INTERVISTA:
Domanda 1
Qual è la ricchezza e la potenza del monopolio assunto da Bill Gates?
Risposta
Parlerei più precisamente di monopolio di Microsoft che è un'impresa, perché non
bisogna dimenticare che Bill Gates sta abbandonando i suoi interessi Microsoft in questo
momento, ma l'impresa Microsoft continua ad avere il monopolio sull'informatica mondiale.
Si tratta di un'impresa che ha il controllo del 90% dei calcolatori del pianeta. Su tutti
i microcalcolatori, i personal computer che si comprano, nove su dieci sono venduti con
software Microsoft. Questa situazione di monopolio permette allimpresa di avere dei
profitti e dei benefici assolutamente spettacolari. I profitti di questanno sono del
50% superiori a quelli dell'anno passato, qualcosa di incredibile in un'economia di
mercato in cui si suppone che i benefici vengano poi ridiffusi, redistribuiti ai
consumatori, mentre in questo caso si verifica una concentrazione di ricchezza
assolutamente eccezionale.
Domanda 2
Secondo lei è giusto dire che oggi è più vero che mai che chi detiene il controllo
sull'informazione ha un enorme potere sociale, economico e quindi anche politico?
Risposta
Assolutamente. In effetti si tratta di rendersi conto che la società dell'informazione di
cui si parla tanto sarà una società in cui siamo ormai già entrati, in cui la vera
ricchezza non sarà più la materia prima e nemmeno i servizi. La vera ricchezza sarà il
controllo dell'informazione. Sarà l'informazione, chi la crea, chi la distribuisce, chi
la evita. E Microsoft ha fatto tutto il possibile per essere al centro, al cuore, in
posizione di controllo su tutti gli elementi della catena di distribuzione
dell'informazione a partire dai calcolatori che voi utilizzate per vedere queste
informazioni attraverso un navigatore Web fino al sistema operativo della macchina, ai
cavi, alla trasmissione via cavo, alla rete Internet fino alle reti di satelliti per dare
accesso a Internet ad alta velocità, al controllo della televisione via cavo e al
controllo dei siti che vi forniscono le informazioni. Poca gente sa, per esempio, che Bill
Gates controlla un impresa che si chiama Corbis che ha comprato i diritti di
unenorme quantità di documenti fotografici storici. Hanno anche cercato di comprare
i diritti elettronici delle immagini del Louvre in Francia - per fortuna non ci sono
riusciti. Quindi il circolo si chiude. È controllato assolutamente tutto, i documenti che
verranno utilizzati per essere trasmessi, i mezzi attraverso i quali si trasmetteranno
questi documenti, i calcolatori grazie ai quali voi potrete accedere a questi documenti.
Questo tipo di controllo dell'informazione è qualcosa che non si è mai visto, nemmeno le
imprese dei telefoni, che hanno un certo controllo delle trasmissioni delle nostre
informazioni, possono sognare qualcosa di simile.
Domanda 3
Quali strategie hanno reso possibile il successo di Bill Gates?
Risposta
Si tratta di una lunga storia. Direi che allinizio cè stata un po di
fortuna, cioè il fatto di essere riusciti a avere un contratto con Ibm nel 1980 al
momento della diffusione dei primi calcolatori personali Ibm, che hanno avuto un enorme
successo. Poi, senza entrare troppo nei dettagli, direi un insieme di tecniche di
marketing assolutamente efficace. Pensiamo alla scelta del nome dei prodotti: chiamare un
prodotto Internet Explorer tende a far credere alla gente che Internet sia un prodotto
Microsoft, mentre sappiamo bene che fino al 1995 Microsoft non sapeva nemmeno cosa fosse
Internet mentre noi, nella ricerca, usavamo questo strumento da più di vent'anni. Se
volete qualche altro esempio delle tecniche che gli hanno permesso di arrivare a questa
posizione, si tratta dei vantaggi di un monopolista. Io non sono un grande utilizzatore di
Windows perché ho dei problemi a usare dei software che si bloccano in continuazione, è
pieno di virus e di difetti, al punto che bisogna comprare tutti gli anni la nuova
versione. Per questo sto facendo la collezione dei cd-rom Windows non perché li voglio
comprare ma perché me li impongono. Tutte le volte che si compra un PC non c'è
assolutamente il modo di comprarlo senza che ci si rifili anche un cd-rom di Windows. Io
ho anche cercato disperatamente di farmeli rimborsare. Dietro il cd cè scritto che
se non si è d'accordo con la licenza di utilizzatore bisogna restituirlo rapidamente per
farsi rimborsare ma non da Microsoft perché bisogna restituirlo al distributore del
calcolatore. Ci ho provato e ho fallito miseramente, nessuno mi vuole rimborsare questi cd
e anzi, nella versione nuova, hanno aggiunto alla frase per ottenere il
rimborso la parola eventuale in modo che adesso non mi si garantisce
nemmeno più teoricamente il diritto ad avere un rimborso. Come volete combattere contro
qualcosa del genere? Vi si danno dei prodotti che voi non volete, li pagate comunque e non
c'è modo di farsi rimborsare anche se uno non li vuole.
Domanda 4
Rispetto al problema del monopolio nel mondo dell'informatica, pensa che i governi
dovrebbero evitare di stringere alleanze programmatiche con società di software e
hardware?
Risposta
In effetti, il problema del rapporto tra il servizio pubblico, i governi, l'educazione,
l'insegnamento e le imprese private è sempre stato un tema abbastanza delicato. Però nel
caso dell'informatica è ancora più importante che si capisca bene qual è la posta in
gioco. Effettivamente l'informatica è un tipo di merce un po diversa dalle altre;
non si tratta semplicemente di scegliere tale o talaltro prodotto per fare del trattamento
di testo, ma si tratta di scegliere tra Microsoft Word e Word Perfect, per esempio, o
altre cose di questo genere. Si tratta di scegliere se abbiamo deciso di cedere a questa
impresa il controllo totale sulla gestione dell'informazione nel nostro futuro. Gestione
dell'informazione significherà tutto. Significherà che i nostri documenti, la posta
elettronica, i conti in banca, assolutamente tutto confluiranno in banche dati. È normale
permettere a una sola impresa di controllare tutti questi strumenti tecnologici? Io direi
che è pericoloso. Non voglio assolutamente dire che Microsoft sia un'impresa che vorrà
poi utilizzare questo monopolio sulla gestione dell'informazione per usare di nascosto
queste informazioni per i suoi fini particolari, ma chi ci garantisce che non lo faranno?
Io non penso, onestamente, che Microsoft abbia deciso di lasciare dei problemi di
sicurezza nei suoi sistemi operativi apposta perché poi sia possibile meterci dei virus
che complicano la vita a tutti quanti e fanno perdere tempo, documenti e denaro alla
gente. Semplicemente non gli interessava il problema della sicurezza, hanno diffuso dei
prodotti mal fatti e poi qualcun altro ha approfittato dei difetti per diffondere i virus
nei programmi. Bisogna sapere che su dei sistemi operativi diversi dai sistemi operativi
Microsoft, per esempio Unix. o Linux, i virus praticamente non esistono. Teoricamente è
possibile scriverli ma il sistema è talmente ben fatto che un virus non potrebbe
danneggiare più di tanto e quindi chi ha voglia di scrivere virus preferisce scrivere per
un sistema come Windows, in cui è tanto facile cancellare il vostro disco fisso o rubarvi
dei soldi mentre viaggiate su Internet o cancellare i vostri documenti indipendentemente
dalla vostra volontà.
Domanda 5
Quali regole dovrebbero riuscire a controllare l'economia dei nuovi media?
Risposta
Direi che questo è un soggetto che dovrebbe essere dibattuto approfonditamente perché
l'esistenza stessa del monopolio di Microsoft oggi ci mostra come probabilmente le regole
dell'economia di mercato abituale applicate nel mondo dell'informatica non sono adeguate.
Il mondo dell'informatica è particolare perché effettivamente in informatica un buon
prodotto o un cattivo prodotto, una volta che se ne è creata una sola copia, ha un costo
di riproduzione nullo, indipendentemente dalla sua qualità, e questo è una novità. Non
s'era mai visto fino adesso nella storia, se volete, dell'umanità. Se voi comprate una
Ferrari vi costa molto di più che comprare una Fiat Panda, però, se dimenticate il
prezzo dello sviluppo del prodotto, ovvero quello che si è speso in ricerca per arrivare
a creare la prima Ferrari e la prima Panda, una nuova copia della Ferrari costa comunque
molto di più che una nuova copia della Panda. La qualità ha un costo. In informatica non
è più vero. Una volta recuperate le spese di investimento il costo di una nuova copia è
assolutamente nullo e questo rovina tutta la teoria economica normale nella quale i
migliori prodotti, i prodotti di migliore qualità avrebbero dei vantaggi rispetto ai
prodotti di peggiore qualità. Quindi si inaugura un sistema economico completamente
diverso. Effettivamente l'esistenza del monopolio Microsoft ci pone un problema e
bisognerebbe chiedersi se non fosse necessario sviluppare software in un'altra maniera.
Quest'altra maniera effettivamente esiste ed è quello che si chiama il software libero il
free software, o meglio il software con la disponibilità delle sorgenti o source
of software. In generale è la sola risposta veramente significativa a questa
posizione di monopolio e che ha comunque delle conseguenze estremamente importanti per
quello che concerne non soltanto la difesa, se volete, degli interessi dell'Europa
rispetto agli Stati Uniti ma anche per quello che concerne la creazione di posti di lavoro
ben pagati, di buona qualità e che possono essere ottenuti con la creazione di imprese di
servizio intorno al software libero. Oggi si pagano molti soldi per i software che non
corrispondono a nessun tipo di lavoro in quanto una copia costa praticamente zero. Allora
dove vanno questi soldi? Partono immediatamente per Redmond, nello stato di Washington,
per aumentare i profitti di unimpresa monopolistica, cosa che non è esattamente
nell'interesse né dell'Europa né del mondo in generale.
Domanda 6
Come creare un guadagno intorno al free software, allora, che finanzi i
programmatori che hanno scelto la via del software libero?
Risposta
È un modello economico che si sta mettendo in funzione in questo momento. Lasciatemi dire
due cose brevi per quello che riguarda il software libero: lespressione inglese
"free software" è un po' ambigua perché in inglese free vuol dire
due cose: libero nel senso di libertà di pensiero e gratuito nel
senso di qualcosa che non si paga. Ed effettivamente quello che è importante sottolineare
nel software libero è la nozione di libertà, non tanto la nozione di gratuità. Cosa
vuol dire un programma libero? Un programma è libero se è possibile non soltanto
utilizzarlo ma anche avere accesso a tutte le istruzioni che lo compongono, a quello che
si chiama il programma sorgente E perché è importante avere il programma
sorgente? C'è una differenza abissale tra la complessità per un umano di comprendere
cosa succede in un programma, tra quello che è scritto nel linguaggio di programmazione
come può essere il Basic, Pascal, C, che sono relativamente comprensibili, e quello che
è scritto per il programma realmente eseguibile della macchina che è l'unica cosa che vi
vendono i monopolisti e, diciamo, le imprese commerciali in generale. E infatti
impossibile sapere cosa fa veramente il programma Microsoft Word. La cosa che potete fare
è usarlo, ma è difficile capire cosa succede veramente dentro. Per esempio non si può
sapere se sta facendo una copia del vostro documento per spedirlo a qualcun altro di
nascosto. Per saperlo bisogna avere un accesso al codice sorgente grazie al quale potete
sapere non solo cosa fa il programma ma potete anche modificarlo, correggerne i difetti, e
potete adattarlo alle vostre necessità. Tutto questo è tutto nelle licenze di
utilizzazione che accompagnano il software libero. Il software libero non soltanto si può
modificare, ma si ha il diritto di farlo e si può distribuirlo in tante copie quanto si
vuole. Per esempio nel cd-rom di Linux, un sistema operativo alternativo creato da un
software libero, cè tutta la sorgente del sistema operativo e ho tutti i diritti di
farne tante copie quante ne voglio e di usare questo stesso cd per installare tante
macchine quanto io voglio e nessuno mi verrà a correre dietro con degli avvocati per
cercare di farmi pagare delle licenze. Allora, chiaramente questo pone un problema: come
si può guadagnare dei soldi con qualcosa che è assolutamente, non solo libero, ma a
questo dal momento che ho il diritto di farne tante copie quante ne voglio, è anche
gratuito? Effettivamente la creazione di ricchezza, in questo caso, non risiede più nella
vendita di una licenza ma nella fornitura di un servizio. Dal momento che quasi nessuno è
capace da solo di installare completamente la sua macchina in unimpresa cè
bisogno di persone che sappiano installare il sistema, adattandolo alle esigenze di
un'impresa. Quindi cè bisogno di consulenti, di imprese esterne o comunque di un
dipendente che si occupi di questo tipo di lavoro. Questo vale in generale per qualunque
tipo di software. Nel caso di software libero, questo tipo di lavoro resta ma non c'è
più il costo dell'acquisto del software commerciale, quindi avete più soldi a
disposizione per l'impresa, che ha normalmente un ammontare fisso, non so, dieci milioni
per fare una certa cosa; se di questi dieci milioni cinque partono in licenze di software,
gliene resteranno soltanto cinque per pagare delle persone che laiutano a mettere in
piedi il suo sistema informativo. Se non paga questi cinque milioni del software, gliene
restano dieci, quindi il doppio, a disposizione per pagare dei tecnici, degli informatici
reali che devono fornire un vero servizio. Un esempio tipico di come tutto questo può
funzionare lo si può vedere in Francia dove ci sono varie decine di imprese di servizi,
quindi di imprese che vi aiutano a installare e a personalizzare i sistemi e che fanno
della formazione sulluso del software libero. Inoltre le imprese che useranno il
software libero avranno la garanzia della perennità della soluzione informatica scelta
avendo accesso e dunque controllo del codice sorgente. Se Microsoft perdesse i sorgenti di
Windows 98, cosa facciamo? Abbiamo sì una copia ma è fissa e non si può correggere
niente, non lo possiamo più fare evolvere e tutti i soldi che abbiamo speso per investire
in questa soluzione saranno soldi persi. Sarebbe invece un po' difficile perdere tutte le
sorgenti del software libero Linux perché ci sono centinaia di migliaia di copie sparse
per il mondo e su Internet. Quest'estate Microsoft ha preteso di dire, in uno dei processi
che la oppongono alla società Caldera, che aveva perso una parte delle loro sorgenti di
Windows 3.11, di Windows 95 o del Dos. La società Caldera ha chiesto di accedere al
codice sorgente per verificare se era stata fatta qualche piccola astuzia tecnica
appositamente per aumentare le possibilità di Microsoft di mantenere il suo monopolio.
Niente, loro perdono, perdono le sorgenti, lhanno detto effettivamente, questo non
succederà mai, non succederà mai nel caso del software libero.
Domanda 7
La tecnologia, secondo lei, migliora davvero le nostre vite?
Risposta
Questo è un problema filosofico generale. Io penso che tutti i progressi tecnologici
abbiano la potenzialità di migliorare le nostre vite. La questione, come sempre, è
lutilizzo che se ne fa. La ragione profonda, reale, per cui molti si occupano di
informatica, è anche perché penso che abbia una opportunità assolutamente unica di
migliorare le nostre vite e di migliorare le nostre capacità di diffondere delle
informazioni, di far condividere le conoscenze. E quello che succede per esempio
oggi. Non dimentichiamo che, grazie ad Internet, grazie al Web, molti paesi in via di
sviluppo hanno adesso accesso a documentazione scientifica che prima era disponibile
soltanto facendo abbonamenti a delle riviste scientifiche costosissime. Questo è un
grande sogno ed è il sogno che è condiviso dalla gente che lavora nel software libero.
Vorremmo creare questa conoscenza e metterla al servizio di tutti, dando a tutti la
possibilità di vedere come un software è fatto nel suo interno per migliorarlo e
correggerlo e per fare sì che l'informatica non si trasformi semplicemente in uno
strumento di più per controllare le nostre vite.
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