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Alan M. Turing

Alan Turing, logico e matematico inglese nato a Londra nel 1912 e morto a Wilmslow nel 1954, è considerato fra i padri fondatori dell'informatica e dell'intelligenza artificiale. Il suo nome è legato in particolare alla realizzazione del disegno logico di un automa universale di elaborazione, in un'epoca in cui la tecnologia era ancora lontana dal costruire il primo computer, e alla proposta di un metodo per la verifica dell'intelligenza di una macchina.

Figura 24 - Alan Turing a 16 anni

Figura 24 - Alan Turing a 16 anni

L'automa da lui progettato (la cosiddetta macchina di Turing, della quale ci occupiamo ampiamente in questa lezione) è descritto in un saggio del 1936, scritto da Turing all'età di ventiquattro anni: On computable numbers. Si tratta di un automa astratto, non realizzabile concretamente, anche perché basato sull'impiego di un nastro di memoria illimitato. La descrizione del suo comportamento serve principalmente a chiarire cosa voglia dire «computare», a distinguere tra compiti che possono essere svolti attraverso una computazione e compiti non computabili. Infatti, per qualsiasi funzione computabile attraverso qualunque metodo effettivo di nostra conoscenza, è possibile costruire una macchina di Turing in grado di computare proprio quella funzione. Ciò rende il concetto di macchina di Turing utilizzabile proprio per chiarire cosa voglia dire «funzione computabile», per distinguere cioè le funzioni i cui valori possono essere ottenuti in un tempo finito attraverso l'applicazione di un opportuno algoritmo da quelle che, sebbene ben definite, non danno tale possibilità (per un approfondimento di queste tematiche, cfr. le schede successive).

Turing studiò a Cambridge, dove fu fra l'altro allievo del filosofo Ludwig Wittgenstein, e fu un personaggio complesso, assai diverso dalla figura tradizionale di professore accademico. Molti furono infatti i suoi interessi: si distinse tra l'altro come maratoneta, ed era un buon giocatore di scacchi. Durante la seconda guerra mondiale costruì una macchina in grado di decifrare il complesso codice delle comunicazioni radio della marina tedesca, contribuendo in tal modo al capovolgimento delle sorti della 'guerra sul mare'.

Figura 25 - Enigma: la macchina con la quale durante la Seconda guerra mondiale i tedeschi cifravano i più delicati messaggi militari

Figura 25 - Enigma: la macchina con la quale durante la Seconda guerra mondiale i tedeschi cifravano i più delicati messaggi militari

Nel 1945 Turing cominciò a lavorare presso il National Physical Laboratory di Londra contribuendo alla progettazione di un Automatic Computing Engine: un progetto dettagliato per un computer in senso moderno. Successivamente, nei primi anni '50, partecipò alla realizzazione dei computer della prima generazione.

Figura 26 - 'Colossus': la macchina progettata da Turing che permise agli alleati di decifrare i messaggi codificati dalla cifratrice tedesca 'Enigma'

Figura 26 - 'Colossus': la macchina progettata da Turing che permise agli alleati di decifrare i messaggi codificati dalla cifratrice tedesca 'Enigma'

Turing lavorò anche sulle teorie dell'intelligenza artificiale e sull'applicazione della teoria matematica alle forme biologiche. Nel campo dell'intelligenza artificiale, il suo nome è legato al cosiddetto test di Turing: l'idea alla base del test è di permettere a un esaminatore esterno di interrogare 'a distanza' (con la possibilità di porre domande a piacere) un computer e un essere umano. L'esaminatore riceve separatamente le risposte che provengono dall'uomo e quelle che provengono dalla macchina, ma non sa quali provengano dall'uno e quali dall'altra. La macchina supera il test se l'esaminatore non è in grado di 'identificarla', di discriminare cioè fra l''intelligenza' delle risposte umane e quella delle risposte del computer. Il test di Turing è stato criticato per il peso forse eccessivo che esso finisce per attribuire all'aspetto linguistico dell'intelligenza, ma costituisce tuttora un punto di riferimento essenziale nella discussione sulla valutazione dei risultati raggiunti (e raggiungibili) nel campo dell'intelligenza artificiale.

Turing era omosessuale, e nel clima di "guerra fredda" che andava imponendosi negli anni '50 la sua omosessualità, oltre ad essere in conflitto col bigotto moralismo britannico dell'epoca, era considerata come un fattore di rischio, visti i contatti che durante la guerra Turing aveva avuto con ambienti militari e con i servizi segreti. Egli divenne così un personaggio scomodo, e nel 1952 venne arrestato per violazione delle leggi britanniche sull'omosessualità. Quello a Turing fu uno degli ultimi processi pubblici per omosessualità, e il logico inglese venne condannato a un trattamento chimico che nel corso dell'anno successivo ne avrebbe fortemente minato il morale e la salute. La sua morte in circostanze poco chiare, per avvelenamento da potassio mentre conduceva esperimenti sull'elettrolisi, fece ipotizzare un suicidio, anche se è possibile che si sia trattato solo di un incidente.

Un buon punto di partenza per una navigazione fra le (molte) risorse Internet dedicate ad Alan Turing è la pagina curata da Andrew Hodges, autore di una nota biografia del logico inglese. L'indirizzo è

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