INTERVISTA:
Domanda 1
L'ANEE pubblica ogni anno una ricerca sullo sviluppo del mercato multimediale, soprattutto
sulla distribuzione di computer multimediali in Italia. Ce ne può parlare?
Risposta
Noi, come Associazione Nazionale dell'Editoria Elettronica, che raccoglie tutti gli
editori e tutti gli operatori della multimedialità, anche coloro che si occupano sia di
Internet che dell'off-line, conduciamo una ricerca che tenta di comprendere la situazione
sull'offerta di contenuti multimediali, sia off-line che online, e la evoluzione della
domanda, come i consumatori reagiscono a questa offerta. Compaiono, in questa ricerca,
alcuni elementi molto interessanti. Per quanto riguarda il mercato dell'off-line - giochi,
enciclopedie su CD ROM - si tratta di un mercato in forte crescita: nel 1997 la crescita
è stata del 25% rispetto all'anno precedente; ricordo che l'anno precedente era
raddoppiato il mercato sull'anno prima, e parliamo di un mercato che si avvicina ai 220
miliardi. I consumatori italiani - i bambini, i nostri figli e i nostri colleghi o amici -
comprano questi dischetti spendendo 220 miliardi di lire per divertirsi e ne spendono
altri 135 miliardi per informarsi o per avere degli strumenti che consentono loro di avere
informazioni di tipo giuridico o fiscale. Il mercato italiano ha raggiunto circa 350
miliardi di fatturato che corrispondono a milioni di CD ROM. Spesso io sento parlare di
televisione digitale, spesso sento parlare delle future piattaforme e del futuro della
multimedialità. C'è da dire che la multimedialità è già presente, perché 350
miliardi è un fatturato non molto distante da quello dei libri o delle videocassette.
Quindi, il mercato della multimedialità esiste, si è affermato ed è un mercato anche
legato al numero di personal computer che c'è nelle famiglie; riferendoci alla
piattaforma digitale e alla televisione via cavo, via satellite, pensiamo al numero di
decoder che ci saranno nel futuro e che oggi sono qualche decina di migliaia; se
confrontiamo il decoder con i personal computer nelle famiglie, ci rendiamo conto che in
ambito domestico esiste già una piattaforma digitale: il personal computer ha il modem
per accedere ad Internet, ed è fornito con il lettore di CD ROM. Ci sono più di un
milione e mezzo di decoder digitali, per dir così, che non sono altro che personal
computer. Stranamente si tende a parlare molto di una cosa che ci sarà - la televisione
digitale -, e poco di una cosa che esiste, che sono i personal computer nelle famiglie e
il consumo dei dischetti e dell'editoria online. L'editoria online è un'altra sorpresa.
Dalla nostra ricerca risulta che su 9300 siti di primo livello - tecnicamente si chiamano
di primo livello quelli "WWW.it", cioè i siti madre- ben 1600 sono siti che
hanno contenuti editoriali; per intenderci, quello de La Repubblica piuttosto che quello
de Il Sole 24 0re. 1200 siti sono un'offerta relativamente enorme se si pensa a quello che
succede nell'editoria cartacea tradizionale. Ebbene: di questi 1200 siti la sorpresa che
abbiamo avuto è che soltanto 250 - quindi il 20%, una parte rilevante, ma non la più
importante -, sono siti creati dagli editori tradizionali di carta stampata. Altri 200 -
una quantità comparabile - sono siti creati da nuovi editori che si sono inventati un
nuovo business, una nuova offerta. Sta nascendo, dunque, in Italia, ed è nata, una
pluralità di offerta di servizi, sia off-line che online; e questa offerta nasce non
soltanto dall'editoria tradizionale, ma da una nuova editoria, giovane, realizzata da
giovani che lavorano nello scantinato, che hanno pochi capitali, ma che realizzano
prodotti e oggetti di grande qualità.
Domanda 2
Lei ha parlato dell'editoria online su Internet. Per quanto riguarda, invece, la
produzione di CD ROM e la vendita di CD ROM, chi è l'utente medio?
Risposta
Finora, l'utente principale più importante del CD ROM era il ragazzino, gran parte dei CD
ROM acquistati e venduti erano giochi: più del 50%. Questa tendenza è diminuita, è
diminuito il numero, in proporzione, di giochi acquistati rispetto ad altri segmenti e ad
altri prodotti. Quest'anno si è verificata una grossa crescita di enciclopedie piuttosto
che di dizionari, fra l'altro venduti in canali che in altri paesi non sono neanche
considerati da questi prodotti: nelle edicole. Quest'anno, molti dei prodotti che
tecnicamente si chiamano "referents" - prodotti di tipo enciclopedico o anche
prodotti d'arte - sono stati venduti in edicola piuttosto che attraverso altri canali più
tradizionali come i computer-shop o le stesse librerie. L'altro aspetto che riguarda il
profilo dell'acquirente è che la popolazione che acquista o consuma prodotti
multimediali, siano essi su CD ROM che su Internet, è invecchiata: non ci sono soltanto i
giovani, ma anche persone adulte, oltre i 35 anni come manager o padri di famiglia. Questi
prodotti, dunque, stanno interessando la famiglia e non più soltanto i giovani. Vorrei
aggiungere che è raddoppiato, quest'anno, rispetto all'anno precedente, il numero di
donne, di signore, di ragazze che consumano prodotti Internet e prodotti off-line. Si sta
verificando, dunque, anche una femminilizzazione del prodotto che prima veniva consumato
soltanto da un pubblico maschile.
Domanda 3
Dai Vostri dati vediamo che cresce il numero di computer multimediali; tuttavia, è ancora
una percentuale bassa rispetto alla popolazione italiana.
Risposta
E' sicuramente bassa rispetto agli altri paesi. In America sappiamo che la penetrazione di
personal computer nelle famiglie è di circa il 35%; tuttavia, in Italia, la percentuale
riguarda il 12% delle famiglie. Una famiglia su sette possiede un personal computer: è
una cifra significativa. E, direi, che questa cifra vada interpretata: fino a due o tre
anni fa il personal computer a casa apparteneva al padre di famiglia che svolgeva la sua
professione usandolo a casa e in ufficio. Il personal computer, inoltre, non possedeva
funzioni multimediali: non aveva CD ROM, non aveva altoparlante. Adesso, tutti i personal
computer che vengono venduti sono forniti del lettore di CD ROM e di modem per connettersi
a Internet. Quindi, si registra una fortissima crescita del personal computer con funzioni
multimediali.
Domanda 4
Cosa possiamo prevedere fra dieci, quindici anni?
Risposta
E' sempre molto difficile fare delle previsioni. Abbiamo organizzato recentemente una
tavola rotonda e vi abbiamo invitato gli operatori delle televisioni e gli operatori delle
tecnologie; abbiamo chiesto a INTEL e a MICROSOFT di darci la loro opinione. Affrontando
la questione coi maggiori operatori internazionali emerge questa situazione: tutti
sappiamo che il personal computer, il chip, l'elettronica sta diminuendo ogni anno del 50%
del costo, che il televisore sta diventando un personal computer, che il personal computer
sta diventando un televisore, che il decoder sarà fornito del lettore di CD ROM. Questi
diversi elettrodomestici che avremo in casa si assomiglieranno sempre di più e quello che
si verificherà, a mio giudizio, è che in ogni camera si potrà avere un elettrodomestico
diverso. In camera si potrà avere un personal computer che ogni tanto verrà usato come
televisore, mentre in salotto ci sarà un televisore che potrà essere utilizzato anche
per accedere alla WEB TV. Quindi, si creerà una situazione in cui, in funzione della
prevalenza di interessi dell'utente o del giovane o del capofamiglia, si comprerà
l'elettrodomestico più vicino a quelli che sono gli interessi dell'acquirente; questi
diversi componenti tenderanno a rendere i diversi oggetti sempre più simili fra di loro.
Domanda 5
Lei crede, dunque, che ci sarà un'integrazione anche fra televisione e Internet, fra
televisione e computer. La televisione come è adesso finirà per scomparire?
Risposta
Io credo che il televisore diventerà un mezzo per accedere a diversi servizi, e tra
questi servizi ci sarà ancora la televisione generalista, che farà la parte del leone,
nel senso che avrà sicuramente il ruolo più importante. Tramite il decoder e le
parabole, si potranno offrire i servizi aggiuntivi, come la televisione digitale, sia via
satellite che via cavo; si potrà anche accedere ai servizi aggiuntivi di accesso ad
Internet. Io credo che tutti questi servizi faranno parte di un menu che coesisterà con i
servizi tradizionali. La radio e il cinema non sono stati soppiantati dalla televisione,
il teatro non è morto con la radio. In casa si sta verificando lo stesso processo: gli
elettrodomestici si semplificano, diventano meno costosi; essi, per accedere a Internet o
alla televisione, diventeranno sempre più simili, i servizi saranno sempre più
importanti, e ciascuno in casa si creerà il proprio palinsesto. Qualcuno sarà meno
interessato a navigare su Internet, e continuerà a guardare la televisione generalista;
ma i giovani navigheranno su Internet, esattamente come oggi capita che il ragazzino vuole
andare su Canale Tre per poter assistere ad una partita.
Domanda 6
Uno dei punti di forza della TV generalista è quello di far condividere un evento a
migliaia di persone. Come faranno tutti questi programmi tematici o anche i servizi che si
possono trovare su Internet a competere con questo elemento?
Risposta
Io non credo che ci sarà competizione tra i diversi mezzi, poiché ciascuno di noi ha
comportamenti e attese diverse e in funzione dei comportamenti ognuno cerca un prodotto
che risponda alle sue esigenze. E' ben diverso leggersi un quotidiano piuttosto che fare
un gioco di società, a casa, la sera: il gioco è di tipo collettivo, la lettura è di
tipo individuale. Quando si naviga su Internet si ha un comportamento individuale e
attivo, quando si guarda una televisione generalista si ha un comportamento passivo,
quando si sceglie una televisione via cavo si opera una scelta sui contenuti. In realtà,
se noi analizziamo questi tre comportamenti - televisione generalista/ comportamento
passivo, televisione via cavo/si fa una scelta come quando si va al cinema,
Internet/comportamento attivo -, emerge che ciascuno di questi elementi non può competere
l'uno con l'altro. Quindi, io non vedo competizione tra i diversi media; viceversa, emerge
la capacità di scelta, da parte dell'utente, di trovare, di fatto, una risposta alle
proprie esigenze. Sicuramente la concorrenza sta nel fatto che il tempo disponibile da
parte di ciascuno di noi è limitato. Quindi ogni mezzo tende non a sostituirne un altro,
ma, in qualche misura a sostituirsi rispetto al tempo e alla tensione che ogni consumatore
può dedicare impiegando il proprio tempo libero. Questo è sicuramente una questione che
gli inserzionisti pubblicitari dovranno affrontare in futuro, perché nel momento in cui
meno tempo verrà impiegato nel guardare la televisione generalista, meno risorse
pubblicitarie saranno disponibili per essa; dovremo reinventare come attrarre risorse su
questi nuovi mezzi, che è uno degli interrogativi fondamentali e principali che si
pongono gli operatori che stanno investendo su Internet. Noi abbiamo posto, nella nostra
ricerca, una domanda ad un campione rappresentativo di consumatori, chiedendo quanto loro
fossero disponibili ad abbonarsi ad Internet: più del 70% delle persone ha risposto che
non aveva intenzione di pagare l'abbonamento ad Internet. Questa è una questione
importante: queste risorse che oggi sono prevalentemente disponibili sulla televisione
potranno essere utilizzate e sfruttate sui nuovi mezzi che devono ancora trovare la
formula giusta.
Domanda 7
Tornando all'editoria elettronica: quali sono i CD ROM che interessano di più il
pubblico?
Risposta
Il primo settore è sicuramente quello dei giochi, e riguarda il mercato a livello
internazionale. In questi ultimi tre anni in Italia sono cresciuti in maniera rilevante i
prodotti d'arte, che noi definiamo "referents", arts - questi prodotti
riproducono un museo virtuale piuttosto che una galleria d'arte -; anche il consumo di
prodotti enciclopedici è aumentato. Tutti i grandi operatori e editori - Microsoft, che
è uscita con Encarta, De Agostini con Omnia, e Rizzoli- hanno reso disponibile al mercato
una enciclopedia su CD ROM. L'altro settore in fortissima crescita è sicuramente quello
che riguarda la didattica. Anche in funzione del programma del Ministero della Pubblica
Istruzione che è interessato alla crescita dell'uso di strumenti interattivi per la
didattica, si è notato, quest'anno, un grande interesse da parte degli editori a
investire su questi supporti. Devo sottolineare, però, che l'Italia è ben ultima in
questo settore, mentre negli Stati Uniti più del 20% dei prodotti multimediali sono
pensati e prodotti per il settore scolastico. In Italia siamo ad una quota che è
all'incirca del 4% o del 5%: siamo ben lontani da quello che sta avvenendo da parte degli
altri paesi, dove ci son state politiche di finanziamento, di sviluppo per questo settore
molto più sensibili che non in Italia.
Domanda 8
I CD ROM di oggi non saranno obsoleti fra qualche anno? La tecnologia ha un'evoluzione
rapidissima...
Risposta
Questo è sicuramente un aspetto importante. L'evoluzione tecnologica condiziona il ciclo
di vita del prodotto, tanto che i CD ROM venduti sul mercato hanno una vita media molto
ridotta: dopo sei mesi, un anno, un CD ROM, di fatto, esce dal catalogo. Anche riguardo
alle enciclopedie, ogni anno gli editori ripensano la nuova edizione. Questo, però, non
significa che, come ogni tanto si usa dire, il CD ROM, essendo un prodotto off-line, sarà
in futuro sostituito dall'online, da Internet. Sicuramente ci sarà una evoluzione: il
DVD, il Digital Video Disk, che non è altro che un CD ROM con una capacità e una
capienza molto superiore, si sostituirà al CD ROM, ma questa sostituzione implicherà
semplicemente che ci sarà sul mercato un prodotto capace di contenere molte più
informazioni e dati del CD ROM. Quello a cui stiamo assistendo è sicuramente una
convergenza tra il mezzo off-line e il mezzo online. Alcuni editori oggi propongono
enciclopedie su CD ROM che sono aggiornate via Internet. Io credo, in definitiva, che si
verificherà una convergenza dei media e non una sostituzione dell'uno con l'altro.
Ritengo, inoltre, che questa integrazione fra Internet e CD ROM sia già avvenuta. In
futuro ci sarà una convergenza, una integrazione anche con gli altri mezzi; la
televisione digitale, la WEB TV e gli altri strumenti che oggi stanno entrando nel
settore, si comporteranno come fenomeni che si valorizzeranno l'un con l'altro sempre di
più.
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