Nel corso dei due secoli passati l'umanità
ha consumato centottanta miliardi di tonnellate di carbone, 130
miliardi di tonnellate di petrolio e 75 miliardi di tonnellate di gas
naturale. Sino a quando dureranno ancora le risorse ambientali se
continuiamo a sprecarle inquesto modo? Secondo il direttore del
programma ambientale della Rockfeller
University di New York Jesse Ausubel e' da questa domanda che
bisogna partire per capire qual è l'importanza delle risorse
energetiche alternative, come ad esempio il gas naturale. Solo delle
tecnologie meno aggressive e più distribuite potranno aiutarci a non
disperdere il nostro patrimonio energetico.
Ma c'è chi sta già cercando di
realizzare, in laboratorio, il prototipo di una società
ecocompatibile. Arcology
è il nome di un esperimento ideato dall'architetto Paolo Soleri. Si
tratta di una piccola città elaborata cercando di sfruttare le
energie naturali e costruita secondo un progetto
architettonico a misura d'uomo.
Nel
bel mezzo dell'Arizona, Arcosanti sorge come una moderna città di
Utopia sulla base di un progetto naturalistico di conservazione
dell'energia. L'idea alla base è molto semplice ridurre all'estremo
il consumo di spazi e di risorse. Il risultato è una città
miniaturizzata dove l'energia è solo quella solare. Gli spazi
sono costruiti per essere principalmente percorsi a piedi e la
città si estende in altezza collegando tra loro nel modo più
economico i suoi quartieri. Quando sarà completa ospiterà 7000
persone.
La
biblioteca di Envirolink
ci offre invece una quantità di risorse sui progetti in corso per
l'utilizzo delle tecnologie e per il risparmio energetico e per l'uso
di energie alternative. Eole,
ad esempio, è il nome di un sito dove si trova la storia dell'energia
eolica dai mulini a vento sino alle recenti turbine eoliche sparse in
Colorado, Canada e Arizona che cominciano a costituire una fonte non
indifferente di energia. Energy
futures è, invece, il nome di una e-zine interamente dedicata al
problema del risparmio energetico. E proprio in un articolo leggiamo
che "le nuove
tecnologie per la produzione di energia, priva di emissione di
carbonio, si stanno trasformando da una curiosità sperimentale in una
realtà commerciale".
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