte sostituita
dallenergia intellettuale; i robot che lavorano nelle fabbriche hanno sostituito
lenergia fisica umana con lenergia intellettuale del creatore dei programmi di
automazioni. Ad esempio la condizione femminile nella società odierna è condizione
profondamente diversa da quella di tutte le donne del passato, e questo si è verificato
quando, con lavvento della società industriale, la donna ha potuto sostituire
luomo nel quadro dellattività produttiva e ha potuto, quindi richiedere per
sé anche un riconoscimento di carattere sociale, giuridico e politico; è stata la prima
guerra mondiale a creare questo mutamento, questo sconvolgimento, quando con la chiamata
alle armi di milioni e milioni di cittadini, con una guerra di masse, le donne hanno
sostituito gli uomini in molti impieghi, sia nel lavoro nelle fabbriche, sia in quello
negli uffici e, naturalmente, dopo la guerra è stato impossibile frenare la spinta in
avanti verso un allargamento della partecipazione della vita sociale anche alle donne a
parità di trattamento con gli uomini. Questa poi è un esperienza che si può verificare
nei rapporti di lavoro, dove oggi la donna può sostituire luomo, cosa che prima,
nei sistemi di produzione precedente, non era possibile proprio per una differenza di
carattere strutturale fra un uomo e una donna; ma oggi il lavoro è più intellettuale che
fisico, una donna può sostituire luomo in quanto unità produttiva, lo può e deve
essere parificata a lui nelle forme del riconoscimento giuridico e sociale.
Domanda 8
Questi mutamenti avvengono su scala sempre più vasta come si è visto nella prima guerra
mondiale, in cui è stata coinvolta tutta lEuropa e anche lAmerica. La
dimensione dello stato nazionale, a questo punto, in che modo si inserisce in questo
mutamento?
Risposta
Io ritengo che in questo periodo di crisi, di passaggio diciamo simbolicamente dal
ventesimo al ventunesimo secolo, vi sia anche un autentico salto di qualità in questo
campo, che cioè al concetto vecchio di politica, concetto sempre riferito allo stato o al
sovrano, si passi oggi ad una concezione che io chiamo "metapolitica", quella
che si chiama in termini economici "globalizzazione", dimensione nella quale i
problemi economici non sono più risolvibili internamente ad ogni singola società, ma
sono sempre connessi con i rapporti di commercio, di scambio, di investimenti finanziari,
di titoli azionari, presenti in tutto il resto del mondo civile. Noi sappiamo che
qualunque avvenimento determina delle ripercussioni nella Borsa e nel cambio delle valute
che non è, naturalmente, un fatto che si riferisce al singolo stato; come cè una
globalizzazione senzaltro riconosciuta nel mondo delleconomia e nel mondo
dellinformazione, lo stesso avviene anche nel mondo della politica. Non soltanto si
è passati dal mondo delle nazioni a un mondo in cui, con la società delle nazioni, tutte
vengono rappresentate, mentre prima si ricordi che cera una netta differenza fra le
nazioni dominanti, le nazioni coloniali e le nazioni dominate. Ora con lONU, tutte
le nazioni hanno lo stesso titolo di appartenenza e lo stesso diritto di voto; anche
questa è una di quelle cose che lumanità del passato non poteva neanche
immaginare. Ma quello che trovo più importante è che nei rapporti di carattere sociale e
giuridico, lindividuo ha scavalcato lo stato; noi abbiamo la corte di giustizia dei
diritti umani in Europa che, più volte ha condannato luno o laltro stato, di
fronte alle proteste avanzate dai singoli cittadini. Quindi siamo in una dimensione che
non è più la dimensione della politica degli stati, ma quella del genere umano.
Domanda 9
E quanto influisce su questo la differenza nei modi di comunicazione?
Risposta
In questo più recente libro pubblicato che si intitola La democrazia del ventunesimo
secolo io ho cercato di dare una risposta a questa domanda, dimostrare cioè la
profonda interconnessione che si crea tra i nuovi sistemi di telecomunicazione, la nuova
democrazia di massa sul piano sociale e politico e anche sulla psicologia individuale,
sulla nuova concezione etica che si diffonde nel mondo doggi a differenza di quello
precedente. È una concezione più fortemente critica, meno dogmatica di quella concezione
etica che si aveva in precedenza.
Domanda 10
Questo cambiamento nei sistemi di comunicazione è stato definito una rivoluzione della
comunicazione. In che modo questa rivoluzione si sviluppa, soprattutto da unottica
giuridica?
Risposta
La storia della comunicazione umana è cominciata con un rapporto puramente verbale per
cui lesperienza come raccolta e trasmissione di informazioni avveniva da una
generazione allaltra sempre e soltanto per via orale; per esempio nella società
greca antica venivano recitate o addirittura cantate le strofe dellIliade e
dellOdissea, venivano imparate a memoria e così trasmesse. In una seconda fase a
questa trasmissione di carattere orale si sostituì quella scritta che consentì di
battere sia lo spazio, perché una comunicazione scritta poteva viaggiare quanto si
voleva, sia il tempo perché permaneva nel tempo, a differenza dellaltra. Un
ulteriore passo avanti nella storia umana fu lapparizione della stampa, con la quale
la possibilità, lestensione dellinformazione divenne straordinariamente
diffusa grazie allavvento dei quotidiani. La quarta fase è quella che caratterizza
la società contemporanea e che vede linformazione connotarsi anche come visiva,
attraverso luso della televisione. La serie di problematiche createsi con questa
evoluzione tecnologica non sono state sufficientemente affrontate dal diritto poiché
levoluzione di carattere tecnologico ha preceduto, per sviluppo e rapidità, quella
di carattere giuridico per giungere immediatamente ai problemi del giorno doggi. Il
sistema delle informazioni automatizzate consente una raccolta di informazioni, anche su
ogni singola persona, una loro memorizzazione, un confronto fra di esse, una elaborazione
che prima non era materialmente possibile. Luomo diviene oggetto di una nuova forma
di indagine, prima ignorata, e da questa la reazione a questo nuovo potere informatico,
che è il potere posseduto da chi può raccogliere, memorizzare informazioni e
confrontarle, si è contrapposto il diritto di libertà informatica cioè, il diritto a
potere, controllare, disporre sul conto delle informazioni riferite alla propria persona.
Questo è un diritto ignoto naturalmente alle età precedenti e che rappresenta uno
sviluppo del così detto "right to privacy", diritto alla riservatezza che
originariamente nel 1891 venne proposto nei confronti dellinvasione
dellinformazione pubblica, della cronaca nella vita privata delle famiglie, del
cittadino ma che oggi, con la creazione dei sistemi di informazione automatizzata, è
divenuta una cosa diversa e cioè il diritto che ogni singolo, ogni cittadino deve avere
di potere controllare luso che viene fatto delle informazioni riferite alla sua
persona e poi diffuse per mezzo dei sistemi elettronici. Ma a questo il diritto è
arrivato un po tardi, in Italia per esempio la legge che prescrive il rispetto del
diritto alla riservatezza dei dati informatici, è venuta alla luce soltanto alla fine del
Dicembre dellanno scorso, quando già da ventanni almeno in altri paesi
Europei ed anche extra Europei esistevano delle precise legislazioni a riguardo.
Domanda 11
Queste legislazioni, quindi sono anteriori alluso di massa dei sistemi di
comunicazione digitale, perché in un primo momento la normativa si riferiva ai giornali,
poi passò a riferirsi con modifiche notevoli a radio e televisione e, poi adesso si deve
adeguare ai sistemi di trasmissione digitale. Come si è svolta questa evoluzione?
Risposta
Originariamente questo diritto alla riservatezza non trovò un riconoscimento di carattere
legislativo e solo successivamente, con il sempre maggior incremento dei mezzi di
comunicazione di massa, il problema di una regolamentazione giuridica delle
telecomunicazioni si pose sul piano dei rapporti internazionali. Da un punto di vista
legislativo vi è stato un certo orientamento uniforme nei paesi industrialmente più
avanzati in Europa, cioè lItalia, la Francia, la Germania e la Gran Bretagna. Con
lapparizione del televisore si sono posti dei nuovi problemi e dei nuovi conflitti,
perché il conflitto fondamentale è quello fra il rispetto dovuto alla personalità del
singolo al diritto del cittadino e insieme, il riconoscimento del diritto di cronaca,
cioè del diritto di essere informati che in una società come quella odierna è un
diritto al quale la società non può rinunziare. Un tentativo di conciliazione fra questi
due diritti cè stato nelle varie forme di intervento legislativo e nel caso
specifico delle telecomunicazioni, con alcune leggi, con dei decreti ministeriali che
hanno regolamentato queste forme di trasmissione. In Italia siamo in attesa di una
revisione intera, globale, ed insieme particolarizzata e specificata, riferita alle
diverse forme di telecomunicazione, perché è vero che il diritto allinformazione
è un diritto che è comune alle varie forme di telecomunicazione, ma è anche vero che
bisogna ,di volta in volta, tenere conto della differenza specifica dei metodi di
telecomunicazione. La televisione ha bisogno di un suo sistema giuridico di protezione, di
garanzia dei diritti e di obblighi riferiti al dominio delletere che è diverso da
quello riferito alle telecomunicazioni con telematica cioè via computer, oppure alle
altre forme, per esempio il telefono; anche in questo caso siamo in presenza di una nuova
rivoluzione, quella che vedrà lintegrazione fra le diverse forme di
telecomunicazione è ancora in via di definizione.
Domanda 12
Qual è stato il più significativo mutamento indotto dal passaggio dai giornali a radio e
televisione e, poi da radio e televisione ai mezzi di comunicazione digitale computer e
simili, tenendo presente anche il telefono, che poi è attualmente integrato dai mezzi di
comunicazione digitale.
Risposta
La prima e più vistosa differenza è dovuta al fatto che i giornali potevano essere letti
solo da chi era in grado di farlo, oggi lalfabetismo è diffusissimo, però non era
così fino alla fine della seconda guerra mondiale. In Italia cera un analfabetismo
largamente diffuso e la televisione ha contribuito a creare una forma di unificazione del
costume, della mentalità, in parte anche del linguaggio italiano di gran lunga superiore
a quello che si era potuto fare nei precedenti secoli. Se oggi si discute di una crisi
dellidentità nazionale, questo è dovuto ad altri fattori, ma per quanto riguarda
la televisione, debbo dire che, il risultato va considerato senzaltro nettamente
positivo nella storia dellevoluzione della coscienza nazionale. Il problema del
rapporto per via computerizzata è diverso perché si ripresenta con analoghe modalità
poiché non tutti possono o sanno servirsi dei computer per comunicare, mentre tutti
possono stare dinanzi ad un apparecchio televisivo. È necessario un nuovo tipo di
educazione che parta proprio dalle forme elementari, anzi dalla scuola elementare perché
si crei questo nuovo tipo di "uomo tecnologico" adatto alla società in cui si
vive.
Domanda 13
Per quanto riguarda le comunicazioni digitali un elemento importante che le distingue
dagli altri mezzi di comunicazione come la radio, o il giornale, è il loro carattere
bidirezionale. Innanzitutto, al fine di usarle, è necessaria una certa alfabetizzazione
dellutente; inoltre, questa caratteristica impone anche una diversa
regolamentazione
Risposta
È necessaria una diversa regolamentazione, certamente. Inoltre, questi mezzi, aprono
delle vastissime, nuove prospettive; nel campo sociale e in particolare nei rapporti con
la vita amministrativa ci sarà la possibilità di un diretto confronto fra amministratori
e amministrati, la possibilità di replica da parte del cittadino allautorità
competente. Il rapporto che si può instaurare con le autorità e le amministrazioni è a
carattere, per dir così, orizzontale, mentre prima era a carattere verticale;
il cittadino diventa, in tal modo, veramente attore della vita civile e non più suddito.
Domanda 14
Questo discorso si ricollega con quello di un nuovo rapporto tra cittadini e
istituzioni
Risposta
Direi che si possono distinguere tre piani in questo nuovo rapporto che si crea, grazie
soprattutto allo strumento televisivo; si sa che oggi si possono fare degli acquisti per
mezzo della televisione e non solo il cittadino riceve la pubblicità e lofferta
televisiva, ma può anche corrispondere a questa e, in futuro, con lo sviluppo di
carattere tecnologico, potrà direttamente contattare e contrattare. Vi è poi
laspetto di carattere amministrativo, per il quale cè una trasformazione in
atto, nella pubblica amministrazione che diventa di carattere informatizzato,
anchessa, e nei rapporti con il cittadino al quale viene consentita
unimmissione nel circuito informativo della pubblica amministrazione come prima non
era consentito e forse nemmeno concepibile. Un terzo piano o livello, è quello che si
riferisce al rapporto fra il singolo, il cittadino e la classe governante, per la quale si
presenta la possibilità di un confronto diretto e immediato che scavalca lodierno
sistema di rappresentanza politica, cioè i vari sistemi di assemblee rappresentative e
anche parlamentari; questo almeno è così come io vedo una nuova democrazia di massa nel
ventunesimo secolo.
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