INTERVISTA:
Domanda 1
Può darci una definizione di Smart Community?
Risposta
Una Smart Community è un insieme di uomini, di donne e di organizzazioni che sono in
grado di reagire molto rapidamente e che si interessano particolarmente delle nuove
tecnologie, dell'informazione e della comunicazione. Questo può riguardare delle regioni
o delle città, per esempio Torino o Milano o Sophia Antipolis, oppure può avvenire in
alcune grandi imprese che hanno dei poli di attività in luoghi diversi. Vi sono dunque
delle localizzazioni e poi vi sono delle imprese multipolari.
Domanda 2
Qual è la differenza fra le comunità virtuali e le S. C.?
Risposta
Le S.C. sono delle comunità reali spesso composte di persone che mangiano insieme, che
parlano insieme e che lavorano insieme fisicamente, mentre le comunità virtuali sono già
ad uno stadio più elaborato. Ma perché si possa parlare veramente di S.C. è necessaria,
quanto meno, una concentrazione abbastanza grande di persone che si conoscono e che hanno
gli stessi obiettivi.
Domanda 3
Sophia Antipolis può essere vista come una S.C.?
Risposta
Sì, assolutamente; perché qui, allorché, per esempio, vi è una organizzazione, una
visita istantanea, si può rapidamente, dall'oggi al domani, avere dei contatti con molti
organismi e organizzare qualche cosa in modo molto reattivo, molto rapido; in francese noi
chiamiamo le S.C. 'comunità reattive', delle comunità, ben inteso, intelligenti, ma
molto, molto reattive, elemento che per il mondo moderno è molto importante, perché il
tempo di reazione conta molto.
Domanda 4
Lei ha già visto, al di fuori di Sophia Antipolis, ma nella regione, degli esempi simili
di S.C.?
Risposta
All'inizio, una S.C. è diffusa automaticamente e tutte le scuole dei dintorni, le città
vicine e tutte le operazioni di biblioteca stanno diventando degli pseudo poli di questa
S.C.; d'altronde abbiamo degli embrioni di S.C. con i quali siamo in relazione , in
particolare attraverso il canale della strada biotecnologica che li collega. Ma non ce
n'è nessuno che abbia l'importanza di Sophia Antipolis, la quale può essere
tranquillamente paragonata alle S.C. che esistono negli Stati Uniti. Noi siamo in contatto
piuttosto stretto con, per esempio, la città di Torino ed il progetto di sviluppo di
Perth.
Domanda 5
La vostra preoccupazione - l'avete anche detto al Senato della Repubblica Francese -, è
di preservare le differenze culturali e le differenze di linguaggio. Allora, come è
possibile farlo attraverso le S.C.?
Risposta
L 'obiettivo di una S.C. è certamente quello di sviluppare la tecnologia, di sviluppare
l'economia, ma è anche, allo stesso tempo, quello di avere degli obiettivi che riguardino
l'etica e la diversità culturale. Non sarebbe pensabile che l'umanità assumesse una
posizione in cui tutti parlassero un BASIC AMALGAM inglese e in cui, poco a poco, le
caratteristiche proprie di ciascuna cultura fossero cancellate dallo sviluppo della
tecnologia. Dunque si potrebbe agire in modo che la cultura italiana, la cultura francese,
la cultura araba, la cultura tedesca ecc. traggano profitto dalle nuove tecnologie invece
di essere schiacciate da una cultura egemonica. Questo è uno degli obiettivi cui miriamo
nella S.C. di Sophia Antipolis.
Domanda 6
Forse è un po' presto per domandarglielo, ma avete già avuto dei buoni riscontri fra le
città europee attraverso il "networking", oppure non è ancora successo?
Risposta
Non è ancora un genere molto frequente, sta cominciando ad esistere; Abbiamo dei
riscontri piuttosto buoni a Berlino, ma per il momento tutti gli esercizi delle
telecomunicazioni non sono sufficienti. E' per questo che abbiamo sviluppato il progetto
"Medsat", che consiste nel riunire tutto l'insieme delle città mediterranee
utilizzando delle reti a larga banda con i satelliti. Ed abbiamo dei contatti, in
particolare con la rete Nettuno in Italia, con la Città delle Scienze o il Centro
Nazionale d'Insegnamento a Distanza in Francia, con la Open University britannica e con i
canadesi per avere una rete con la quale poter facilitare gli scambi con dei contenuti
importanti in tele-educazione, in tele-medicina e per le questioni culturali e turistiche.
Domanda 7
E qual è la vostra visione della necessità dei servizi universali? Le prossime
autostrade che tipo di servizio universale dovrebbero fornire?
Risposta
Personalmente auspico un servizio universale estremamente forte, affinché tutte le scuole
e tutti gli ospedali, in qualunque luogo si trovino, non siano serviti solo dal servizio
ISDN, ma anche da delle reti ad almeno due megabyte. Penso che sia possibile e dunque
necessario, perché non c'è nessuna ragione per cui un angolo sperduto dell'Abruzzo o
delle Alpi italiane o francesi sia trattato meno bene di una grande città. Questo fa
parte della democrazia reale, la democrazia dell'accesso ai moderni mezzi comunicazione.
Domanda 8
E' vero che le reti informatiche hanno cambiato velocemente l'economia. E' altrettanto
vero che il cambiamento sociale è più lento, e che, soprattutto, il cambiamento
culturale non è ancora avvenuto. Pensa che in Francia vi siano abbastanza dibattiti
culturali sull'argomento?
Risposta
Un dibattito culturale, sociale, esiste. Ma il legame fra dibattiti corrispondenti a delle
importanti questioni, ed i mezzi che le nuove tecnologie possono offrire non è ancora
entrato nei costumi, neanche in quelli politici; ed è per questo che io ammiro ciò che
ha fatto John Gage a partire dalla California, sviluppando una specie di crociata, come io
l'ho definita in Francia ed anche in Europa, in quanto vi sono dei volontari e dei
mecenati, degli sponsor, perché interessa tutti: gli industriali, la stampa, i media; Io
credo che si tratti di un progetto di interesse fondamentale, in quanto le nuove
tecnologie stanno modificando radicalmente sia le strutture che i modi di governare e le
gerarchie. Dunque è necessaria una mobilitazione, poiché tutte le risorse umane di un
Paese devono essere messe a disposizione, e particolarmente le risorse di quelli più
benestanti. L'esperienza dimostra che così si va avanti bene, l'esperienza mostra che se
si fa appello alla buona volontà si va avanti anche nelle zone più difficili: i bambini
aumentano la loro creatività, aumentano il loro interesse e di conseguenza diminuisce la
frattura sociale. Il cambiamento si vedrà nel corso dello sviluppo della generazione
attuale, poiché gli studenti già hanno un altro modo di concepire la vita, e se essi
verranno preparati, molto prima potranno essere ancora più reattivi.
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