Figura 15 - Johannes Gutenberg |
Gutenberg nacque a Mainz, Germania, nel 1398. In gioventù lavorò come orafo nella sua città natale fino al 1428, anno in cui, probabilmente per ragioni politiche, si trasferì a Strasburgo. Fu qui che intorno al 1440 cominciò a mettere in pratica le sue teorie sulla stampa a caratteri mobili. A Strasburgo rimase ancora per una ventina d'anni, dopodiché decise di tornare alla sua città natale.
I metodi tradizionali per produrre libri in uso fino all'epoca di Gutenberg consistevano nel trascrivere a mano dall'originale a un altro testo: questo era il lavoro che di solito svolgevano i copisti nei monasteri. Esistevano già da tempo – ad esempio in Cina - tecniche per la produzione in serie di fogli scritti o di illustrazioni, ma si trattava di processi scarsamente efficienti, basati in genere su matrici in legno in cui doveva essere incisa come unico blocco l'intera pagina da riprodurre. La diffusione di queste tecniche per la stampa di testi rimase limitatissima.
L'idea di Gutenberg fu quella di utilizzare speciali tecniche di lavorazione dei metalli, di cui si era impadronito nel suo precedente lavoro di orafo, per la produzione in serie di stampati. Nel 1450 l'invenzione era stata perfezionata al punto da poter essere sfruttata sul piano commerciale. Più tardi Gutenberg introdusse un sistema efficiente di lavorazione per produrre in grandi quantità i caratteri a stampa che erano necessari per la composizione di un libro. Le lettere venivano incise per produrre le matrici, poi riprodotte attraverso l'uso di metallo fuso. Le lettere venivano in seguito opportunamente allineate su guide disposte su un piano, in modo da produrre una superficie piatta per il processo di stampa di testi. I caratteri utilizzati avevano la struttura decorativa della scrittura gotica del tempo. La seconda impresa di Gutenberg fu l'invenzione di un inchiostro che potesse aderire al carattere di metallo, la cui composizione chimica doveva pertanto essere completamente diversa dagli inchiostri comunemente usati per la stampa con matrici di legno. Gutenberg trasformò anche il torchio da vino del tempo in un torchio a vite calante o di livello capace di stampare pagine di caratteri tipografici.
Fra il 1450 e il 1455 si ritiene che Gutenberg abbia stampato molti libri di piccolo formato, un calendario, una lettera di indulgenza del papa. Si ritiene che abbia lavorato anche al Catholicon di Johannes de Juana, che era una grossa enciclopedia di 748 pagine su due colonne di 66 righe ciascuna. Il suo lavoro più importante fu però la Bibbia in folio, conosciuta anche come la Bibbia di Gutenberg (in 42 righe), che fu stampata nel 1455 e che viene così chiamata perché il testo è disposto su due colonne di 42 righe ciascuna. La Bibbia di Gutenberg è il più antico libro stampato del mondo occidentale che sia sopravvissuto.
Il successo di Gutenberg fra i suoi contemporanei fu piuttosto limitato, e il suo ruolo di pioniere della stampa a caratteri mobili fu riconosciuto solo nei secoli successivi, col progressivo diffondersi della sua invenzione e con le modifiche radicali nel processo di produzione della cultura che la stampa portò con sé. Gutenberg morì in povertà nel 1468 e fu sepolto nella chiesa francescana di Mainz, città in cui la sua figura è oggi ricordata attraverso un grande museo.