Fino
ad oggi inaccessibile ai non addetti ai lavori, la base Area
51 è stata violata da un satellite russo che adesso ha
deciso di vendere in rete le immagini del complesso militare. Ma
c’è di più: quest'area militare, nella mitologia ufologica,
è il luogo dove sarebbero nascoste le prove dell’esistenza
degli alieni. La leggenda risale agli anni 40’, quando a
Rosewell venne rinvenuto qualcosa simile a un disco volante.
Secondo documenti, mai confermati dal governo americano, nella
carcassa del velivolo furono trovati due corpi alieni che,
secondo la leggenda, sarebbero stati trasferiti e conservati nei
laboratori segreti di Area 51.
Il
sito, che mette in vendita le foto in grado di svelare il
mistero della base Area 51, è disponibile all'indirizzo
Internet www.terraserver.com.
E svela finalmente un segreto rimasto avvolto nel mistero per
molti anni, dal momento che il governo ha negato a lungo
l’esistenza della stessa base. Mai, prima d’ora, era stato
possibile carpire immagini di Area 51, per questo le pagine del
sito sono intasate da ore, da quando cioè l’agenzia di stampa
Associated Press ha divulgato l’esistenza di queste rarissime
fotografie.
A
realizzare le foto è stato un satellite russo che per conto di
privati scatta immagini su tutta la superficie terrestre. La
tecnologia russa è un classico esempio, infatti, di
riconversione commerciale, di strumenti militari.
All’indirizzo www.sovinformsputnik.com
si trova la home page della società che guida l’esplorazione
fotografica del pianeta. Il servizio funziona su commissione,
basta indicare
l’area interessata e pagare la cifra corrispondente ai
gestori del satellite.
Adesso
che l’obiettivo del satellite ha varcato i cancelli di Area
51, gli ufologi di tutto il mondo cercano conferma alle
tante, e suggestive, teorie formulate sulla funzione di
quest'area misteriosa. Sono davvero tanti i siti che mettono in
Rete documentazioni e ipotesi sull'attività della base
allestita nella zona di Groom Lake.
Ma
come nasce il mito di Area 51? Un dato certo è che gli
americani hanno sperimentato in questa base il volo dei più
moderni velivoli militari. Possibile, quindi, che alcuni di essi
siano stati scambiati per oggetti non identificati. L’ultimo
prototipo allo studio sarebbe l’Aurora
un aereo invisibile ai radar e capace di volare a mach 20. Per
vederlo è possibile collegarsi ad un sito Internet dove un
disegno mostra il nuovo mezzo bellico.
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