INTERVISTA:
Domanda 1
Può descrivere le caratteristiche principali del commercio elettronico
e le leggi e le norme che lo regolano?
Risposta
Il commercio elettronico è sostanzialmente guidato dalle nuove società
dell'era dell'informazione. In effetti ci sono due modi di guardare a
questa realtà: o si parte dalle società che creano nuovi segmenti
all'interno delle industrie, oppure si considera il modo in cui le
società dell'era dell'informazione nascono, entrano all'interno di un
segmento industriale e lo trasformano una volta per tutte. Un buon
esempio è dato da Amazon.com che si
è introdotta nell'industria dei libri, dei CD e in numerosi altri
settori e si è distinta per la concezione del tutto nuova della catena
di vendita, distribuzione e promozione dei suoi prodotti. Per loro è
molto meno costoso presentarsi sul mercato e vendere prodotti e questo
cambiamento ha ingenerato una crisi continua delle librerie
tradizionali. Una catena come Barnes & Noble, una delle maggiori
librerie degli Stati Uniti, ora fa concorrenza ad Amazon.com anche in
rete, ma il problema è che in rete praticano prezzi più bassi rispetto
a quelli praticati nella vendita tradizionale, la quale perciò
assicurerà profitti sempre più marginali con l'andar del tempo.
Domanda 2
Crede che vantaggi come questo riguardino tutti i tipi di industrie o
soltanto i grandi gruppi editoriali?
Risposta
A mio avviso il fenomeno finirà per interessare quasi tutte i settori
del mercato. Prendiamo ad esempio le società che vengono create in
rete, come i servizi di AOL, Freeserve, eccetera. Sono attività che
creano segmenti industriali attualmente molto in voga e ben visibili. Ma
tutte le industrie ne subiranno l'influsso. Pensiamo, ad esempio, alle
società di intermediazione fondate e lanciate in rete negli Stati Uniti
nel settore dei servizi finanziari. Si trattava di nuove società
telematiche che hanno indotto soggetti tradizionali a presentarsi a loro
volta in rete. Questi ultimi sono arrivate a costituire il 30% del
mercato via Internet e durante lo scorso anno hanno aumentato i profitti
del 33% grazie al fatto di essere presenti sul Web. Un intermediatore
tradizionale come Merrill Lynch un anno fa giurò che non sarebbe mai
entrato nel business in rete; ora invece ha cambiato idea e ha
annunciato di volersi presentare in rete perché si è accorto che
altrimenti avrebbe perso molti dei suoi clienti, i quali preferiscono
evidentemente le nuove società telematiche. Una società tradizionale
come la Schwab si è riversata in maniera massiccia sul mercato online e
sta ottenendo guadagni sostanziosi grazie a questa decisione
pionieristica.
Domanda 3
Crede ci sia una ragione che spieghi lo sviluppo ineguale del commercio
elettronico nei vari paesi?
Risposta
Trovo che ci sia una enorme differenza tra l'Europa e gli Stati Uniti e
i motivi sono molteplici. Anzitutto i costi delle telecomunicazioni
negli Stati Uniti sono estremamente bassi, onnicomprensivi e stabili. In
questo modo si paga una certa retta e per un mese si può essere
connessi alla rete quanto tempo si vuole. Ciò ha favorito enormemente
la diffusione di Internet. In Europa, dove invece si paga per ciascun
minuto di utilizzo della connessione, Internet si è sviluppata assai
più lentamente. Questo dunque è uno dei fattori; un altro è la natura
imprenditoriale dell'economia statunitense. Se si paragonano Stati Uniti
e Germania, si osserva che in Germania quando si crea una nuova azienda
e questa fallisce, in pratica non si riesce più ad avere finanziamenti
per nuove imprese. Negli Stati Uniti, invece, in un caso del genere si
viene addirittura considerati più esperti, e la volta seguente sarà
possibile ricevere fondi ancora più ingenti per lanciare una nuova
iniziativa. Per questo l'esistenza negli Stati Uniti di un'economia
fondata sul senso dell'impresa e sugli investimenti ha un ruolo molto
importante. Così come anche il basso costo della tecnologia e dei
servizi telefonici. Infine, gli Stati Uniti si sono "tuffati"
nei personal computer da molto più tempo, e oggi abbiamo un'intera
generazione di utenti Internet che creano nuove società all'età di 22
o 23 anni, e siamo così avanti perché disponiamo di gente che comincia
prestissimo.
Domanda 4
Cosa pensa del fondamentale passaggio dal sistema "produzione e
vendita" a quello "indagine e risposta"?
Risposta
In sostanza le società tradizionali di "produzione e vendita"
producono merci di listino, le inviano ai venditori al dettaglio e i
clienti poi le acquistano. Nel sistema di "indagine e
risposta" chi confeziona i prodotti sonda i bisogni particolari dei
clienti e li soddisfa molto più velocemente. Un ottimo esempio è dato
dalla Dell Computer, che vende computer in rete direttamente via
Internet: quando si ordina un prodotto Dell, questo viene configurato
esattamente secondo i requisiti specificati dall'acquirente. Non è un
prodotto di listino, ma qualcosa che viene creato appositamente per lui.
E' insomma una personalizzazione di massa dei computer. Le grandi
trasformazioni in atto nel settore derivano dall'eliminazione dei costi
di invecchiamento dei prodotti. Nel caso dlla IBM, che produce personal
computer e li inserisce in un listino, non appena compare un nuovo
modello, tutti i prodotti del listino diventano all'istante obsoleti. La
Dell ha invece portato una rivoluzione nell'industria dei PC adottando
un modello di produzione personalizzata rispondente all'ordinazione, per
l'appunto basata su "indagine e risposta" piuttosto che sul
listino tradizionale. Nel settore delle relazioni fra imprese (business-to-business),
la Cisco riceve il 70% delle ordinazioni via Internet senza alcun
intervento umano, ed è in grado di rispondere in maniera più adeguata
e veloce alle necessità dei suoi clienti. Nell'era Internet la
rapidità diventa un fattore fondamentale per battere la concorrenza.
Domanda 5
Crede ci siano differenze rilevanti fra le nuove società dedicate al
commercio elettronico?
Risposta
La prima domanda da porsi è se esiste una differenza fra i nuovi
soggetti del commercio elettronico e quelli tradizionali. E la risposta
è: assolutamente sì. Prendiamo una società come Amazon.com, che non
ha negozi, non ha infrastrutture tradizionali, né i costi di una catena
di distribuzione dei suoi prodotti e servizi. Si può così configurare
in modo da ridurre al minimo le spese di attività nel mondo del
commercio elettronico. In questo modo Amazon.com dà vita a un rapporto
diretto ed estremamente conveniente con i consumatori.
Domanda 6
A proposito di deregulation delle telecomunicazioni, fino a che
punto ritiene importante l'autoregolamentazione? Quali sono i limiti
della deregolamentazione?
Risposta
A questo riguardo esistono notevoli differenze fra Europa e Stati Uniti.
In America l'industria delle telecomunicazioni è stata deregolamentata
nel 1984, perciò viviamo da 15 anni all'interno di una struttura
fondata sulla libera concorrenza. Il risultato è che oggi esistono in
ciascuna regione telefoni cellulari multipli e utenze multiple di PCS.
C'è solo una compagnia di collegamento via cavo, ma presto si potrà
ricevere il segnale telefonico tramite il cavo televisivo e in tal modo
si avrà anche più di una connessione locale. Nella maggior parte delle
città esistono infatti diverse connessioni locali, giacché società
come la Metropolitan Fiber hanno impiantato reti a fibre ottiche in ogni
città. È tutto merito della deregolamentazione delle
telecomunicazioni, che ha generato una grande capacità di offrire
servizi e ha alimentato Internet in maniera consistente. In diversi
paesi d'Europa lo scenario è ancora dominato da un'unica compagnia
telefonica e questo significa rallentare lo sviluppo delle potenzialità
e ostacolare l'accesso a Internet. I prezzi praticati in Europa sono
esorbitanti rispetto a quelli degli Stati Uniti, e perciò l'evoluzione
di Internet nel suo complesso stenta a decollare. Bisogna perciò
chiedersi come dar vita a un ambiente di libera concorrenza in Italia.
In Gran Bretagna, per esempio, il settore delle telecomunicazioni è
ancor più liberalizzato che negli Stati Uniti, i prezzi stanno
scendendo e i servizi aumentano. Stati Uniti e Gran Bretagna sono un
modello ideale per le infrastrutture di cui l'Italia dovrebbe
probabilmente dotarsi. Se la compagnia telefonica nazionale continuerà
a detenere una posizione di completo controllo, il settore si
svilupperà molto lentamente.
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