Biblioteca digitale (intervista) RAI Educational

Nigel Deighton

Milano, 30/09/1999

"Telecomunicazioni globali"

SOMMARIO:

  • Nell'era delle telecomunicazioni il dato principale delle trasformazioni all'interno delle politiche degli stati europei e' rappresentato dalla deregolamentazione (1).
  • Quella odierna è una fase di grossa crescita, molti soggetti nuovi si affacciano sul mercato, e per gli utenti questo si traduce in ottime opportunità di risparmio, ma comporta anche grandi rischi (2).
  • Le opportunità nelle telecomunicazioni riguardano la possibilità di scelta e un calo del prezzo della prestazione. Gli svantaggi sono il rischio di comprare i servizi da un fornitore non affidabile (3).
  • Assisteremo ancora al successo della comunicazione cellulare con un ampliamento dei servizi disponibili per la telefonia GSM (4).
  • L'intervistato elenca alcuni di questi servizi (5).
  • Gli utenti della telefonia cellulare stanno aumentando con maggior velocità rispetto a quelli di Internet (6).
  • Molte saranno nel futuro le innovazioni tecnologiche nel mondo GSM (7).
  • La tecnologia Blue Tooth costituirà una grande novità nel campo della telefonia mobile (8).
  • Il pagamento dei servizi avverrà prevalentemente attraverso Smart card (9).
  • Deighton non e' preoccupato per le conseguenze del Millennium Bug (10) (11).

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INTERVISTA:

Domanda 1
Cominciamo col parlare delle trasformazioni verificatesi nelle politiche degli stati europei nell'era delle telecomunicazioni.

Risposta
Queste trasformazioni sono cominciate in effetti parecchi anni fa, e sono continuate fino all'apertura generalizzata dei mercati europei delle telecomunicazioni il primo gennaio 1998. Il dato principale di questo fenomeno è la completa deregolamentazione dell'industria delle comunicazioni, che ha permesso a nuovi soggetti e a nuove tecnologie di accedere al mercato. In paesi come la Germania, l'Italia e la Francia, si è osservata una crescita straordinaria, addirittura esplosiva del numero di fornitori di servizi Internet, e la conseguente introduzione di tecnologie innovative. Attualmente ci sono più di 20 reti a fibre ottiche pan-europee in fase di costruzione o già attive. Assistiamo perciò all'avvento di un periodo di mutamenti assolutamente incontrollabili. L'esempio più significativo è dato probabilmente dall'acquisto della Telecom Italia da parte di Olivetti, che in pratica ha fatto piazza pulita di tutte le regole seguite in precedenza in Europa.

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Domanda 2
In che modo queste trasformazioni incideranno sull'evoluzione dei servizi telematici in Europa?

Risposta
Quella odierna è la fase iniziale di un processo di crescita esponenziale del numero di soggetti presenti sul mercato; senza dubbio gli ex-monopoli riusciranno a conservare una posizione dominante, il che vuol dire che i nuovi arrivati dovranno trovare un modo per sopravvivere sfruttando al meglio gli avanzi. In molti casi in Europa si assisterà a una stabilizzazione del numero dei gestori del segnale. Ci sono troppi nuovi soggetti in giro per i mercati europei, e per noi utenti questo si traduce in ottime opportunità di risparmio, ma comporta anche grandi rischi. Come scegliere un fornitore capace di sopravvivere? Fino a che punto siamo sicuri della convenienza delle varie offerte? I fornitori confondono le idee agli utenti introducendo servizi assai difficili da confrontare gli uni con gli altri. In realtà in questa tempesta di continue innovazioni la scialuppa di salvataggio sarà rappresentata, nei prossimi tempi, da proposte competitive, da processi di fornitura dei servizi telematici, e insomma dalla capacità negoziale di dar vita a validi contesti contrattuali, perché sono questi che permettono di gestire la relazione tra utente e provider.

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Domanda 3
Quali pericoli e quali opportunità si presentano in questo processo di deregolamentarizzazione?

Risposta
Cominciamo con le opportunità: sono del tutto evidenti. Ad esempio la possibilità di scelta, cosa che raramente ci era concessa in passato nell'uso delle telecomunicazioni; oppure la possibilità di trarre vantaggio dalla dialettica della concorrenza che fa abbassare i prezzi; o ancora, di provare e di procurarsi nuovi tipi di tecnologie e servizi più aderenti ai nostri bisogni, sia come utenti che come imprenditori. Quanto ai rischi, c'è quello di acquistare servizi da un fornitore che poi scompare: e non è un rischio immaginario, è già successo in Francia. Vediamo dunque che nonostante la crescita ancora in atto e l'arrivo di nuovi soggetti, dietro a tutto questo il mercato tende a stabilizzarsi. Il pericolo è che il proprio fornitore venga assorbito da un consorzio globale con cui non si ha alcun rapporto. Occorre pertanto fare molta attenzione, nella fase della negoziazione iniziale, alle clausole che impediscono la rescissione del contratto. Se non si tiene debito conto del costo complessivo del servizio telematico, ossia non solo della rata mensile ma anche delle spese necessarie a cambiare fornitore o provider, si finisce per pagare un prezzo eccessivo, specialmente per le organizzazioni.

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Domanda 4
Quali saranno i nuovi servizi telematici che si diffonderanno di più e avranno maggiore successo?

Risposta
Credo che assisteremo ancora al successo della comunicazione cellulare. Il sistema GSM si è affermato in tutto il mondo e ha segnato una grande vittoria per l'Europa, espandendosi ben al di là dei confini per i quali era stato concepito inizialmente, ossia appunto il vecchio continente. Probabilmente ci sarà un'evoluzione nei servizi ad alta velocità nel quadro del GSM, e vedremo l'arrivo di una terza generazione di telefoni cellulari che funzioneranno a 2 megabit al secondo.

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Domanda 5
Stavamo parlando dei nuovi servizi telematici.

Risposta
Dei servizi in rete attualmente esistenti e che continueranno ad avere successo nei prossimi 5 anni, il GSM è con ogni probabilità quello più significativo. La telefonia mobile ha già conquistato un gran numero di utenti: in Italia il 40% della popolazione dispone di apparecchi cellulari, in Finlandia oltre il 65%. Ma la media europea è ancora appena al 13%, e dunque è evidente che c'è molto spazio per un'ulteriore crescita. Le previsioni indicano che nel 2004 il 60% della popolazione europea userà il cellulare. Vedremo nuovi servizi per il GSM, maggiori velocità di invio dei dati, offerte a pacchetto, e all'incirca dal 2002 in poi avremo lo sviluppo di una terza generazione di apparecchi mobili, capaci di assicurare all'utente privato velocità dai 384 kilobit al secondo fino a 2 megabit al secondo. Per quanto riguarda gli utenti commerciali, penso che assisteremo a una continua diminuzione delle imprese che posseggono e gestiscono le proprie reti: preferiranno acquistare servizi telematici già confezionati dai fornitori pubblici. Poi ci sarà il ruolo sempre più importante dell'IP (Internet Protocol), e la convergenza di voce e dati a livello di IP. Si è parlato molto della cosiddetta guerra fra ATM e IP: in realtà una guerra non c'è stata, l'ATM si è ormai affermata come struttura portante dei fornitori di servizi più attenti alla qualità, in quanto offre scalarità e gestibilità, cose attualmente non disponibili con l'IP. Sono convinto che nei prossimi tempi entrambi gli standard avranno un proprio ruolo nella configurazione delle reti, come pure a livello di interfaccia utente.

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Domanda 6
Quali sono le sue previsioni sulla crescita degli utenti della telefonia cellulare e di Internet?

Risposta
Questa è una domanda interessante. Per Internet ci sono voluti 15 anni per conquistare 50 milioni di utenti in tutto il mondo. Al confronto, il GSM soltanto in Europa ha impiegato meno di 7 anni per ottenere lo stesso risultato. La crescita della telefonia mobile è stata spettacolare. Se si considera il numero di utenti (anche se è difficile contare gli utenti di Internet), varie fonti indicano che oggi in tutto il mondo per ogni persona che usa Internet ce ne sono tre che usano il cellulare. E non sembra che questa tendenza sia destinata a mutare: nel 2004 avremo un miliardo di utenti della telefonia cellulare, e non più di 300-350 milioni di navigatori del web.

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Domanda 7
Quali nuovi servizi cellulari possiamo aspettarci nei prossimi anni?

Risposta
Per quanto riguarda i servizi di gestore, credo che i più attraenti saranno questi: un pacchetto di servizi generali per il GSM, che verrà lanciato l'anno prossimo in tutto il mondo, così che entro la fine del prossimo anno ogni paese europeo avrà almeno un gestore che offrirà questo tipo di servizio; e poi, nel 2002 come dicevo poc'anzi, vedremo la terza generazione di cellulari invadere il mercato, quasi certamente a cominciare dalla Finlandia, dove esistono spiccate capacità innovative nel settore. Per quel che riguarda gli utenti, credo che assisteremo a un rapido proliferare di servizi di informazione particolarmente convenienti. Le compagnie di telefonia mobile saranno obbligate a dotarsi di strumenti capaci di localizzare un apparecchio cellulare che invii una chiamata di emergenza. Sicché, una volta messa in opera l'infrastruttura necessaria, tenteranno di ricavarne un utile economico. Ad esempio, potranno offrire un servizio per cui mentre si cammina per strada si possono chiedere indicazioni sulla pizzeria, il benzinaio o la banca più vicini. Guardando più avanti si può pensare che varie nuove tecnologie saranno sviluppate, e probabilmente convergeranno le une con le altre. Il protocollo delle applicazioni wireless consente l'invio di dati a telefoni cellulari e apparecchi portatili, e prevedo che il Blue Tooth permetterà di fare passi da gigante in termini di connettività. Un ruolo importante sarà anche quello dei sistemi operativi comuni ai telefoni multipli, e allo scadere dei prossimi cinque anni di pianificazione, intorno al 2004, credo che saranno in molti ad adoperare il telefono cellulare come portafoglio elettronico.

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Domanda 8
Quando parla di nuove tecnologie, può spiegare a cosa allude precisamente, ad esempio nel caso del Blue Tooth?

Risposta
In futuro emergeranno un gran numero di nuove tecnologie nel settore cellulare che, ritengo, ribalteranno il nostro modo di considerare la comunicazione senza fili e la telefonia mobile. Fra queste tecnologie ci sono i servizi ad alta velocità a cui ho accennato in precedenza, i cosiddetti GPRS, nonché il protocollo delle applicazioni wireless, il quale consiste in uno standard che consente di elaborare dati e inviarli agli schermi dei cellulari o dei PDA (segreterie digitali personali), nonostante abbiano caratteristiche alquanto diverse. Il wireless dovrà essere in grado di adattarsi ai vari sistemi, o di convertire i dati, creando quel che si potrebbe chiamare un passaporto per accedere al web usando il cellulare. C'è poi un'altra tecnologia attualmente in fase di realizzazione, chiamata Blue Tooth (Dente Blu). Si tratta di una soluzione estremamente conveniente (nel 2001 si venderà a 6 o 10 dollari), che invia dati senza fili a una rete situata nel raggio di 10 metri alla velocità di un megabit al secondo, e può collegarsi fino a 80 apparecchi. Il costo è talmente basso che verrà installato in quasi tutti i telefoni mobili confezionati dal 2002 in poi. Verrà inoltre impiegato per i distributori automatici e i terminali dei punti vendita, il che aprirà enormi possibilità per l'impiego dei cellulari e dei PDA come portafogli elettronici, per pagare elettronicamente attraverso un collegamento wireless con il terminale del punto vendita, o ancora per comprarsi una giacca da un distributore automatico pagando elettronicamente. Questo offrirà opportunità molto interessanti per l'Europa, visto che siamo gli utenti di tecnologie cellulari più evoluti del mondo, molto più avanti degli Stati Uniti. Potremo pertanto cogliere l'occasione per incrementare questo vantaggio, e operare una convergenza con le nuove tecnologie che consentiranno l'avvio del commercio per via cellulare. In questo modo l'Europa può davvero aspirare a diventare uno dei leader mondiali nel settore del commercio cellulare o elettronico.

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Domanda 9
Più specificamente, come si pagherà nei prossimi anni?

Risposta
Prendiamo la Francia, dove da più di 10 anni a questa parte tutto si paga con la smart card, persino i parcometri. Io ho vissuto 16 anni in Francia, e ricordo di aver ricevuto la prima smart card già all'arrivo, appena aprii un conto in banca. Credo sia questa la tendenza generale. Le smart card hanno un enorme potenziale; in effetti, chi usa i telefonini GSM vi inserisce una di queste tessere, chiamata modulo di identità dell'utente. Credo che se questo verrà rapportato, come dicevo prima, a tecnologie come il Blue Tooth, quella stessa smart card potrà funzionare come tessera di pagamento elettronico e al contempo come modulo di identità dell'utente di telefonia mobile.

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Domanda 10
Cosa pensa del problema del Millennium Bug?

Risposta
E' una questione interessante. Credo che da certi ambienti sia partita una campagna terroristica a proposito dei problemi e dei rischi del Millennium Bug. Non dobbiamo comunque ignorarli; ci saranno difficoltà, probabilmente, soprattutto per le piccole imprese che non hanno ancora adottato i rimedi necessari. Nel settore delle telecomunicazioni il problema principale potrebbe essere il fatto che un gran numero di persone ne sono consapevoli, e perciò alla mezzanotte del primo gennaio alzeranno tutti il telefono: temo perciò che i gestori delle reti dovranno ricorrere a rinvii delle chiamate, a cancellazioni selettive o parziali disattivazioni della selezione per evitare che così tante chiamate nello stesso tempo creino problemi alla rete. Ci potranno essere qua e là zone circoscritte in cui si avranno difficoltà nella comunicazione, ma nel complesso tutto continuerà a funzionare, specie nei paesi europei. I problemi possono sorgere nei casi in cui la bolletta arriva qualche settimana dopo, e allora sarà bene leggerla con grande attenzione. Ma quelli non sono sistemi a rischio per i gestori, e probabilmente occupano posti inferiori nella lista delle priorità. Se però si considerano altre aree, come i paesi in via di sviluppo, allora si possono incontrare ostacoli più difficili da superare. Ma in generale, anche se viene a mancare la corrente, le reti di telecomunicazione continueranno a funzionare.

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Domanda 11
Lei crede dunque che l'aspetto commerciale del problema risolverà il nodo fondamentale del business?

Risposta
No. Credo in sostanza che compagnie europee come la BT o la KPM hanno fatto grandi pressioni sull'ITU per rendere più visibile il problema del 2000 a tutti i gestori mondiali. Ne è risultato uno sforzo collettivo per identificare e risolvere questi problemi, e trovare soluzioni alternative se necessario. Da un punto di vista commerciale, credo che le grandi aziende e le multinazionali ne fossero consapevoli già da tempo. I settori finanziari nazionali, da parte loro, hanno fatto molto bene a mettere in evidenza la questione, e i governi sono diventati sempre più reattivi. Ma anche per le piccole imprese credo non sia ancora troppo tardi.

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