INTERVISTA:
Domanda 1
Qual è lo stato dell'arte su Internet e che aspetto avrà, più che lo stato dell'arte,
il futuro immediato?
Risposta
Quando Internet iniziò era composto solo da pochi computer collegati insieme. Poi le reti
cominciarono a collegarsi tra di loro. Poi furono migliaia di reti. E presto, tutte le
reti saranno collegate insieme, creando un singolo Internet globale, una rete di reti. Se
si pensa a questo Internet globale, ci si può domandare quali siano le limitazioni, cosa
impedirà l'esistenza di un mondo universalmente collegato, in cui la gente può realmente
interagire nell'intrattenimento, nell'istruzione e nel commercio elettronico. Alcune
persone hanno l'impressione che la limitazione sia la larghezza di banda, che questa rete
non sarà abbastanza veloce, che si impantanerà o sarà lenta, o che forse cadrà a
pezzi. Ma in effetti, quando si esaminano i fatti, si può avere una visione abbastanza
ottimistica. Internet è come un sistema di radici fibrose: cresce continuamente. Queste
piccole radici che crescono e formano dei rami, formano rami più grandi, formano tronchi,
e non ci sono "lynch points", non ci sono punti di smistamento centrali o
stazioni di passaggio. E' molto distribuito. Dunque, se una porzione di Internet rallenta,
è possibile aggiungere più capacità dove è richiesta. In effetti, si pensa alla
larghezza di banda in due categorie. La dorsale di Internet, le arterie maggiori, e
l'ultimo miglio, come viene chiamato, che è la connessione fino all'interno delle proprie
case. La dorsale di Internet viene attualmente riprogettata. In questo momento le
università e gli scienziati di tutto il mondo hanno definito un nuovo schema chiamato
Internet.
Domanda 2
Si tratta di uno schema che aumenterà di un ordine di grandezza la velocità in questa
arteria, la dorsale principale di Internet. In realtà, ci saranno diverse dorsali, non
solo una dorsale. Inizialmente un ordine di grandezza più veloce, che si trasformerà
presto in due ordini di grandezza più veloce. Cosa succede, quindi, con l'ultimo miglio
fino a dentro le case?
Risposta
Anche in questo senso penso che ci sia ragione di essere ottimisti. Ci sono molteplici
tecnologie concorrenti, come i satelliti, i cavi, i collegamenti senza fili e le reti
telefoniche tradizionali, tutti in competizione tra di loro per essere in grado di fornire
l'accesso Internet alla gente. L'attrattiva di centinaia di milioni di persone fa sì che
questa competizione sia molto intensa. Credo, quindi, che assisteremo ad una svolta, forse
così drammatica come quando crollò il muro di Berlino. Un giorno prenderemo il giornale
e vedremo che, sì, la larghezza di banda è arrivata. Sarà molto ottimistico. Ciò
consentirà l'evoluzione di Internet come medium. Se pensiamo a come la radio si sia
sviluppata da AM a FM, e a FM stereo, e come la televisione si sia sviluppata dal bianco e
nero ai colori e l'audio surround, penso che presto vedremo Internet svilupparsi non come
una rete delle reti, ma come un nuovo medium globale. Un medium che abbia tipi di
multimedia che vanno e vengono in un modo molto naturale, in cui audio, video e realtà
virtuale interagiscono insieme per fornire un'interazione umana naturale per la gente, in
modo che le persone siano a loro agio nell'utilizzo di questo nuovo medium per
l'istruzione, per l'intrattenimento e per il commercio elettronico. E' un quadro molto
positivo che abbiamo davanti a noi.
Domanda 3
Per quanto riguarda la tecnologia, possiamo immaginare quali saranno le note essenziali
dei prossimi dieci anni? Possiamo avere un'idea di dove stiamo andando tecnicamente?
Risposta
Ci sono molte tecnologie chiave associate a Internet, ma penso che potenzialmente la più
profonda è Java. Java è importante perché spiana il campo da gioco. Consente alle
applicazioni di essere create su un tipo di computer, ma di poter essere eseguite su
qualsiasi altro tipo di computer. Questo è importante perché consentirà lo sfruttamento
delle idee più creative del mondo. Una persona a Bled, in Slovenia, esperta nell'utilizzo
del tipo di computer XYZ, con un'idea molto buona, può sviluppare quest'idea sul computer
XYZ, e quando avrà finito di sviluppare tale applicazione, in Java funzionerà sul
computer di chiunque. Grazie a Internet, la gente di tutto il mondo potrà collegarsi e
approfittare di quest'idea. E', quindi, frutto di una notevole profondità di pensiero
l'idea di consentire alla creatività di fiorire e di non essere ostacolata dalle
incompatibilità tecnologiche che hanno afflitto l'industria della tecnologia informatica
sin dai suoi inizi. In un senso, è come il Sacro Graal: è una grande promessa per
permettere alla gente di non preoccuparsi tanto della tecnologia, ma di poter concentrarsi
sulle proprie idee e sulla propria creatività. Java è, quindi, più di un altro
linguaggio di programmazione. E' una metafora, un surrogato per un idea che si scrive una
volta e si esegue ovunque. Penso che sia abbastanza importante.
Domanda 4
Il divario tra l'emisfero del nord e l'emisfero del sud. Le società tecnologiche sono
abbastanza sagge, abbastanza umane, colte sufficientemente per comprendere che una parte
del mondo non ha bisogno di tecnologia di bassa posizione, ma che ha bisogno di trascinare
la gente in questa comunità con un po' più cuore e meno mente. Cosa ne pensa?
Risposta
Internet è un catalizzatore. La tecnologia di Internet permette una connettività
universale, e la connettività universale non distingue una geografia da un'altra:
consente alla gente di collegarsi. Una volta che si è collegati, si è in grado di
esprimersi, e le comunità si possono formare perché chiunque è collegato. La comunità
del futuro sarà più orientata agli interessi della gente e non necessariamente al luogo
in cui vive. Moltissima gente vive in un paese diverso da quello in cui è cresciuta,
perché è lì che lavora. Molti americani lavorano in Giappone, molti tedeschi lavorano
in America, molti Italiani lavorano a Tokyo. Internet consente alla gente di riunirsi in
nome di qualsiasi scelta. Può riunirsi in base alla propria lingua, può riunirsi in nome
di un interesse per la musica o per la tecnologia, o per qualsiasi altro tema. Penso che
invece di forzare tutti ad essere uguali, come si preoccupano alcuni, Internet sia un
liberatore. Molti anni fa esistevano 30.000 dialetti diversi al mondo; oggi ce ne sono
solo 5.000. Torneranno ad essere 30.000 o diventeranno uno, due o tremila? Ebbene,
dipenderà dalla gente. Internet dà l'incarico alla gente. Non sarà IBM, Microsoft o il
governo, sarà il modo in cui la gente vorrà aggregarsi e formare delle comunità che
determinerà in quale direzione si svilupperà la questione delle lingue. Personalmente,
credo che i dialetti che oggi potrebbero essere minacciati, potranno vivere più a lungo,
forse per sempre. Forse torneranno in vita alcuni dialetti, che sono attualmente estinti,
perché la gente che una volta conosceva tale dialetto e si è distribuita in diverse
regioni del mondo, può ora tornare a riunirsi, grazie all'estensione e alla
compatibilità di Internet.
Domanda 5
La rivista Time ha pubblicato un articolo sulla religione, Gesù ON LINE. Quello che dice
a proposito delle lingue è parzialmente vero anche per la religione: ci sono molte
religioni che ritornano sulla rete, e molte religioni che nascono sulla rete. Le
piacerebbe commentare questa cosa?
Risposta
La religione è un esempio di una comunità, è un esempio di gente che condivide una fede
comune. Alcune religioni sono molto vaste nella loro adozione e nel numero dei loro
seguaci. Altre religioni sono molto ristrette. Internet serve ambedue. Internet consente
alla gente, ovunque si trovi, ma che condivide una visione comune di una particolare
religione, di riunirsi per formare una congregazione su Internet. In maniera simile, dal
punto di vista di una religione particolare, Internet fornisce ai capi spirituali di tale
religione un modo di comunicare e di far conoscere i propri punti di vista, e consente
l'interazione. E' quindi veramente liberatorio consentire la discussione di argomenti, non
importa quali: arte, musica, religione, per raggiungere più gente e per permettere di
incontrarsi.
Domanda 6
Ci può parlare di Panoramix e di cosa rappresenta per lei?
Risposta
Panoramix è una tecnologia di visualizzazione tridimensionale, che consente alla gente di
avere la sensazione di presenza in un posto lontano, altrove. Funziona così: il
progettista può utilizzare una camera fotografica, qualsiasi tipo di camera, e riprendere
l'interno di un'automobile o l'interno di una casa; a Parigi lo abbiamo fatto alla
Gallerie Lafayette, un grande magazzino. Si prendono queste immagini e si compongono per
consentire ad una persona, con un browser Web su Internet e l'utilizzo della tecnologia
Panoramix di IBM, di guardare intorno a sé all'interno di tale automobile o intorno a
tale costruzione, o all'interno di questo grande magazzino, come fosse in quel posto. E'
una specie di sensazione naturale, perché non si tratta di disegni, ma di foto reali, e
si può guardare intorno a sé con un browser in un modo panoramico. Si può azionare lo
zoom per avvicinarsi e vedere una bottiglia di profumo sul banco della profumeria.
Abbiamo, inoltre, un sistema per sovrapporre a queste immagini quello che chiamiamo uno
"sprite". Uno sprite è come un'icona, ma un'icona molto speciale. E' un' icona
alla quale è incorporata una logica di applicazione Java. In effetti, si tratta di un
programma. Per esempio: ci potrebbe essere uno "sprite" che, in realtà, è una
foto di una modella, e la modella si muove. E' una modella animata. Quando si fa clic su
di essa, la modella descrive cosa indossa: ci dice il prezzo e i colori in cui è
disponibile. L'introduzione di questa idea di interazione umana più naturale, per dare
alla gente la sensazione di essere lì, è una tecnologia molto potente. Immaginatevi una
domenica pomeriggio, avete voglia di andare per negozi, guardate fuori dalla finestra e
c'è un metro di neve, e così andate a fare lo shopping sul Web, e vi sentite come se
foste lì.
Domanda 7
Ci può spiegare cos'è l'interfaccia, qual è il problema con l'interfaccia larga? Il
problema principale, per molta gente, è il modo per entrare nel proprio computer e nella
rete. Quali sono i modi per risolvere questi problemi?
Risposta
Con il passare del tempo l'interfaccia diventerà sempre più semplice. Oggi è un po'
più complicata di quanto dovrebbe essere. Si deve sapere troppo: si hanno tutte queste
icone sul desktop, e si fa "clic" su di esse, ed esse conducono a qualcosa; ma,
per molte delle icone, non si è veramente sicuri di che funzione svolgono finché non si
fa "clic" su di esse. E' possibile che chiedano delle informazioni e che pongano
domande di cui semplicemente non si conosce la risposta. Penso che quello che vedremo
realizzarsi è più di un'interfaccia coerente e uniforme. Forse un browser. Ci siamo
concentrati su questo piccolo gruppo negli ultimi due anni su Internet, e venti o trenta
milioni di persone hanno tutte detto: "Sappiamo utilizzare il browser. Sta diventando
un tratto distintivo del genere umano fondamentale". Questa idea di "fare clic
qui" si è realmente imposta ed è quasi intuitiva. E' un tratto umano distintivo che
penso abbiamo e che non sapevamo di avere. Io penso, perciò, che il concetto di
"fare clic qui" diventerà l'interfaccia. Vedremo un ambiente in cui guardiamo
uno schermo, potrebbe essere una TV, un computer, oppure sul nostro telefono, o forse su
un'altra forma di apparecchio da tenere in mano. Troveremo molto naturale interagire con
questo apparecchio, e tutto quello che faremo con il computer sarà come navigare con il
browser sul Web. In alcuni casi faremo qualcosa direttamente sul nostro computer locale;
in altri casi potrebbe essere qualcosa che avviene nella nostra automobile, quando noi
interagiamo con il display della macchina. Tutto diventa, in qualche modo, comune. Tutti
danno il telefono per scontato; siamo in grado di alzarlo ad occhi chiusi, e sappiamo come
utilizzarlo. E' così che diventerà Internet. L'interfaccia diventerà molto naturale, e
non penseremo a nient'altro che ad utilizzarlo. E, a proposito, sarà sempre collegato.
Oggi, un aspetto dell'interfaccia è quello fisico del collegarsi. Come si fa? Bisogna
selezionare dei numeri telefonici, e bisogna sapere diverse cose. Non dovrebbe essere
necessario conoscere niente: dovrebbe, viceversa, essere possibile tornare a casa
dall'ufficio, o forse solo entrare dalla terrazza, ed è lì, è sempre collegato e
l'informazione a portata di mano. E' lì, pronto al comando vocale, e l'interfaccia è
semplicemente qualcosa che diamo per scontato.
Domanda 8
Il collegamento, negli Stati Uniti, costa molto poco. Ma nella maggior parte degli altri
Paesi, come in Italia, è molto costoso. Come prevede la risoluzione di questo problema?
Risposta
Penso che, in ultima ratio, il problema sia nelle mani della gente. Io mi preoccupo dei
costi di accesso, della velocità e della disponibilità della larghezza di banda ovunque,
nel mondo, perché Internet non è un fenomeno americano, è un fenomeno globale. Il Web
è stato inventato nel cuore dell'Europa, non è stato inventato in America. Alcuni dei
lavori di tecnologia Internet più entusiasmanti si stanno svolgendo in Israele e a
Pechino, e in molti luoghi sparsi per il mondo. E', perciò, molto importante che tutti
siano collegati, e le barriere, oggi, sono in parte reali e in parte fittizie. Quelle
reali hanno a che fare, semplicemente, con la mancanza dei fili: in alcune parti del mondo
non ci sono fili. In alcuni paesi ci sono dei fili, ma anche regole, tariffe, dogane che
sono come delle barriere artificiali che li rendono molto costosi. Non sono realmente
basati sul costo, sono basati su qualcosa di artificiale. Queste barriere cadranno con la
privatizzazione delle società telefoniche il tutto il mondo. Quando queste ultime saranno
privatizzate, gli investitori, in questi paesi, porranno delle alcune domande aggressive:
"Perché non abbiamo più utenti? Perché sono alti i nostri prezzi? Perché non
possiamo abbassare i nostri prezzi? Perché non possiamo avere più utenti che pagano
poco, invece che avere pochi utenti che pagano molto?". Se si accetta questo, si può
forse avere anche un maggiore introito per una particolare società telefonica. Nei posti
in cui non ci sono i fili, abbiamo i satelliti che possono fornire un collegamento a senso
unico a Internet con alcune tecniche molto astute, che consentono alla gente di avere
l'effetto di navigare il Web, anche se si tratta di un collegamento a senso unico. Vedremo
cadere le barriere. Penso che la larghezza di banda diventerà molto più disponibile e
che assisteremo a delle svolte decisive. Così come è crollato il muro di Berlino in
Europa, ed ha sorpreso tutti, (la gente diceva che non sarebbe potuto succedere, e
improvvisamente è successo), questo è quello che succederà con la larghezza di banda.
Avremo una sorpresa. Penso che avverrà presto: molto probabilmente nel 1997 assisteremo
alla realizzazione di questa svolta.
Domanda 9
Il mercato di Internet sta diventando un mercato nel quale non ci possono essere steccati.
Non ci possono essere delle compagnie -e ci si riferisce, in genere, a Microsoft- che in
qualche maniera creano delle aree dove gli altri non possono entrare, dei linguaggi
esclusivi che tagliano fuori altre persone, altre compagnie, ma inevitabilmente anche
altri consumatori da quella che è la loro tecnologia. Qual è, da questo punto di vista,
la situazione attuale? Sembra che ci sia stato quasi un cartello fra l'IBM, Oracle, SUN,
Java contro Microsoft.
Risposta
Internet è stato costruito su un modello di cooperazione, è prosperato su un modello di
cooperazione. Questa cooperazione ha consentito la creazione di una serie di standard
internazionali, che hanno fatto sì che tutte le reti del mondo diventassero una unica
rete, Internet, per permettere a tutti di connettersi a questo Internet globale. Ora che
si sviluppano nuove tecnologie, è molto importante per Internet globale, di riuscire a
capitalizzare su queste tecnologie, in modo che chiunque possa prendere parte alla
creatività e alle nuove applicazioni che nascono. Tutto questo richiede il mantenimento,
per il futuro, di tale modello di cooperazione. Nessuna società, grande o piccola, deve
poter dominare o consentire il dominio di un angolo o una porzione di Internet, e riuscire
in qualsiasi modo a renderlo proprietà di un singolo. Questo modello di cooperazione deve
prosperare, in modo che la gente possa approfittare di questa grande espansione e della
compatibilità di questo nuovo medium. Una delle iniziative importanti in questo settore
è Java. E' un nuovo approccio, è un modo per creare programmi di computer che possono
essere eseguiti su qualsiasi altro tipo di computer. Si vedono società, che sono
concorrenti, lavorare strettamente, insieme, per assicurare che questo linguaggio, Java,
diventi pervasivo, e che diventi uno standard, e per garantire che nessuno prenda questo
linguaggio e cerchi di frammentarlo e di creare una propria versione di Java. Questo
sarebbe distruttivo e non consentirebbe questa visione del mondo universalmente collegato,
in cui chiunque può godere di questi benefici. Io penso, quindi, che sia abbastanza
importante che un gran numero di società -speriamo tutte- condividano questa idea e
forniscano questo singolo linguaggio. E allora, possiamo lasciare che la tecnologia si
sieda sui posti di dietro, e permettere che lo sviluppo della creatività e delle
applicazioni, le soluzioni professionali, l'istruzione, l'ambiente prendano i posti
anteriori e creino un mondo molto ricco per tutti.
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