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Marshall McLuhan

Figura 14 - Marshall McLuhan
Figura 14 - Marshall McLuhan

Herbert Marshall McLuhan è nato nel 1911 in Canada, ad Edmonton. Ha studiato all'Università di Manitoba e poi all'università di Cambridge. Inizialmente voleva diventare ingegnere, ma si laureò invece in Letteratura inglese, nel 1934. Due anni più tardi cominciò ad insegnare in università prima statunitensi poi canadesi. Nel 1936 all'Università del Wisconsin, dal 1937 al 1944 all'Università di Saint Louis. Sempre nel 1937 sotto l'influenza di G. K. Chesterson si convertì al cattolicesimo, mentre si rafforzava in lui la sensazione di estraneità nei confronti della cultura americana di quell'epoca.

Dal 1944 al 1946 McLuhan ha insegnato all'Assumption University nell'Ontario e infine, per trent'anni, al Saint Michael's College della Toronto University dal 1949 al 1979. Il suo primo libro La sposa meccanica: folklore dell'uomo industriale è pubblicato nel 1951. È una analisi pluridisciplinare sulla manipolazione cui viene sottoposta l'opinione pubblica americana al fine di mantenere lo status quo sociale. La costruzione di una cultura di massa si trasforma essa stessa, secondo McLuhan, in uno strumento di controllo ed appiattimento.

Il successo del libro gli fa ottenere la presidenza di un seminario della Ford Foundation su cultura e comunicazioni. Nel 1959 McLuhan viene nominato direttore del Media Project, un progetto congiunto della National Association of Educational Broadcasters e dell'United States Office of Education. Negli anni successivi ha ottenuto rilevanti finanziamenti, in particolare dalla Ford Foundation, per le sue ricerche incentrate sulla teoria delle comunicazioni. I risultati di queste ricerche sono alla base di due importanti pubblicazioni: Galassia Gutenberg del 1962 e Gli strumenti del conoscere del 1964. Nel primo saggio, McLuhan reinterpreta la storia delle comunicazioni alla luce dei mutamenti intercorsi nei tre lustri successivi alla seconda guerra mondiale. L'idea di base è che il linguaggio sia una metafora in grado di tradurre l'esperienza. In questa operazione di traduzione si è passati attraverso varie tappe: dall'espressione orale a quella scritta, poi a quella stampata fino ai moderni mass media. Ogni nuovo strumento però non si limita a perfezionare la qualità della traduzione dell'esperienza umana, ma la modifica profondamente. Dunque, gli strumenti e la tecnologia che gli uomini utilizzano non sono mai "neutri" rispetto ai contenuti che veicolano.

I nuovi media sono i protagonisti dell'ultima tappa dell'evoluzione umana, e la loro interdipendenza trasforma la nostra società in un ‘villaggio globale'. Il merito che hanno le nuove tecnologie, secondo McLuhan, è proprio quello di mettere a nudo la capacità dei media di manipolare e controllare l'informazione, di rivelare, secondo uno slogan divenuto celebre ma che rappresenta per certi versi una semplificazione eccessiva del suo pensiero, che "il medium è il messaggio".

Nel 1963 McLuhan è fra i promotori del Center for Culture and Technology dell'Università di Toronto, diventandone in seguito il direttore. Il centro si occupa delle ricerche sulle conseguenze psicologiche e sociali delle nuove tecnologie. Le teorie sulla comunicazione di McLuhan partivano infatti dalla convinzione che i nuovi media, e la televisione in particolare, esercitino un'influenza che dipende anche dalle loro caratteristiche specifiche e non solo dai contenuti che comunicano.

Nonostante ritenesse che i libri fossero destinati a divenire presto obsoleti continuò a scriverne, spesso corredandoli di un inusuale apparato illustrativo. E' il caso di Il medium è il messaggio, pubblicato nel 1967, con ‘visual design' di Quentin Fiore e di Guerra e pace nel villaggio globale, ancora con Fiore, del 1967. Del 1977 è invece una sua divertente apparizione cinematografica nel film Io e Annie di Woody Allen, nel quale interpreta se stesso.

McLuhan, che negli ultimi anni della sua vita fu anche consulente della speciale commissione vaticana per le comunicazioni sociali, è morto a Toronto nel 1980. In suo onore il Centro di Toronto, il cui attuale direttore è Derrick DeKerckhove, è comunemente chiamato il McLuhan Program in Culture and Technology. Il centro dispone di un sito Internet, all'indirizzo http://www.mcluhan.utoronto.ca Esci da MediaMente. Un altro sito interessante dedicato al pensiero di McLuhan è all'indirizzo http://www.cios.org/encyclopedia/mcluhan/m/m.html Esci da MediaMente. Sul CD [CD biblioteca digitale: Giampiero Gamaleri] di questo corso e sul sito Internet di MediaMente Esci da MediaMente trovate inoltre una intervista a Giampiero Gamaleri dedicata proprio a McLuhan.

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