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L'auricolare? No, grazie

Uno studio britannico mette sotto accusa cellulari e accessori: favoriscono il cancro. Sulla Rete un ampio reportage sull'inchiesta dei consumatori del Regno Unito

a cura di Adriano Albano
 

Un rimedio peggiore del male. Sembra, infatti, che l'auricolare dei telefoni cellulari arrechi alla salute danni maggiori di quelli procurati dall'antenna. Questo, almeno, il responso di un'indagine scientifica realizzata in Gran Bretagna, della quale il sito della rete pubblica britannica, news.bbc.co.uk, presenta un ampio reportage.

L'indagine è stata commissionata da un'associazione di consumatori britannici e pubblicata dalla rivista which?, reperibile anche sul Web all'indirizzo www.which.net

Il sito dell'ufficio britannico per la protezione dalle radiazioni, ( www.nrpb.org.uk) presenta i risultati di una ricerca scientifica svolta in Gran Bretagna, paese in cui il numero dei cellulari è molto inferiore rispetto al nostro: solo 14 milioni, contro i 30 milioni dell'Italia.

Lo studio inglese ha individuato nel surriscaldamento dell'apparecchio la principale minaccia alla salute umana. Proprio per evitare il contatto tra testa e apparecchio telefonico, da qualche tempo si sono diffusi gli auricolari. Ma adesso sotto accusa sono proprio gli auricolari, additati come attrattori di radiazioni nocive. Qualche mese fa, invece, da un sito italiano dedicato all'elettrosmog da cellulari, un medico invitava i possessori di telefonini a non utilizzare, senza auricolare, il telefono portatile. E' la dimostrazione del fatto che la ricerca non abbia ancora dati certi sui danni che le antenne e gli auricolari possono arrecare alla salute umana.

L'argomento che riguarda i danni potenziali dei cellulari è ormai al centro delle polemiche da molto tempo: negli Stati uniti se ne parlava già nel 1997. Nel sito www.thonline.com è possibile leggere un articolo, del novembre scorso, che espone i risultati di una sperimentazione fatta su topi. Gli animali, esposti per diciotto mesi a radiazioni simili a quelle delle antenne dei telefonini, erano colpiti da tumore in percentuale doppia rispetto agli altri topi.

Da qualche tempo le case produttrici di telefoni stanno utilizzando i propri siti per smentire le accuse della stampa e dei consumatori, fornendo informazioni rassicuranti ai consumatori. E' il caso della svedese Ericsson, che all'interno delle proprie pagine web ospita una sezione "salute" nella quale si trova una lunga replica alle accuse mosse dalla tv Abc nel corso di un documentario.

Anche la Nokia, colosso finlandese della telefonia mobile ha aperto una sezione web, dedicata alla salute. I comunicati, naturalmente, non ammettono alcuna relazione tra forme tumorali e utilizzo dei cellulari.