Biblioteca digitale (intervista) RAI Educational

Enrico Mentana

Bologna (Future-show), 10 aprile 1997

"Giornalisti e Internet"

SOMMARIO:

  • Internet non rappresenta ancora alcuna minaccia per il mezzo televisivo (1).
  • Ancora Internet è utilizzato poco rispetto alle sue potenzialità e alla ricchezza di informazioni che può fornire (2).
  • Nella ricerca giornalistica di notizie su Internet si deve, comunque, tenere conto del fatto che ciò che si trova non è il fatto reale ma una sua rappresentazione (3).
  • Il controllo della veridicità di tutte queste notizie è un problema che resta ancora aperto (4) .
  • Il ruolo dei direttori dei giornali sta già subendo una notevole trasformazione destinata ad ampliarsi a causa di Internet (5).
  • Il fatto che da Internet si possano ricevere molte informazioni non mediate implica il rischio che si subisca passivamente un "bombardamento" di notizie non gestibili (6).

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INTERVISTA:

Domanda 1
La televisione ha tolto spazio, in qualche, modo ai giornali. Lei crede che in un futuro Internet potrà togliere spazio alla televisione?

Risposta
Non credo che, a differenza di quello che è successo per la televisione rispetto ai giornali, ci possa essere uno scavalcamento o uno sconfinamento di Internet nel settore presidiato dalla televisione, intanto perché la televisione è un strumento più pervasivo, più insinuante, e  soprattutto gratuito, cosa quest'ultima ch rappresenta un forte vantaggio grosso rispetto ai giornali. Tutta da dimostrare, viceversa, è la gratuità di Internet. Ed è sicuro che l'ingresso e la navigazione in Internet siano molto meno semplici che maneggiare il telecomando e finché questi dati di fondo non saranno alterati, non vedo dei rischi per la televisione.

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Domanda 2
I telegiornali utilizzano già dei materiali che trovano su Internet per realizzare dei servizi. Lei crede che si potrà interessare di più il pubblico alle notizie che si trovano in rete?

Risposta
Il ruolo di servizio, strumentale di Internet è qualcosa di diverso ed esiste. Io penso che in questo periodo, in questa fase sia utilizzato soprattutto per un omaggio alla moda: Internet è molto di moda, molto più di quanto non sia utile, attualmente. Diventerà molto più utile, forse sarà meno di moda e allora potremo verificare quanto sarà utile per noi che facciamo informazione televisiva.

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Domanda 3
Non crede che la possibilità di ottenere maggiore informazione attraverso un mezzo come la rete posa stimolare il giornalista ad essere più creativo, a trovare notizie diverse da quelle che troverebbe semplicemente sulle agenzie o andando a raccogliere una dichiarazione?

Risposta
Internet, sicuramente, è una fonte di informazione in più, è una fonte diversa, ma è altrettanto virtuale e distorsiva di quanto non sia il terminale delle agenzie, di quanto non sia la realtà. Essa è un'altra virtualità, più elaborata, più complessa, più affascinante, più di moda, più nuova, ma è sempre un'altra virtualità, un altro inscatolamento di fonti di realtà, non è la realtà stessa. I siti non sono la realtà, sono la forma più innovativa di rappresentazione dei fatti, delle notizie, delle tendenze.

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Domanda 4
Il problema del controllo delle fonti è uno dei principi più importanti sul quale si basa il lavoro del giornalista; come può, il giornalista, controllare una informazione che viene dalla rete e utilizzarla controllandone, poi, la fonte?

Risposta
Questo è uno dei grandi quesiti che non ha trovato ancora risposta. Brucia l'esperienza negativa in chi ha utilizzato informazioni non confermate, come l'avere ritenuto che ci fosse davvero una confessione di Al Pacino che diceva di avere fatto il gigolo a Palermo da giovane, o cose di questo genere. Attualmente, in questa fase esotico-folcloristica di Internet, è sufficiente dire che quella notizia viene da Internet per dare ad essa una sua fragranza al di là che sia vera o falsa. Quando, ripeto, ci sarà un serbatoio serio Internet di approvvigionamento delle notizie, il problema sarà, gioco-forza, da affrontare e si supererà solo in un modo: se la fonte Internet avrà una sua credibilità che vuole dire principio di proprietà anche nelle edizione che stanno in Internet, che vuole dire non gratuità della stessa.

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Domanda 5
Allora la push technology porta un'ulteriore facilitazione per selezionare le notizie. Non crede che questo cambierà, in qualche modo, anche il ruolo dei direttori nelle redazioni?

Risposta
Il ruolo dei direttori è comunque destinato a cambiare. Noi stiamo attraversando una fase in cui i direttori contano molto nei giornali, nei telegiornali, nelle riviste e quant'altro. Non sarà più così fatalmente, mano mano che ci sarà più pluralismo delle fonti informative e soprattutto più pluralismo dei gruppi interessati all'ascolto, alla lettura o alla visione; cambierà anche per Internet probabilmente ma ci sarà una nuova "razza": quella dei direttori dei siti Internet.

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Domanda 6
La Reuters ha svolto una ricerca che si chiama "Information Overload". Secondo questa ricerca l'eccesso di informazioni che vengono offerte nella nostra società portano l'utente a sentirsi disorientato di fronte a quantità enormi di notizie. Lei crede che si corra il pericolo di un eccesso di informazioni?

Risposta
Quando si verifica un eccesso di notizie senza mediazione, senza gerarchizzazione, senza condimento, senza manipolazione giornalistica, senza mediazioni giornalistiche, il rischio si corre: se vogliamo fatalmente paragonare l'informazione quotidiana all'alimentazione quotidiana, si hanno come tanti ingredienti che vengono forniti all'utente e quest'ultimo non riesce più a scegliere il suo piatto. Infatti, cos' ha, nella sua artigianalità, il giornalismo come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi? Esso è, comunque, un prodotto artigianale, che, tuttavia, garantisce quel tipo di flusso, quella quantità, quel mix tra i diversi ingredienti dell'informazione. L'arrivo direttamente sul tavolo sotto forma di video terminale di un vero bombardamento di notizie settoriali, può rischiare di provocare una inevitabile, direi, e giustificata disaffezione.

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