Lo
descrivevano come il grande vecchio degli hacker. E invece ha
soltanto quindici anni. La polizia canadese ha bloccato a
Montreal il presunto autore dell’hackeraggio ai siti di Yahoo!,
E-bay e Cnn del 9 e 10 febbraio scorsi. Attacchi che aveva
mandato in tilt per ore le pagine degli indirizzi Web più
visitati, e più protetti della Rete. Un quotidiano
online di Montreal presenta la storia
di questo giovane genio del computer.
Il
suo nickname, o nome di battaglia sul Web, è mafiaboy, e
qualcuno gli ha addirittura dedicato un sito che, con poca
originalità, si chiama Mafiaboy.com.
Qui si possono trovare i link ad alcuni indirizzi di
controinformazione come lo storico
sito degli hackers americani. Ma le pagine di mafiaboy sono
collegate anche a quelle degli enti, come l’Fbi e la polizia
di frontiera canadese, che da due mesi davano la caccia al
giovane sabotatore.
Mafiaboy,
con la sua azione dimostrativa, era già entrato nella mitologia
della Rete. In siti come il "Network
del libero pensiero hacker", i visitatori gli
dedicavano lettere e messaggi di incitamento. Il giornale online
"the nation" ha pubblicato lo scorso 13 marzo la
lettera di una donna che esaltava le gesta
di mafia boy, vero paladino della lotta ai colossi del Web.
L’attacco
dello scorso febbraio ha già avuto un primo effetto sul Web,
almeno a giudicare da come si
sono moltiplicate le pubblicità delle società di
sicurezza elettronica. Per dimostrare l’efficacia dei sistemi
proposti alcuni siti presentano in rete vere
e proprie dimostrazioni online come ad esempio quelle del
sito Antionline.com.
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