INTERVISTA:
Domanda 1
Cominciamo col parlare delle trasformazioni verificatesi nelle politiche
degli stati europei nell'era delle telecomunicazioni.
Risposta
Queste trasformazioni sono cominciate in effetti parecchi anni fa, e
sono continuate fino all'apertura generalizzata dei mercati europei
delle telecomunicazioni il primo gennaio 1998. Il dato principale di
questo fenomeno è la completa deregolamentazione dell'industria delle
comunicazioni, che ha permesso a nuovi soggetti e a nuove tecnologie di
accedere al mercato. In paesi come la Germania, l'Italia e la Francia,
si è osservata una crescita straordinaria, addirittura esplosiva del
numero di fornitori di servizi Internet, e la conseguente introduzione
di tecnologie innovative. Attualmente ci sono più di 20 reti a fibre
ottiche pan-europee in fase di costruzione o già attive. Assistiamo
perciò all'avvento di un periodo di mutamenti assolutamente
incontrollabili. L'esempio più significativo è dato probabilmente
dall'acquisto della Telecom Italia da parte di Olivetti, che in pratica
ha fatto piazza pulita di tutte le regole seguite in precedenza in
Europa.
Domanda 2
In che modo queste trasformazioni incideranno sull'evoluzione dei
servizi telematici in Europa?
Risposta
Quella odierna è la fase iniziale di un processo di crescita
esponenziale del numero di soggetti presenti sul mercato; senza dubbio
gli ex-monopoli riusciranno a conservare una posizione dominante, il che
vuol dire che i nuovi arrivati dovranno trovare un modo per sopravvivere
sfruttando al meglio gli avanzi. In molti casi in Europa si assisterà a
una stabilizzazione del numero dei gestori del segnale. Ci sono troppi
nuovi soggetti in giro per i mercati europei, e per noi utenti questo si
traduce in ottime opportunità di risparmio, ma comporta anche grandi
rischi. Come scegliere un fornitore capace di sopravvivere? Fino a che
punto siamo sicuri della convenienza delle varie offerte? I fornitori
confondono le idee agli utenti introducendo servizi assai difficili da
confrontare gli uni con gli altri. In realtà in questa tempesta di
continue innovazioni la scialuppa di salvataggio sarà rappresentata,
nei prossimi tempi, da proposte competitive, da processi di fornitura
dei servizi telematici, e insomma dalla capacità negoziale di dar vita
a validi contesti contrattuali, perché sono questi che permettono di
gestire la relazione tra utente e provider.
Domanda 3
Quali pericoli e quali opportunità si presentano in questo processo di
deregolamentarizzazione?
Risposta
Cominciamo con le opportunità: sono del tutto evidenti. Ad esempio la
possibilità di scelta, cosa che raramente ci era concessa in passato
nell'uso delle telecomunicazioni; oppure la possibilità di trarre
vantaggio dalla dialettica della concorrenza che fa abbassare i prezzi;
o ancora, di provare e di procurarsi nuovi tipi di tecnologie e servizi
più aderenti ai nostri bisogni, sia come utenti che come imprenditori.
Quanto ai rischi, c'è quello di acquistare servizi da un fornitore che
poi scompare: e non è un rischio immaginario, è già successo in
Francia. Vediamo dunque che nonostante la crescita ancora in atto e
l'arrivo di nuovi soggetti, dietro a tutto questo il mercato tende a
stabilizzarsi. Il pericolo è che il proprio fornitore venga assorbito
da un consorzio globale con cui non si ha alcun rapporto. Occorre
pertanto fare molta attenzione, nella fase della negoziazione iniziale,
alle clausole che impediscono la rescissione del contratto. Se non si
tiene debito conto del costo complessivo del servizio telematico, ossia
non solo della rata mensile ma anche delle spese necessarie a cambiare
fornitore o provider, si finisce per pagare un prezzo eccessivo,
specialmente per le organizzazioni.
Domanda 4
Quali saranno i nuovi servizi telematici che si diffonderanno di più e
avranno maggiore successo?
Risposta
Credo che assisteremo ancora al successo della comunicazione cellulare.
Il sistema GSM si è affermato in tutto il mondo e ha segnato una grande
vittoria per l'Europa, espandendosi ben al di là dei confini per i
quali era stato concepito inizialmente, ossia appunto il vecchio
continente. Probabilmente ci sarà un'evoluzione nei servizi ad alta
velocità nel quadro del GSM, e vedremo l'arrivo di una terza
generazione di telefoni cellulari che funzioneranno a 2 megabit al
secondo.
Domanda 5
Stavamo parlando dei nuovi servizi telematici.
Risposta
Dei servizi in rete attualmente esistenti e che continueranno ad avere
successo nei prossimi 5 anni, il GSM è con ogni probabilità quello
più significativo. La telefonia mobile ha già conquistato un gran
numero di utenti: in Italia il 40% della popolazione dispone di
apparecchi cellulari, in Finlandia oltre il 65%. Ma la media europea è
ancora appena al 13%, e dunque è evidente che c'è molto spazio per
un'ulteriore crescita. Le previsioni indicano che nel 2004 il 60% della
popolazione europea userà il cellulare. Vedremo nuovi servizi per il
GSM, maggiori velocità di invio dei dati, offerte a pacchetto, e
all'incirca dal 2002 in poi avremo lo sviluppo di una terza generazione
di apparecchi mobili, capaci di assicurare all'utente privato velocità
dai 384 kilobit al secondo fino a 2 megabit al secondo. Per quanto
riguarda gli utenti commerciali, penso che assisteremo a una continua
diminuzione delle imprese che posseggono e gestiscono le proprie reti:
preferiranno acquistare servizi telematici già confezionati dai
fornitori pubblici. Poi ci sarà il ruolo sempre più importante dell'IP
(Internet Protocol), e la convergenza di voce e dati a livello di IP. Si
è parlato molto della cosiddetta guerra fra ATM e IP: in realtà una
guerra non c'è stata, l'ATM si è ormai affermata come struttura
portante dei fornitori di servizi più attenti alla qualità, in quanto
offre scalarità e gestibilità, cose attualmente non disponibili con
l'IP. Sono convinto che nei prossimi tempi entrambi gli standard avranno
un proprio ruolo nella configurazione delle reti, come pure a livello di
interfaccia utente.
Domanda 6
Quali sono le sue previsioni sulla crescita degli utenti della telefonia
cellulare e di Internet?
Risposta
Questa è una domanda interessante. Per Internet ci sono voluti 15 anni
per conquistare 50 milioni di utenti in tutto il mondo. Al confronto, il
GSM soltanto in Europa ha impiegato meno di 7 anni per ottenere lo
stesso risultato. La crescita della telefonia mobile è stata
spettacolare. Se si considera il numero di utenti (anche se è difficile
contare gli utenti di Internet), varie fonti indicano che oggi in tutto
il mondo per ogni persona che usa Internet ce ne sono tre che usano il
cellulare. E non sembra che questa tendenza sia destinata a mutare: nel
2004 avremo un miliardo di utenti della telefonia cellulare, e non più
di 300-350 milioni di navigatori del web.
Domanda 7
Quali nuovi servizi cellulari possiamo aspettarci nei prossimi anni?
Risposta
Per quanto riguarda i servizi di gestore, credo che i più attraenti
saranno questi: un pacchetto di servizi generali per il GSM, che verrà
lanciato l'anno prossimo in tutto il mondo, così che entro la fine del
prossimo anno ogni paese europeo avrà almeno un gestore che offrirà
questo tipo di servizio; e poi, nel 2002 come dicevo poc'anzi, vedremo
la terza generazione di cellulari invadere il mercato, quasi certamente
a cominciare dalla Finlandia, dove esistono spiccate capacità
innovative nel settore. Per quel che riguarda gli utenti, credo che
assisteremo a un rapido proliferare di servizi di informazione
particolarmente convenienti. Le compagnie di telefonia mobile saranno
obbligate a dotarsi di strumenti capaci di localizzare un apparecchio
cellulare che invii una chiamata di emergenza. Sicché, una volta messa
in opera l'infrastruttura necessaria, tenteranno di ricavarne un utile
economico. Ad esempio, potranno offrire un servizio per cui mentre si
cammina per strada si possono chiedere indicazioni sulla pizzeria, il
benzinaio o la banca più vicini. Guardando più avanti si può pensare
che varie nuove tecnologie saranno sviluppate, e probabilmente
convergeranno le une con le altre. Il protocollo delle applicazioni
wireless consente l'invio di dati a telefoni cellulari e apparecchi
portatili, e prevedo che il Blue Tooth permetterà di fare passi da
gigante in termini di connettività. Un ruolo importante sarà anche
quello dei sistemi operativi comuni ai telefoni multipli, e allo scadere
dei prossimi cinque anni di pianificazione, intorno al 2004, credo che
saranno in molti ad adoperare il telefono cellulare come portafoglio
elettronico.
Domanda 8
Quando parla di nuove tecnologie, può spiegare a cosa allude
precisamente, ad esempio nel caso del Blue Tooth?
Risposta
In futuro emergeranno un gran numero di nuove tecnologie nel settore
cellulare che, ritengo, ribalteranno il nostro modo di considerare la
comunicazione senza fili e la telefonia mobile. Fra queste tecnologie ci
sono i servizi ad alta velocità a cui ho accennato in precedenza, i
cosiddetti GPRS, nonché il protocollo delle applicazioni wireless, il
quale consiste in uno standard che consente di elaborare dati e inviarli
agli schermi dei cellulari o dei PDA (segreterie digitali personali),
nonostante abbiano caratteristiche alquanto diverse. Il wireless dovrà
essere in grado di adattarsi ai vari sistemi, o di convertire i dati,
creando quel che si potrebbe chiamare un passaporto per accedere al web
usando il cellulare. C'è poi un'altra tecnologia attualmente in fase di
realizzazione, chiamata Blue Tooth (Dente Blu). Si tratta di una
soluzione estremamente conveniente (nel 2001 si venderà a 6 o 10
dollari), che invia dati senza fili a una rete situata nel raggio di 10
metri alla velocità di un megabit al secondo, e può collegarsi fino a
80 apparecchi. Il costo è talmente basso che verrà installato in quasi
tutti i telefoni mobili confezionati dal 2002 in poi. Verrà inoltre
impiegato per i distributori automatici e i terminali dei punti vendita,
il che aprirà enormi possibilità per l'impiego dei cellulari e dei PDA
come portafogli elettronici, per pagare elettronicamente attraverso un
collegamento wireless con il terminale del punto vendita, o ancora per
comprarsi una giacca da un distributore automatico pagando
elettronicamente. Questo offrirà opportunità molto interessanti per
l'Europa, visto che siamo gli utenti di tecnologie cellulari più
evoluti del mondo, molto più avanti degli Stati Uniti. Potremo pertanto
cogliere l'occasione per incrementare questo vantaggio, e operare una
convergenza con le nuove tecnologie che consentiranno l'avvio del
commercio per via cellulare. In questo modo l'Europa può davvero
aspirare a diventare uno dei leader mondiali nel settore del commercio
cellulare o elettronico.
Domanda 9
Più specificamente, come si pagherà nei prossimi anni?
Risposta
Prendiamo la Francia, dove da più di 10 anni a questa parte tutto si
paga con la smart card, persino i parcometri. Io ho vissuto 16 anni in
Francia, e ricordo di aver ricevuto la prima smart card già all'arrivo,
appena aprii un conto in banca. Credo sia questa la tendenza generale.
Le smart card hanno un enorme potenziale; in effetti, chi usa i
telefonini GSM vi inserisce una di queste tessere, chiamata modulo di
identità dell'utente. Credo che se questo verrà rapportato, come
dicevo prima, a tecnologie come il Blue Tooth, quella stessa smart card
potrà funzionare come tessera di pagamento elettronico e al contempo
come modulo di identità dell'utente di telefonia mobile.
Domanda 10
Cosa pensa del problema del Millennium Bug?
Risposta
E' una questione interessante. Credo che da certi ambienti sia partita
una campagna terroristica a proposito dei problemi e dei rischi del
Millennium Bug. Non dobbiamo comunque ignorarli; ci saranno difficoltà,
probabilmente, soprattutto per le piccole imprese che non hanno ancora
adottato i rimedi necessari. Nel settore delle telecomunicazioni il
problema principale potrebbe essere il fatto che un gran numero di
persone ne sono consapevoli, e perciò alla mezzanotte del primo gennaio
alzeranno tutti il telefono: temo perciò che i gestori delle reti
dovranno ricorrere a rinvii delle chiamate, a cancellazioni selettive o
parziali disattivazioni della selezione per evitare che così tante
chiamate nello stesso tempo creino problemi alla rete. Ci potranno
essere qua e là zone circoscritte in cui si avranno difficoltà nella
comunicazione, ma nel complesso tutto continuerà a funzionare, specie
nei paesi europei. I problemi possono sorgere nei casi in cui la
bolletta arriva qualche settimana dopo, e allora sarà bene leggerla con
grande attenzione. Ma quelli non sono sistemi a rischio per i gestori, e
probabilmente occupano posti inferiori nella lista delle priorità. Se
però si considerano altre aree, come i paesi in via di sviluppo, allora
si possono incontrare ostacoli più difficili da superare. Ma in
generale, anche se viene a mancare la corrente, le reti di
telecomunicazione continueranno a funzionare.
Domanda
11
Lei crede dunque che l'aspetto commerciale del problema risolverà il
nodo fondamentale del business?
Risposta
No. Credo in sostanza che compagnie europee come la BT o la KPM hanno
fatto grandi pressioni sull'ITU per rendere più visibile il problema
del 2000 a tutti i gestori mondiali. Ne è risultato uno sforzo
collettivo per identificare e risolvere questi problemi, e trovare
soluzioni alternative se necessario. Da un punto di vista commerciale,
credo che le grandi aziende e le multinazionali ne fossero consapevoli
già da tempo. I settori finanziari nazionali, da parte loro, hanno
fatto molto bene a mettere in evidenza la questione, e i governi sono
diventati sempre più reattivi. Ma anche per le piccole imprese credo
non sia ancora troppo tardi.
|
|