Cibi
geneticamente modificati, ora si può scegliere. Da ieri è
entrata in vigore la disposizione che obbliga i produttori
alimentari a indicare, sulle etichette
che accompagnano i prodotti, la presenza di ingredienti
geneticamente modificati. La Rete è divenuta col tempo la più
grande banca dati dove trovare informazioni sulla modifica
genetica degli elementi. Non
è dimostrato che questi alimenti possano realmente nuocere alla
salute umana, ma gli ambientalisti da sempre conducono una fiera
battaglia contro ogni tipo di manipolazione. IL sito
dell'associazione "Primula
verde" presenta un sintetico vademecum per i
consumatori. Sfogliando queste pagine
si può sapere quali sono gli alimenti modificati attualmente in
commercio in Italia. Greenpeace
da molti anni, in tutto il pianeta, si è mobilitata contro la
sperimentazione genetica nei settori dell'agricoltura e
dell'industria alimentare.Manifestazioni spesso spettacolari che
hanno portato gli attivisti dell'Arcobaleno a occupare anche
campi agricoli dove si sospetta vengano sperimentate colture
transgeniche. Greenpeace
Italia fornisce anche un elenco dei principali produttori
alimentari operativi in Italia. Ogni ditta, sotto la propria
responsabilità, ha ammesso o meno l'utilizzo di alimenti
geneticamente modificati. Sul sito, il semaforo verde segnala le
aziende che escludono volontariamente l'impiego di alimenti
transgenici, il rosso quelle che si attengono alle direttive
europee. L'Unione europea - va sottolineato - consente l'impiego
di questi alimenti. La
normativa comunitaria che regola la commercializzazione di cibi
transgenici può essere consultata all'interno del sito Cittadino.lex
che spiega i contenuti del regolamento comunitario divenuto
operativo ora anche in Italia. In questo modo si scopre che, se
la quantità di alimenti transgenici non supera l'uno per cento
del prodotto in vendita, la segnalazione non è necessaria. Negli
Stati Uniti il movimento di lotta alla ricerca transgenica è
ben organizzato. Per esempio, il sito della North
west resistance against genetic engineering, una fazione
ambientalista che in America ha dichiarato guerra alle
multinazionali delle biotecnologie. In una pagina Web si trovano
le foto delle principali azioni dimostrative messe a segno dal
Rage. E
le stesse multinazionali hanno scelto Internet per difendersi da
questa campagna di controinformazione. La Monsanto,
azienda leader della sperimentazione transgenica, ha un suo sito
dove viene illustrato il punto di vista dei produttori di
alimenti modificati. Alcune
pagine sono espressamente realizzate per i navigatori
italiani. E' disponibile, infatti, una rassegna
stampa degli articoli usciti sui giornali italiani. Grande
evidenza, naturalmente, è data alle notizie che sottolineano i vantaggi
di questo tipo di applicazione della ricerca genetica.
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