Occhi
puntati sulla base americana di San Vito dei Normanni, in
Puglia. Potrebbe, infatti, essere in quell’area
militare l’antenna
di Echelon in Italia.
In
un'interrogazione al Senato italiano si ipotizza l'impiego della
base
pugliese nel progetto di spionaggio nelle comunicazioni.
Nel
presidio di ascolto elettronico di San Vito dei Normanni è
presente un’antenna radiometrica che potrebbe essere
utilizzata da Echelon, sistema che controllerebbe oltre due
miliardi di comunicazioni via telefono e computer al giorno.
L’antenna, del tipo AN/FLR-9,
è chiamata in gergo “gabbia
degli elefanti”. Nelle pagine del sito della Federation of
American Scientists vengono spiegate le modalità e le
potenzialità di questo strumento di ascolto.
Potenzialità
di cui sono dotate anche le basi
di Menwith e Misawa, rispettivamente in Gran Bretagna e in
Giappone. Una scheda, corredata da eccezionali fotografie,
illustra le operazioni che si svolgono in questi presidi di
ascolto e trasmissione.
I
due impianti rientrano tra i siti individuati come antenne del progetto
di spionaggio Echelon. In una cartina
viene rappresentata la Rete mondiale di ascolto predisposta
durante la guerra fredda da Usa, Gran Bretagna, Canada,
Australia e Nuova Zelanda. Il sistema oggi sarebbe ancora in
funzione con compiti di spionaggio non soltanto militare ma
anche industriale.
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