INTERVISTA:
Domanda 1
Quali sono, secondo Lei, le maggiori differenze tra lEuropa e gli Stati Uniti, per
quanto riguarda il mercato multimediale?
Risposta
Se consideriamo prima il mercato professionale, penso che la netta differenza è dovuta
dal fatto che il mercato per i titoli multimediali negli Stati Uniti è molto più
sviluppato. Una ragione è data dall'unica lingua che c'è in America, l'inglese, che
rende la vendita di titoli commerciali molto più semplice. Oggi ci sono circa cinquemila
titoli multimediali sul mercato, ed è possibile, per uno sviluppatore di prodotti
multimediali, effettuare affari molto lucrativi sul mercato dei titoli. In un mercato come
l'Italia, per esempio, ci sono restrizioni dovute alla lingua italiana e al mercato
ricettivo disponibile per i titoli. Se consideriamo il mercato del consumo, penso che la
grande differenza è data dal fatto che negli Stati Uniti la gente utilizza e parla della
multimedialità molto di più. La multimedialità viene discussa, per esempio, su CNN, la
grande rete televisiva degli Stati Uniti, e viene utilizzata effettivamente nelle case.
Esiste una rete di acquisti a domicilio, disponibile su Internet, che viene effettivamente
utilizzata. C'è anche un servizio di notizie introdotto in fase sperimentale in Florida,
chiamato First Service Network, che fornisce video su richiesta (Video On Demand); la
gente in Florida può utilizzare Internet per ricevere un video. C'è molta più attività
multimediale a livello di consumo.
Domanda 2
Perché pensa che questa attività manca in Europa? Si tratta di una mancanza di
investimenti o di fiducia in questo mercato?
Risposta
Non penso che sia una mancanza di fiducia o di credo, è inevitabile che questa sia la
strada che prenderà il futuro. Ci sono molte più difficoltà nel collegare le
infrastrutture in Europa, per il semplice fatto che non siamo un unico paese, non abbiamo
un unico AT&T, abbiamo una SIP, una France Telecom e una British Telecom.
Inevitabilmente l'infrastruttura sarà più difficile da realizzare in Europa di quanto lo
sia negli Stati Uniti.
Domanda 3
Nella produzione multimediale c'è quindi una barriera tra l'Italia e il resto del mondo.
Come vede questa evoluzione e quali suggerimenti darebbe ai produttori italiani e a chi è
coinvolto nella multimedialità per superare questa barriera?
Risposta
Non so se sono io a dover dare dei suggerimenti, ma penso che sia chiaro che ci sono
alcuni aspetti in Italia che devono essere risolti molto velocemente per raggiungere lo
stesso livello di sviluppo. Se osserviamo l'Europa, perfino nel mercato francese c'è
molta attività, ci sono molti sviluppatori di prodotti multimediali e molti titoli
disponibili, ed è possibile realizzare degli affari remunerativi; le grandi società
prendono molto seriamente gli sviluppi multimediali per la pubblicità aziendale. Non ho
ancora potuto constatare questo livello di attività in Italia, ma sono sicura che il
mercato delle grandi aziende si muoverà velocemente in questa direzione, perché ciò
corrisponde ad una necessità di chi si trova alla guida dell'economia. Per quanto
riguarda la produzione di titoli, probabilmente l'Italia dovrà orientarsi anche
all'estero per realizzare degli affari veramente redditizi, dato che in effetti il grande
mercato è di lingua inglese. Esiste sicuramente un mercato per titoli in italiano, ma
sarà sempre più piccolo dei mercati internazionali. In Francia, per esempio, ci sono
molti sviluppatori francesi, che hanno un buon nome anche all'estero con dei titoli in
inglese. Sono stati forzati a cercare il profitto fuori dal mercato francese. Penso che
per avanzare al livello più alto - Internet, televisione interattiva - l'Italia si
muoverà con il resto dell'Europa. Ci sono dei problemi riguardanti le telecomunicazioni
che devono essere risolti, ma non riguardano soltanto l'Italia, esistono attraverso tutta
l'Europa.
Domanda 4
Ha notato qualcosa di specifico in Italia, che possa trovare una strada nella
multimedialità, come per esempio il design, o una maniera particolare di affrontare
argomenti culturali? Ha notato qualche cosa che potrebbe essere utilizzata in un modo
migliore, per presentare l'italianità in un mercato internazionale della multimedialità?
Risposta
Uno dei settori che vengono in mente, osservando l'Italia dell'estero, è la promozione
dell'Italia come paese turistico. Siamo a Roma, dove la ricchezza culturale è fenomenale,
e sono sicura che la multimedialità sarebbe un modo fantastico per promuovere l'Italia
nelle agenzie di viaggio e negli uffici di turismo o in qualsiasi forma di attività
turistica. Non ho visto molto fino ad ora. L'altro elemento è naturalmente il design, per
cui l'Italia è tradizionalmente molto conosciuta, c'è un grande mercato per titoli di
consumo che coprono questo settore.
Domanda 5
Qual è la stato attuale di evoluzione della rivoluzione multimediale? Dove ci troviamo in
questo momento?
Risposta
La realtà oggi è che ci troviamo in un ambiente multimediale basato sui CD ROM. Ci sono
dei vantaggi con i CD ROM, e ci sono delle limitazioni. Per quanto concerne i CD ROM, uno
degli sviluppi più entusiasmanti è il CD-PLUS. Non so se ha visto il nuovo CD
interattivo dei Rolling Stones disponibile da poco, sviluppato con i nostri prodotti.
Penso che sia una delle rivoluzioni più entusiasmanti di oggi. Guardando il futuro, è
chiaro che stiamo andando verso Internet. Attualmente Internet è un mezzo abbastanza
statico. Se si osserva Internet, si tratta di testo, un po' di grafica, ma non è così
eccitante. Noi stiamo lavorando in stretta collaborazione con Netscape e altri aziende di
Internet in modo da incorporare i nostri prodotti nei loro browser e di poter avere
multimedialità dinamica attraverso Internet. Questo è ora realtà, in breve consegneremo
infatti la prima versione di Director, uno dei nostri prodotti principali, che consentirà
la multimedialità su Internet. Continuando a muoversi da qui, ci sarà tutto il mondo
della televisione interattiva, oggi si tratta essenzialmente di sviluppare i sistemi
operativi per la televisione interattiva. Stiamo, per esempio, lavorando con Olivetti,
Microware, Apple, con tutti i principali fornitori di televisione interattiva, ma oggi è
un problema di infrastrutture, e c'è ancora molta strada da fare.
Domanda 6
Pensa che Internet farà concorrenza alla televisione interattiva?
Risposta
Non penso che sia una questione di concorrenza, ma di complementarità. La gente avrà la
scelta di fare certe cose su Internet, perché le possono fare con i propri tempi, perché
preferisce cercare certe informazioni su Internet. Le operazioni bancarie, per esempio: il
home banking non sarà su televisione interattiva, sarà sicuramente su Internet. Ma se si
considerano altri settori, come, per esempio, lo shopping, immagino che sarebbe molto più
attraente su televisione interattiva, di quanto lo possa essere su Internet.
Domanda 7
Pensa che nel prossimo futuro vedremo qualche cosa che oggi ancora non esiste per niente,
nel campo dello sviluppo nella multimedialità?
Risposta
Sono sicura che ci sarà qualcosa, ma non penso che voglio fare una previsione su cosa
sarà. Per il breve e il medio termine stiamo seguendo Internet, un po' più avanti la
televisione interattiva, oltre questo è oltre me stessa.
Domanda 8
Ci sono state alcune attitudini in Europa, soprattutto in Francia, nell'industria
cinematografica, di protezione della cultura interna con una determinata legislazione.
Pensa che Internet porrà nuovamente il problema di paesi che cercano di proteggere la
loro cultura?
Risposta
Penso che il maggior problema con Internet sarà relativo ai governi e alle società che
cercheranno di proteggere le loro informazioni. In effetti oggi chiunque può dire
qualsiasi cosa su Internet. Penso che sia più probabile che questo sarà un problema, non
vedo un grande problema culturale.
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