In
nazioni come l'Afghanistan le donne subiscono una dura
emarginazione da parte del governo islamico dei musulmani e
festeggiare la festa dell'otto marzo e' praticamente
impossibile. Cosìun'organizzazione di donne, la Rawa
(Revolutionary Association of the Women of Afghanistan), ha
deciso di celebrare eugualmente la giornata
della donna, sia pure soltanto su Internet.
In Italia per
decenni l'otto
marzo è stata una giornata fondamentale per l'emancipazione
femminile. Ma negli ultimi anni la festa sembra aver perso la
sua natura militante per lasciare spazio a celebrazioni che
hanno perso l'originaria connotazione politica e civile.
E anche
Internet sembra essersi adeguato al nuovo corso dell'otto marzo.
Non è difficile trovare in Rete proposte
come questa che giunge da Milano: stasera tra le mimose
fioriranno anche i corpi di nerboruti
spogliarellisti.
L'otto marzo è
anche una festa
commerciale: nei portali italiani, in queste ore, compare
spesso la pubblicità dei fiorai che hanno saputo abilmente
trasformare la mimosa da simbolo politico in ornamenti per
bouquet degni di San Valentino.
Ma
la festa dell'otto marzo è qualcosa di decisamente serio. Su
Internet sono diversi i siti italiani e stranieri che propongono
riflessioni molto attuali sulla condizione della donna. Margherita.net
propone un'edizione speciale dedicata al problema della mutilazione
genitale femminile, praticata in molti Paesi musulmani. Il
segno tangibile di un'anacronistica sottomissione della donna
all'uomo.
E la scelta
dell'8 marzo come giornata di celebrazione dei diritti della
donna non è casuale. Il giornale
di Lecco presenta un accurato studio sull'origine
di questa manifestazione internazionale. Era il 23 febbraio
1917 quando le donne russe scesero in piazza per chiedere il
ritiro delle proprie truppe dalle trincee del fronte orientale.
Una manifestazione inedita per quei tempi. Perché mai, poi, il
23 febbraio è divenuto 8 marzo e' presto detto: nel calendario
giuliano quella data corrisponde al nostro 8 marzo.
Non
tutti sono concordi su questa ricostruzione storica. Nel sito Italia
donna viene fatta risalire l'origine della giornata ad un
episodio drammatico avvenuto l'8 marzo del 1929 negli Stati
uniti. Un incendio,
divampato in una fabbrica, portò alla morte di oltre cento
operai. La maggior parte di essi erano donne di giovane età.
Ma se volete
dare un significato militante alla giornata delle mimose, potete
aiutare concretamente quelle donne che ogni giorno devono
combattere per sopravvivere ad angherie e torture. Si chiama
"un
volto per la vita" l'organizzazione che raccoglie fondi
per le donne sfigurate del Bangladesh. Molte sono state ridotte
in fin di vita solo perché avrebbero portato nel matrimonio una
dote troppo misera. Un piccolo contributo può davvero cambiare
la vita di queste donne.
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