INTERVISTA:
Domanda 1
Qual è il futuro di Internet.
Risposta
Internet si sta muovendo in molte direzioni. L'obiettivo realmente importante è la
creazione di una società completamente cablata: vogliamo collegare tutto, vogliamo poter
raggiungere tutti. Come potete immaginarvi, si tratta di un'impresa cosmica e ci vorrà
molto tempo per realizzarla. Nel 1996 ci siamo resi conto che Internet, oltre ad essere
entusiasmante, avrebbe potuto essere utilizzato per applicazioni molto utili nel mondo del
lavoro. E penso che nel 1997 si svilupperà un approccio ad Internet diverso, si penserà
a quali siano le implicazioni nel mondo degli affari in una società completamente
collegata in rete. Il futuro di Internet consiste nell'aiutarci a creare questa società
completamente collegata in rete, per ogni impresa, per ogni istituzione collegata al mondo
dell'istruzione, della ricerca, della sanità. Questa è un'importante trasformazione
della società.
Domanda 2
Qual è la situazione ora nel 1996? Quali sono, oggi, gli aspetti positivi e quali quelli
negativi di Internet.
Risposta
Penso che l'aspetto più positivo di Internet nel 1996 sia che il mondo degli affari si è
reso conto di quanto sia utile: Internet è uscito dal mondo delle università e dei
laboratori di ricerca per essere adottato dalle aziende. Il 1996 è stato un significativo
momento di transizione, in cui ogni singola azienda ha dovuto valutare quali fossero le
implicazioni di una società completamente collegata. Qual è l'aspetto negativo? E' forse
l'altra faccia di questa medaglia. Quando qualcosa diventa molto scottante, in fretta e
c'è un grande entusiasmo, molte persone promettono troppe cose, senza avere la
possibilità di realizzarle. Ci si preoccupa di cose come la sicurezza, ci si preoccupa se
il materiale sia adatto ai bambini, ci si preoccupa dell'eccessiva attesa perché il
materiale viaggi sulla la rete. Credo che ciascuna di queste questioni verrà risolta, è
una questione di tempo.
Domanda 3
Si parla molto dei browser, e sembra che la posizione di IBM sia prudente in proposito.
Quale sarà lo sviluppo della tecnologia? Cosa verrà utilizzato?
Risposta
Quando si ha un obiettivo molto entusiasmante e complicato come il portare le applicazioni
in un mondo completamente collegato in rete, non si vuole essere coinvolti in una piccola
scaramuccia su una qualsiasi tecnologia, perché queste scaramucce costano energia e
portano lontano dall'obiettivo maggiore. I browser sono molto importanti. Corrispondono
all'equivalente del segnale di linea del telefono, che consente di collegarsi con
chiunque. Tutti i tipi di apparecchi saranno dotati di browser all'interno, perché
vogliamo collegare tutti i tipi di equipaggiamento. Ogni personal computer, ogni stazione
di lavoro, ma sempre di più anche gli apparecchi elettronici di consumo come televisioni,
set-top box, forse i contatori elettrici saranno collegati con Internet. Il browser è
quindi il mezzo per collegarci alla gente e alle cose.
Domanda 4
In questa prospettiva quali sono le applicazioni chiave?
Risposta
Vedremo una grande varietà di applicazioni, e alcune di esse riguarderanno il
collegamento di tutti nel lavoro, nelle imprese. Abbiamo la tendenza a chiamare queste
applicazioni "collegamenti collaborativi", e la nostra tecnologia Lotus è la
tecnologia leader per realizzarle. Poi si possono estendere queste applicazioni non solo
ai dipendenti di un'azienda, ma anche ai fornitori, agli agenti, creando così un'azienda
virtuale con i propri partner. Naturalmente emerge il problema del commercio elettronico,
della creazione di una piazza di mercato su Internet dove poter vendere gli strumenti. Su
Internet c'è molta informazione utile alla gente -giornali, riviste, anche trasmissioni
in video- in quantità sempre maggiore.
Domanda 5
All'inizio dell'intervista abbiamo menzionato anche Intranet e Extranet. Ci può spiegare
come funziona? Quali sono le sue idee?
Risposta
La differenza tra Intranet, Extranet e Internet pubblico dipende da chi si vuole
contattare. Se si vuole raggiungere chiunque nella propria azienda, si tratta di Intranet
privato. Per raggiungere non solo la gente nella propria azienda, ma anche i propri
partner e fornitori, la gente sta iniziando ad utilizzare il termine Extranet, anche se
sono in pochi ad utilizzare questo termine, e spero che ancora meno si utilizzerà in
futuro. Abbiamo bisogno di meno termini! Quando si vuole raggiungere tutti, si utilizza il
termine Internet pubblico. Ma penso che la cosa importante sia quella di utilizzare
standard identici, sia che si voglia raggiungere la gente all'interno dell'azienda, sia
che si voglia raggiungere gente attraverso l'oceano, in un continente completamente
diverso. Questo è un gran progresso. Così come con il telefono: è possibile alzare il
telefono e chiamare qualcuno nell'ufficio accanto, e con lo stesso telefono è possibile
fare una chiamata internazionale a qualcuno a 18.000 chilometri di distanza. Internet e
Intranet ci forniscono questo tipo di connettività. Questo è l'aspetto eccitante. Non
importa come lo chiamiamo.
Domanda 6
Qual è la sua impressione rispetto alla guerra dei browser? Si sta' verificando una
specie di lotta tra Microsoft da una parte e gli altri dall'altra? Oggi c'era l'annuncio
della campagna "100% puro Java", e ancora una volta sembra che Microsoft sia da
una parte e Netscape, IBM, Sun e Oracle dall'altra. Si tratta di una questione tecnica?
Risposta
Credo, e, forse, spero, che sia una questione temporanea, perché penso che per
raggiungere veramente l'obiettivo di una società completamente collegata sia necessario
che tutti utilizzino lo stesso standard. Non si vuole che la gente pensi: "Va bene,
che tipo di telefono devo alzare? Devo alzare il telefono rosso per chiamare a nord e il
telefono blu per chiamare a sud?" E' meglio che tutti siano d'accordo nel dire che un
telefono possa chiamare a nord e a sud. Le società diventano avide, ma alla fine il
libero mercato tende a forzare una disciplina in cui si deve accettare la realtà. Noi
abbiamo dovuto farlo quando IBM ha adottato gli standard. Forse ci metteranno un po' di
più, ma spero che anche la Microsoft adotterà questi standard.
Domanda 7
A proposito del progetto Infosage, ci può spiegare perché IBM lo ha abbandonato?
Risposta
C'erano un paio di ragioni per le quali abbiamo avuto l'impressione che non avremmo dovuto
realizzare il progetto Infosage nel modo in cui lo stavamo facendo. Infosage era un
progetto che consentiva agli utenti di richiedere delle informazioni su di un soggetto
specifico, che venivano consegnate due volte al giorno. Quindi, sarebbero stati ricercati
vari tipi di fonti di informazioni attraverso le reti, per poi consegnare le informazioni
stesse. C'erano due problemi connessi; il primo: le agenzie di stampa, le riviste e i
giornali non erano contenti che i contenuti venissero forniti con il marchio di IBM.
Quindi c'era una disputa, in cui loro dicevano: "Lasciatemi consegnare questo
contenuto direttamente". Noi abbiamo un servizio separato per quest'area chiamato
Infomarket, che continuiamo a fornire. Questo era il punto numero uno, che ci mise in
conflitto con i nostri clienti. Il punto numero due: IBM è molto brava nel vendere
all'industria, a istituzioni come governi, ospedali, università, laboratori di ricerca.
La nostra forza non consiste nel vendere direttamente al consumatore. Infosage era
pensato, viceversa, per essere indirizzato direttamente ai consumatori. Abbiamo deciso,
allora, che avevamo tanto da fare che avremmo dovuto agire in modo più mirato. Se siamo
veramente dei buoni giocatori di football, rimaniamo con il football, invece di voler
giocare anche al basket, perché ci vuole molto duro lavoro per essere un giocatore di
football di fama mondiale. Quindi è stata una combinazione di queste due decisioni che ci
ha portato ad interrompere il servizio Infosage. La tecnologia di Infosage la venderemo
ora a società che vogliono mettere insieme simili servizi in proprio. Non interromperemo
la tecnologia o il prodotto; lo venderemo, e altre persone porranno su questo servizio il
loro marchio e lo immetteranno direttamente sul mercato.
Domanda 8
Cinque o sei anni fa sembrava che tutti volessero essere nel campo dell'informatica. Cosa
succede ora a questa tecnologia? Qual è il suo futuro?
Risposta
In tutte le tecnologie, quando si raggiunge un livello di qualità molto alto, nessuno se
ne preoccupa più, perché ci si preoccupa di una tecnologia solo quando non funziona. In
questo momento, se si va a comprare una macchina, i motori sono così buoni che non ci si
preoccupa del motore, i freni sono così buoni che non ci si preoccupa dei freni. Cosa si
fa? Si chiude lo sportello per sentire il suono che emette la chiusura, si sente l'odore
del cuoio, si vuole avere un'esperienza di guida entusiasmante. Penso che questo stia
accadendo con i computer, con i quali noi tutti supponiamo sempre più spesso che la
tecnologia sia buona e che funzioni. Ora, la questione è: cosa si farà con la
tecnologia? Quali applicazioni entusiasmanti si metteranno sul mercato? E' questo che sta
succedendo, ed è inevitabile; la tecnologia matura, e l'occasione in cui si guarda ad
essa è quando non funziona.
Domanda 9
Vorrei affrontare con Lei una questione di carattere filosofico: quali sono le sue idee,
visioni o sogni proiettati nel futuro di Internet?
Risposta
Ecco un sogno: supponiamo che tutti, in Italia, siano collegati attraverso una rete: come
cambierà il modo con cui il governo fornisce i servizi alla gente? Ci sarà una società
più efficiente? Che tipo di istruzione sarà realizzabile quando i bambini avranno
accesso alle grandi risorse di informazioni di tutto il mondo, quando gli insegnanti
otterranno l'aiuto più specializzato da tutto il mondo e potranno mettere insieme lezioni
molto entusiasmanti? E la sanità? Se qualcuno ha un problema in un angolo remoto della
Sicilia potrà consultare un esperto a Milano, perché può interagire attraverso una
rete, e l'immagine della risonanza magnetica viene trasmessa attraverso la rete, e
l'esperto la guarda, come se fosse dietro la porta accanto. Che progressi farà la
telemedicina? Penso realmente che la visione dovrebbe essere: "Come potrà la
società diventare migliore quale conseguenza dell'essere collegata?". E' in questa
direzione che spero vadano tutte le nostre visioni, le nostre fantasie e il nostro duro
lavoro.
Domanda 10
Quali sono le sue paure e remore rispetto al mondo della tecnologia?
Risposta
La mia più grande paura consiste nel fatto che la tecnologia di cui stiamo parlando sia
così efficiente che le persone che la manipolano possano detenere, attraverso di essa, un
notevole potere. Mettere l'informazione nelle mani della gente significa dare potere alla
gente. Ora: cosa accade a coloro che non imparano abbastanza da poter trarre vantaggi da
tutta questa informazione? Quali lavori potranno trovare? Ma il timore maggiore è che il
divario che esiste tra coloro che imparano e coloro che non possono imparare diventerà
sempre più netto lasciando indietro questi ultimi. Allora io dico: "Società,
dobbiamo fare grande attenzione a non lasciare nessuno indietro". Dobbiamo usare la
tecnologia per educare tutti, affinché tutti possano diventare produttivi, svolgere una
serie di lavori utili e raggiungere un elevato livello di vita.
Domanda 11
Quindi si deve educare ad usare la tecnologia?
Risposta
Credo, in realtà, che l'educazione principale non sia relativa alla tecnologia ma
piuttosto al modo in cui interagire con questa enorme quantità di informazione. Perché
il problema non è la tecnologia ma i fiumi di informazione che ci travolgono. Di quali
competenze abbiamo bisogno per gestire tutto questo? Si tratta di capacità classiche:
bisogna saper leggere bene, scrivere bene, perché ci sarà molta interazione tra le
persone e se si è in grado, attraverso Internet, di scrivere messaggi molto brevi e
semplici che tutti possono capire. Alla gente piace leggere quello che gli altri scrivono.
Credo che il ragionamento stia diventando molto importante perché serve a dare
rapidamente senso a tutta l'informazione che si raccoglie. Credo, inoltre, che sarà
importante il lavoro di gruppo, la capacità di lavorare con altri, perché diventerà
sempre più frequente ed abituale in una società in rete lavorare con molte persone;
forse si disegneranno automobili insieme a persone di diverse parti del mondo con le quali
si dovrà collaborare. Si tratta di un tipo di competenze importanti per la
civilizzazione. Quindi, io porrei maggiore enfasi su queste capacità umane, piuttosto che
nella capacità della tecnologia.
Domanda 12
Tutto si muove così velocemente, abbiamo intervalli di tempo così brevi per reagire, per
ragionare. Ma ragionare richiede tempo.
Risposta
Penso che la pressione del tempo sia un problema molto reale nella società attuale. E'
già un problema ora, non parliamo del futuro. Quella di velocizzarsi, credo sia
un'abilità che apprenderemo, impareremo su quali cose si può ragionare velocemente e su
quali prendere decisioni. Non si può dare una risposta sempre, a qualsiasi domanda;
bisogna essere in grado di essere prudenti. Un aspetto molto piacevole delle reti sta'
nella possibilità di chiedere aiuto: si può essere seduti da soli, alle tre di notte,
cercando di risolvere un problema, e si può mandare un messaggio di posta elettronica ad
un amico, il quale, al mattino, leggendo la posta potrà accorrere in nostro aiuto.
Attraverso il confronto con gli altri i problemi si possono affrontare in modo migliore.
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