In
primo piano, oggi sul web, ancora il conflitto
tra Etiopia ed Eritrea. Proprio mentre ad Algeri si
riaprivano i colloqui di pace, infatti, l'aviazione di Addis
Abeba bombardava massicciamente alcune postazioni aeree
dell'Eritrea.
E
dal fronte eritreo giungono notizie inquietanti. Il sito
dell’agenzia di informazioni Dehai
presenta in Rete un documento inedito firmato dall’ambasciata
eritrea a Mosca. L’accusa è chiara e circostanziata: militari
russi, in queste ore, starebbero avendo un ruolo determinante
nell’offensiva aerea e terrestre dell’esercito etiope.
L’ambasciata, a conferma di quanto denunciato,
presenta anche un elenco nominativo degli ufficiali
dell’aviazione russa che starebbero combattendo, in queste
ore, sotto la bandiera etiope.
La
notizia è stata rilanciata anche dal sito www.russiatoday.com
che cita un articolo comparso sulla Izvestiya di Mosca. Il
ministero della difesa russo ha confermato a quel giornale la
presenza di militari russi in Etiopia ma nega decisamente la
loro partecipazione ai raid aerei.
Intanto
su Internet cresce la mobilitazione per il cessate il fuoco. Il
sito www.eritrea.org
ha organizzato una petizione
on-line da inviare via mail alle più alte cariche politiche
degli Stati Uniti. Eritrea.org
è inoltre un punto di osservazione molto interessante per
comprendere le ragioni
di Asmara. Gli eritrei presentano in queste pagine anche le
proprie proposte per una soluzione pacifica del conflitto in
atto.
Dall’altro
versante il sito del governo etiope, www.ethiospokes.net,
rilancia su Internet in tempo reale i comunicati che i militari
di Addis Abeba inviano dalla linea di fuoco. Una galleria di
foto, aggiornata di giorno in giorno, testimonia i risultati
dell’avanzata.
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