Il
tribunale internazionale dell'Aja č in queste ore chiamato a giudicare
un presunto criminale di guerra, il generale serbo Radislav
Kristic. L'accusa a suo carico č pesantissima: aver guidato il
massacro di Srebrenica in Bosnia, dove morirono oltre duemila
persone e altre settemila risultarono scomparse. Sul sito
ufficiale della Corte vengono spiegate le competenze
e i poteri dell'organo giudiziario.
Ma in queste
ore sul web si stanno mobilitando, a difesa di Kristic, diverse
organizzazioni che contestano la veritā fino ad oggi accertata.
Alcuni siti raccolgono documentazioni che contrastano con le
notizie diffuse durante la guerra in Jugoslavia dai principali
organi di informazione. Il sito Strategicstudies.org,
ad esempio, ridimensiona i fatti all'esame del tribunale.
Un altro sito
revisionista, Emperors-clothes.com,
pubblica un articolo nel quale la strage
di Srebrenica č addirittura paragonata a quella di Timisoara,
avvenuta durante la rivolta contro Ceausescu in Romania. In quel
caso, i media furono ingannati.
Nella versione
italiana del sito viene ipotizzato un accordo
tra militari americani e reti televisive, nel corso della
guerra in Bosnia, per costruire una "veritā"
artificiale da proporre alla pubblica opinione mondiale. La
veritā sui fatti di Srebrenica emergerā, probabilmente,
soltanto dal processo dell'Aja. Per ora c'č un'unica certezza:
in Rete č giā partita la guerra tra informazione e
controinformazione.
(a.a.)
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