INTERVISTA:
Domanda 1
Quali sono i requisiti legali e gli aspetti connessi all'infrastruttura informativa
globale?
Risposta
Mi consenta di iniziare con una serie di presupposti. Primo: noi ci troviamo nella
società dell'informazione, che a sua volta esiste oggi. Secondo: stiamo perseguendo la
promozione e il rafforzamento dello sviluppo socioeconomico in tutto il mondo, attraverso
diverse nazioni e diverse visioni del mondo. Terzo: stiamo assistendo al potenziamento del
mercato e del settore privato degli affari, la sua crescita e la sua espansione per la
guida delle economie del mondo. Quarto: vogliamo migliorare la qualità della vita della
gente. Per poter accettare questi presupposti e il fatto che la tecnologia sta
influenzando la crescita di tutto il mondo, abbiamo bisogno un nuovo clima; dobbiamo
definire le responsabilità e gli obblighi fondamentali di chi crea e chi utilizza, di chi
fornisce e di chi consuma. Nel mondo dell'informazione, basato sulla conoscenza, le regole
del libero mercato sono diverse. Non è possibile semplicemente applicare o estendere
quelle esistenti. E' necessario ridefinire ciò che abbiamo sviluppato, utilizzare forse
una parte di ciò, ma allo stesso tempo penso che sia necessario un nuovo paradigma
globale e nuove norme per la nuova società di informazioni. Gli aspetti legali sono molto
importanti: definiscono le regole e le responsabilità fondamentali di ciascun partito,
sia di chi governa, sia di chi utilizza. Essi definiscono le responsabilità generali dei
fornitori e dei fruitori del servizio, dei settori commerciali e dei consumatori, dei
governi e della gente. Per realizzare queste regole ci sono una serie di approcci: la
possibilità che ciascun paese del mondo e ciascun settore industriale cerchi, ognuno da
solo, di inventare le proprie regole, oppure il tentativo di cercare sinergie e
armonizzazioni oltre i confini geografici. Per questo necessitiamo di agenzie e
organizzazioni internazionali, che cooperino per studiare i requisiti legali di questo
nuovo mondo. Questo nuovo clima necessita norme legali, che non siano solo un'estensione
delle esistenti, ma che includano la sinergia tra gli enti istituzionali. Il quadro
istituzionale deve essere disegnato in modo da realizzare armonizzazione, cooperazione,
coordinazione e sinergia. Abbiamo bisogno di sempre di più organizzazione e coordinamento
della cooperazione oltre le frontiere geografiche, in altre parole abbiamo bisogno di una
cooperazione internazionale, ma, allo stesso tempo, anche nazionale. Dobbiamo cooperare se
vogliamo veramente estendere i benefici della nuova società dell'informazione e della
nuova era a tutte le regioni del mondo.
Domanda 2
Dato che il mondo elettronico cambia così velocemente, è necessario porsi una domanda:
Pensa che le organizzazioni legali nei singoli paesi e quelle internazionali siano in
grado di seguire ciò che accade nel mondo reale? O pensa che anche qui sia necessario un
nuovo paradigma?
Risposta
Penso che ci sia un serbatoio intellettuale molto ricco nelle organizzazioni esistenti nel
al mondo, e possiamo cominciare con queste, ma dobbiamo veramente articolare il nuovo
paradigma che ho richiesto. Che si parli dei nuovi sistemi costitutivi che si formano
attualmente, come il G7, o le commissioni per la nuova infrastruttura di informazione
globale, o le altre organizzazioni specializzato in questa campo, come l'Organizzazione
mondiale per la proprietà intellettuale, oppure le associazioni che rappresentano
particolari gruppi d'interesse, come editori, network radiofonici e televisivi, industrie
cinematografiche e di software, in aggiunta agli enti nazionali, tutte queste
associazioni, consigli, gruppi e organizzazioni devono fare un passo indietro e mettere a
disposizione l'esperienza accumulata nei relativi settori. E' necessario mettere insieme
il nostro peso per articolare gli elementi e le componenti di questo nuovo paradigma, e,
ancora più importante, le relazioni che intercorrono tra questi elementi. Infine, e penso
che sia molto importante, sarà necessario definire come implementare il passaggio dallo
stato attuale a quello a cui dovremo arrivare. In questo contesto esiste un elemento di
grande importanza relativo all'istruzione. Molta gente in tutto il mondo deve essere
formata sulla strada da percorrere. Dobbiamo essere consapevoli che veniamo da diverse
discipline, dalla giurisprudenza, dalla tecnologia e l'industria con un'impostazione
commerciale, dal mondo accademico, e dobbiamo fare un passo avanti per collegare queste
diverse discipline. Il divario odierno tra il mondo che cambia e il mondo della
legislazione non deve esistere. Né vogliamo che questo divario si espanda giornalmente.
Sappiamo una cosa: il mondo sta cambiando e continuerà a cambiare in maniera molto
dinamica. Non è più prevedibile di vivere il mondo statico del passato.
Domanda 3
Uno degli esempi dell'odierno mondo elettronico è Internet. Molte case private sono
equipaggiate per comunicare ed interagire con Internet. Quali sono gli aspetti legali
specifici a Internet, per esempio, le responsabilità del fornitore di connessione?
Risposta
Internet rappresenta un esempio della cosiddetta autostrada informatica. Essa permette di
riunire il mondo, la gente e gli affari. Si tratta di un ambiente elettronico in cui
gruppi di lavoro possono, allo stesso tempo oppure a tempi diversi, collaborare,
comunicare, collegarsi uno con l'altro attraverso le frontiere geografiche. Lo stesso
tasso di crescita di Internet dimostra di per sé i vantaggi e l'impatto sui diversi
utenti. Internet dispone oggi di 40 milioni di utenti e di un tasso di crescita mai visto
in precedenza in nessuna parte del mondo. Ogni giorno vengono inventate molte applicazioni
per realizzarla. E' molto importante fare una differenza tra ciò che è di dominio
pubblico e ciò che appartiene al dominio commerciale. C'è una serie di sfide legali per
chi opera nel dominio commerciale, ma anche per chi opera nel dominio pubblico. Una di
queste è relativa ai diritti d'autore ed è direttamente connessa al concetto di
remunerazione. E' necessario remunerare gli autori per ciò che hanno inventato e
sviluppato, perciò abbiamo definitivamente bisogno di una disciplina legale. Abbiamo
bisogno di metodi, strumenti e tecnologie differenti in una piazza commerciale elettronica
e in un ambiente elettronico, che aiutino ad ottenere un risultato di incasso direttamente
nelle tasche degli autori. Ma allo stesso tempo ci sono altre sfide molto importanti da
affrontare: non vogliamo che la criminalità venga promossa da Internet o da qualsiasi
altro mezzo, non vogliamo promuovere tensioni etiche attraverso le frontiere geografiche e
le regioni, non vogliamo promuovere l'educazione negativa, non vogliamo che i nostri
bambini guardino immagini di sesso, o acquisiscano cattive abitudini dalla nozione di
libertà intesa come modo di fare quello che si vuole. Ognuno è libero, purché non abbia
il sopravvento e non interferisca con la mia libertà, quella della mia famiglia e quella
di tutti gli altri, purché non penetri nella libertà dell'individuo, nella sua sfera
privata o in quella della famiglia, oltre i confini dei vari sistemi. C'è dunque
un'offerta e una richiesta, e dobbiamo proteggere con responsabilità la sfera privata
dalla parte del ricettore o del consumatore, nella stessa maniera in cui proteggiamo la
parte dell'autore o del fornitore. Qui è necessaria una protezione del consumatore
mediante una legge sulla sfera privata nella piazza commerciale elettronica. Chiunque ha
il diritto d'inventare quello che vuole, ma bisogna assicurare che né io, né i miei
figli, né altre generazioni ne possano venire influenzate. Noi non vogliamo la
criminalità, il sesso, tensioni religiose o etiche. Vorremmo però nello stesso tempo
promuovere l'istruzione nei paesi del mondo che non hanno la possibilità di un'istruzione
migliore.
Domanda 4
Cosa possiamo fare per una migliore istruzione? Sarà un settore protetto o di dominio
pubblico?
Risposta
Vorremmo preservare l'eredità culturale del mondo e condividere il meglio di ciò che
abbiamo. Ci sono degli esempi di ciò che è stato fatto in Egitto per la conservazione
dell'eredità culturale, come l'aver pubblicato il museo egiziano in forma elettronica,
per catturare elettronicamente le migliaia di anni di civilizzazione che appartiene a
tutti noi, sia in Egitto, in Italia, a Bombay, in Francia o in Cina. Queste iniziative
devono essere promosse tenendo conto dei diritti dei fornitori e dei fruitori. Devono
essere a pagamento, si vorranno regolamentare? La problematica è la stessa di quella
descritta quando parlavo di istruzione, cultura e commercio sulla rete nella piazza
commerciale elettronica, e contiene molti problemi di protezione, alcuni dei quali di
natura tecnologica. Utilizzeremo la carta di credito su Internet? Quali sono gli obblighi
fondamentali, le responsabilità, cos'è consentito e cosa è criminale? C'è un intero
nuovo mondo, che si è formato in questi pochi anni, chiamato il mondo elettronico. E'
divenuto una realtà. Fino a ieri l'informazione veniva conservata, in un libro, in una
biblioteca, in una trasmissione, in un video. Ma si stanno verificando troppe
integrazioni, c'è una sinergia, ma anche un'inondazione di servizi, comunicazione,
accesso, connettività, più di quanto si possa assimilare, che sta formando un mondo
completamente nuovo. Per questo, ripeto, abbiamo bisogno di un nuovo clima, che necessita
a sua volta di molta istruzione.
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