INTERVISTA:
Domanda 1
Immaginando di parlare ad un bambino: cos'è un sistema operativo e come mai è così
importante?
Risposta
È molto difficile pensare di spiegare ad un bambino in cosa consiste un sistema
operativo! I bambini non dovrebbero preoccuparsi di questo. Quello che i bambini vogliono
fare è parlare con i loro amici, inventare cose, farle muovere, disegnare e creare mondi.
Al di sotto di queste possibilità, molto al di sotto, ci sono pezzettini di software che
controllano le risorse del computer; ecco che cos'è un sistema operativo: esso controlla
i sistemi di immagazzinamento dati, i dischi, la rete o lo schermo o la tastiera o la
scheda audio. Tutto quello che viene usato da un computer per permettere a un bambino di
disegnare, parlare, fare musica, comunicare con gli amici - la parte che sta più in
profondità, l'impianto idraulico - è il sistema operativo.
Domanda 2
Lei crede che, in materia di software, il mercato dovrebbe essere dominato da una
compagnia o da più compagnie in competizione tra loro?
Risposta
È un'idea orrenda, impensabile, quella di avere un solo centro di creatività. Per una
semplice contingenza storica e per un breve periodo, una sola società ha messo del
software su un tipo di computer; all'inizio c'era un contratto con la IBM, e poi tutti
hanno copiato IBM perché il sistema era semplice. Il dominio di Microsoft su cento
milioni di computer, dunque, non significa nulla in un mondo in cui ci sono un miliardo di
computer; se si guarda, poi, alle smart card che entrano in ogni telefono, in ogni
telefono cellulare, nelle automobili, si tengono nel portafogli, queste sono dei computer,
ed ogni anno se ne producono centinaia di milioni: mezzo miliardo in questo nuovo anno. Se
guardate all'interno del vostro orologio e nella vostra automobile e all'interno del
vostro televisore e di ogni apparecchio che l'essere umano utilizza, questi sono cento
volte di più rispetto a tutti i PC che esistono. Questo è il futuro: collegare e mettere
in rete tutta la tecnologia intelligente che rende il mondo vivo.
Domanda 3
Cosa pensa delle strategie di Microsoft?
Risposta
La Microsoft è una società che ha scritto il software per un particolare tipo di
computer, ma, in realtà, ci sono migliaia di tipi di computer. Microsoft si è
concentrata solo sul desktop non collegato in rete, mentre noi altri ci siamo concentrati
su computer collegati in rete affinché le persone comunicassero e condividessero le
risorse. Ora la Microsoft sta cercando di muoversi in quel mondo; questa scelta è
positiva perché porta tutti quei piccoli computer isolati e solitari, che facevano
programmi di calcolo, all'interno di una comunità in cui si condivide tutto. C'è un
pericolo, però: quando tutti i computer sono in grado di comunicare, se i sistemi non
sono sicuri, non ci si può fidare, non si possono usare per gli affari, per controllare
gli aeroplani in volo, per gestire la rete elettrica. Non si userebbe mai un software
della Microsoft in Borsa in cui un trilione di dollari, mille miliardi di dollari, vengono
scambiati in un giorno. Non si può usare quel software debole per un apparecchio isolato
in quell'ambiente. Ora, bit dopo bit, stiamo portando apparecchi potenti sul tavolo di
tutti, e ciò significa che il nuovo software distrugge quello vecchio: Windows NT,
Windows 95, UNIX, tutti questi sistemi operativi spariranno nei prossimi cinque-dieci
anni, perché sono il prodotto di un pensiero che ha, ormai, vent'anni. Il nuovo mondo è
il mondo dei computer collegati in rete, che distribuisce costantemente programmi. In tal
modo, se qualcuno vuole qualche programma, gli arriverà da Tokyo o da New York o da
Milano, verrà assemblato sul suo computer e farà quello che uno gli dice di fare. Questo
è il nuovo mondo: è fondato sulla rete.
Domanda 4
Qual è la sua opinione sulla divergenza tra la Sun e la Microsoft? Inoltre, può
spiegarci le ragioni del processo contro la Microsoft?
Risposta
Il governo degli Stati Uniti ha stabilito che la Microsoft usava le sue enormi somme di
denaro ed il suo potere di mercato per obbligare tutte le compagnie con cui faceva affari
ad usare un prodotto che, magari, non volevano. Il tribunale ha stabilito che ciò era un
fatto che si stava verificando e che la Microsoft, così facendo, diventava un'azienda
criminale. Nell'obbligare tutte le società a fare quello che voleva, la Microsoft stava
illegalmente usando il suo potere come monopolio; il governo degli Stati Uniti, a tale
proposito, ha decretato che la Microsoft doveva interrompere quest'uso criminale del
potere di monopolio. Noi, con la Microsoft, abbiamo solo avuto una discussione sul modo in
cui usano Java; aveva promesso di includere in ogni prodotto che avesse messo in commercio
una serie di oggetti che avrebbero permesso a un bambino di scrivere un programma e che il
programma avrebbe trovato questi oggetti su parte del software Microsoft. E la Microsoft
ne ha omessi due di proposito. A tale ragione, noi abbiamo voluto sciogliere il contratto,
indicando che non potevano usare il nome 'Java' e il disegno della tazzina da caffè, che
è il logo di Java. Questo è tutto: una discussione sulla loro veridicità nel momento in
cui immettono qualcosa sul mercato. C'è anche una questione più profonda, che riguarda
la costruzione di un mondo in cui chiunque possa scrivere un programma aspettandosi di
poterlo far girare in qualunque computer del mondo; noi parliamo di "informatica
dell'ubiquità": si dovrebbe poter scrivere un programma che possa funzionare su
qualsiasi computer del mondo. Ciò cambierebbe radicalmente il mercato del software e
permetterebbe alla creatività di tutto il mondo di entrare liberamente nel mercato
mondiale: una persona brillante a Bangkok potrebbe creare un programma che vi cambia la
vita! E lo potrebbe mettere in rete, e funzionare sul computer di chiunque, ed entrare nel
mercato mondiale. Non si dovrebbe passare attraverso la Microsoft o la Sun o la IBM.
Domanda 5
Può parlarci, in modo più approfondito, di Java: perché è così importante? E come
nasce l'idea del nome "Java"?
Risposta
Come ho già detto, nel mondo ci sono centinaia di migliaia di tipi diversi di computer.
Il computer che sta nel suo orologio è diverso dal computer che si trova nel telefono o
nel telefono cellulare o nel carburatore della macchina, ognuno di essi è stato
programmato in modo diverso. Java è stato progettato per funzionare su qualsiasi
computer; si tratta, dunque, di un linguaggio il cui scopo primario è quello di essere in
grado di girare su qualsiasi computer. In passato ci sono state idee simili a questa, e
Java è solo un potenziamento di queste ultime, ed in particolare, questo linguaggio è
stato attentamente strutturato per funzionare sulla rete. In futuro ci saranno centinaia
di altri linguaggi di programmazione, ma per la prima volta, nella storia del mondo, un
unico linguaggio di programmazione funziona su tutti i computer. In tal modo, un bambino
potrà scrivere un programma e potrà girare su IBM, sul supercomputer CRAY, sul piccolo
computer che lavora con Windows 3.1. Stiamo cambiando il modo di costruire computer,
perché adesso, se si hanno reti veloci, non è necessario che i computer vengano
assemblati tutti all'interno di una unica scatola. I pezzi possono essere distribuiti
perché possono comunicare a velocità elevata: il disco rigido, quindi, può trovarsi da
un'altra parte; qualcosa può essere collegato a un disco che sta a Pechino e usarlo come
un disco locale. Le fibre ottiche stanno avviluppando il mondo: abbiamo una capacità di
connessione per qualsiasi posto alla velocità della luce, e ciò significa che ogni
apparecchio informatico sulla terra può essere convogliato in un solo grande computer.
Per quanto riguarda il nome, all'inizio Java si chiamava "Green": era un
linguaggio semplice e girava sui circuiti per televisori; Thompson, Philips, Sony e
Mitsubishi potevano metterlo negli apparecchi televisivi. "Green" non era un
buon nome, così abbiamo deciso di dargliene un altro. Qualcuno chiese a James Gosling, il
creatore di Java: "Come si chiama il linguaggio?" Lui guardò fuori da una
finestra, vide una quercia, e disse "Oak"! (quercia!). Circa un anno dopo
scoprimmo che qualcun altro aveva già usato il nome "Oak". Ci siamo, quindi,
detti che ci serviva un nuovo nome e siamo andati tutti a sederci in un bar. Alle pareti
c'erano sacchi di caffè dal Brasile e da tutto il mondo, e "java" è un termine
colloquiale per "caffè". A qualcuno venne l'idea di chiare il nuovo linguaggio
software Java. Nessuno ha chiesto il permesso all'Indonesia: abbiamo dato un nome che era
sinonimo di caffè.
Domanda 6
Ci può offrire una semplice definizione di teoria informatica di rete e parlare della sua
importanza in una prospettiva futura?
Risposta
I computer comunicano gli uni con gli altri; se si trovano all'interno di una piccola
scatola, comunicano attraverso cavi che stanno sul retro della scatola, in maniera molto
veloce. Il computer parla alla memoria ed estrapola informazioni, mentre diecimila volte
più lentamente parla a un disco. Tutto vive all'interno di un'unica piccola scatola... Se
si riesce a creare un collegamento veloce quanto i cavi all'interno - e le fibre
ottiche sono in grado di offrire tale velocità- si può far funzionare il disco a
diecimila miglia; si potrebbe stare a migliaia di chilometri lontano e avere solo un
leggerissimo ritardo nel mandare informazioni a quel computer. Il computer di rete,
dunque, parla a migliaia di altri computer attraverso una rete veloce; ciò significa che
si può cominciare a smembrarlo e spargere i diversi pezzi in varie parti. Se si è molto
bravi ad immagazzinare dati in un centro - supponiamo a Bari, dove ci sono dischi
molto grandi ed ogni informazione è immagazzinata nel disco- Roma può usare Bari come
sito locale, e la connessione in rete crea l'illusione che Bari stia a Roma; ciò crea
anche l'illusione che Roma stia a Bari. Tutto quello che è disponibile a Roma può
sembrare che si trovi a Bari: questa è la potenza della rete. In passato, quando c'erano
solo le linee telefoniche che facevano passare poche migliaia di caratteri al secondo, non
si potevano inviare immagini, non era abbastanza veloce. Con le fibre ottiche che vanno
alla velocità di un milione di caratteri al secondo, tutt'a un tratto si ha la
possibilità di far pervenire le informazioni istantaneamente ovunque ci si trovi. La RAI,
per esempio, non trasmette in modo tradizionale: manda dei segnali al satellite e ne manda
altri istantaneamente attraverso le fibre ottiche a Bologna, e a Bologna sembra di essere
negli studi RAI di Roma: non si coglie una differenza di luogo di emissione delle
informazioni. Ecco cos'è un computer di rete: esso collega le fonti di informazioni tra
loro.
Domanda 7
E' importante far utilizzare il computer ad un bambino?
Risposta
E' importante fare utilizzare i computer ai bambini, perché sono loro che creeranno le
nuove idee, le nuove società e la nuova economia. La generazione che cresce nell'era dei
computer si confronta con un linguaggio e un modo di percepire il mondo diverso dalle
vecchie generazioni; il computer crea un genere di letteratura, per esempio, che non è
accessibile a quanti di noi non vivono nel mondo della rete. Per chi ne fa uso, si tratta
di una esperienza che genera una nuova costruzione letteraria: libri collegati tra loro,
frasi collegate, pensieri collegati. L'intero sistema informatico diventa una biblioteca
più complicata di quella che ha descritto Umberto Eco. In questa prospettiva, la
questione più importante è quella di fornire una via d'accesso ai bambini, in modo che
possano venire coinvolti in tutto questo. Ogni classe, in Italia, dovrebbe essere fornita
di un accesso per ogni alunno. Gli strumenti per realizzare ciò, in passato, costavano
duemila o tremila dollari: troppo. Questi prezzi sono scesi. Le macchine per i
videogiochi, come Sega e Nintendo, sono computer di rete molto potenti: collegati in rete
daranno accesso a tutte le biblioteche del mondo. Gli studenti dovrebbero usare questa
nuova finestra per entrare nelle biblioteche di tutto il mondo, accesso reso disponibile
da un computer collegato in rete. Quando il prezzo di questi computer arriverà a dieci
dollari - cosa che avverrà: i telefoni cellulari negli Stati Uniti si vendono a cinque o
dieci dollari- tutti potranno permettersi di avere a casa il computer. Una volta che si è
stabilito il modo di collegare gli studenti tra loro, la domanda che ci porremo sarà: se
abbiamo un nuovo strumento per produrre letteratura, chi crea le nuove opere letterarie?
Chi scrive, chi legge, chi disegna, chi comunica?
Domanda 8
A tale proposito, può spiegarci in cosa consiste il Net-Day-Project?
Risposta
Pensavamo fosse possibile collegare in rete tutte le scuole d'Italia, ma i governi, i
ministeri, sono troppo lenti, e noi non vogliamo fare riunioni, ma agire, e sappiamo come
fare: si mette un cavo numero 5, un cavo telefonico ad alta velocità - non costa nulla:
trecento lire al metro -, oppure si utilizza il cavo ottico - costa mille e cinquecento
lire al metro -; il cavo si può installare in un'aula. Ho pensato, dunque, di chiedere a
tutti gli ingegneri nel mondo di andare nelle scuole dei loro figli e chiedere al preside
della scuola dei propri figli un aiuto ad installare la rete all'interno della scuola
stessa. Per realizzare questo - so che era un'idea folle, e pensavo che non si sarebbe
realizzata- ho usato la rete; potevo pubblicare una pagina Web per ogni scuola a costo
zero, prima in California, poi negli Stati Uniti: centoquarantamila pagine Web vivono
dietro a quello schermo. Si va su un puntino qualsiasi e si arriva alla scuola, e dal
colore del puntino si può vedere se la scuola è collegata in rete. Se il puntino è
rosso, si è individuata una scuola che ha bisogno di aiuto e ci si può offrire come
volontari. Io ho soltanto costruito pagine Web che permettessero ai tecnici, ai genitori,
di offrirsi come volontari. Il mio primo giorno di lavoro al progetto, nel marzo del 1996,
centomila californiani si sono offerti come volontari e hanno installato i cavi in
quattromila scuole: tutto questo in un giorno solo. Chi ha pagato i cavi? I genitori. I
genitori farebbero qualsiasi cosa perché i loro figli abbiano accesso al futuro. Questo
è il cuore del Net-Day! Non aspettate il governo, non aspettate la scuola. Fin da ora
sapete come fare: andate e fatelo.
Domanda 9
Chi si occupa di far collegare i computer in rete?
Risposta
Il progetto è iniziato solo per fornire la possibilità di collegamento nelle scuole. Il
passo successivo da fare consiste nel collegare le scuole a Internet. Ciò implica la
partecipazione della compagnia dei telefoni. Negli Stati Uniti, il Presidente e il
Vicepresidente, Bill Clinton e Al Gore, con il capo della Commissione Federale per le
Comunicazioni hanno detto che collegare le scuole in rete è il passo più importante per
la competitività dell'America nell'economia mondiale; in seguito a questo riconoscimento,
a partire da gennaio del 1998 prendiamo due miliardi di dollari per collegare in rete
tutte le scuole e le biblioteche degli Stati Uniti ad Internet. Chi pagherà? Le compagnie
dei telefoni, le compagnie che gestiscono i cavi ottici e le televisioni.
Domanda 10
Quindi il Progetto Net-Day non è un progetto concluso ma è ancora in corso?
Risposta
Net-Day è un progetto che porta la tecnologia di rete in tutte le scuole del mondo. In
molte scuole del mondo non c'è corrente elettrica, in molte scuole del mondo i bambini
non hanno abbastanza da mangiare. Il Net Day è solo un modo per fornire questa ricchezza
di diffusione del mondo ricco a tutte quelle scuole nel resto del mondo che non hanno
nulla. Nelle città interne degli Stati Uniti gli alunni nelle scuole leggono libri vecchi
di vent'anni! Ora la vita è cambiata: sulla rete tutto è pubblicato ed è gratuito, si
può entrare in Internet e vedere tutto. Abbiamo pensato di sfruttare il calo costante dei
prezzi della tecnologia per permettere alla parte più importante del nostro mondo - i
bambini- di accedere alle ricchezze del mondo che abbiamo creato.
Domanda 11
La nuova tecnologia porta nuove opportunità, ma cosa possiamo fare per le persone che non
possono permettersi le nuove tecnologie?
Risposta
Quelli che non hanno la possibilità di utilizzare le nuove tecnologie saranno esclusi da
nuove opportunità che queste ultime offrono. Nel Bangladesh, dappertutto in Africa, c'è
una generazione che è condannata dalla situazione economica attuale ad essere esclusa.
Tuttavia è solo una questione di prezzo, e i costi di accesso a questi strumenti stanno
calando. Vent'anni fa, pensare che ci sarebbe stato un televisore nella maggior parte
delle case nelle zone più povere dell'Africa era un'idea folle; ora ci sono televisori
dappertutto. Il prezzo delle radio è sceso a un dollaro, e le persone possono ascoltare,
ora, i programmi radiofonici. Con l'arrivo dei satelliti a bassa quota, un apparecchio che
costa 10 o 20 dollari può collegarsi direttamente al satellite; l'arrivo
dell'interconnessione globale e il suo prezzo in continuo calo rendono improvvisamente
possibile raggiungere parti del mondo prima irraggiungibili. Un altro obiettivo del
Progetto Net-Day consiste nel creare un apparecchio che riceva dal satellite - una
parabola satellitare costa cento dollari- per portare dal satellite le centinaia di
milioni di pagine Web e trasferirle su un piccolo disco locale. Un disco da 9
gigabyte oggi costa duecento dollari: è un disco enorme, può contenere tutte lo opere
d'arte del Vaticano. Quel disco, collegato con la parabola, permette al paesino isolato di
avere i tesori del Vaticano disponibili localmente; attraverso piccole apparecchiature -
piccoli computer da cento dollari- si può rendere queste opere visibili a velocità molto
elevata. Molte di queste cose possono essere costruite con i pannelli solari o anche con
meccanismi a molla, senza avere necessariamente bisogno di elettricità; il progetto è
quello di distribuire centinaia di migliaia di questi apparecchi nel mondo. La Banca
Mondiale, la Interamerican Bank for South America, la Asian Development Bank, le banche
più grandi vedono questo progetto come il miglior singolo investimento per lo sviluppo
economico di tutti i paesi più poveri del mondo.
Domanda 12
Il futuro del collegamento in rete, dunque, sarà il satellite?
Risposta
Il futuro del collegamento in rete sarà una combinazione della rete terrestre con quella
satellitare. I satelliti bassi, che stanno solo a centoventi chilometri sulle nostre
teste, sono abbastanza veloci, come il nuovo Progetto Iridium. Ci sono dieci diversi
progetti per installare satelliti a orbita bassa; un tempo si usavano solo per lo
spionaggio: le spie ci andavano e scattavano foto da lì. Ora, i satelliti vengono usati
anche dalle imprese commerciali. Proprio in questo momento, in Italia, molti segnali
satellitari stanno passando attraverso il nostro corpo, e possono essere captati da una
parabola molto piccola; potremmo prendere il segnale televisivo della RAI che arriva in
tutta Italia e inserire, nel segnale esistente, migliaia di pagine Web o opere d'arte.
L'apparecchio per decodificare, un chip, costa cinque dollari. Io potrei trovarmi nel
paesino più isolato del Mezzogiorno e sintonizzarmi con la RAI e dal segnale prendere
pagine Web da tutti i musei o dalle biblioteche o da altre scuole nel mondo, metterle su
un computer locale e usarlo per l'insegnamento. Se i testi scolastici sono costosi, questo
è un modo per far arrivare gratis le ricchezze del mondo.
Domanda 13
Tornando al tema dell'educazione e al Progetto Net-Day: abbiamo parlato dell'educazione
dei ragazzi, ma chi insegnerà agli insegnanti?
Risposta
Il problema maggiore per la realizzazione dei progetti riguardanti la scuola è abbattere
gli ostacoli. Ogni cosa nuova che arriva in una scuola e che l'insegnante deve imparare ad
utilizzare, perdendoci del tempo, rappresenta un ostacolo; gli insegnanti non hanno tempo,
non hanno soldi, hanno classi di trenta alunni, devono conoscere gli studenti e cercare di
sapere come sono veramente e far sì che imparino. Gli insegnanti possono fare un
buonissimo lavoro con un pezzo di gesso e una lavagna, e questo potrebbe essere tutto ciò
di cui hanno bisogno; è importante capire gli studenti, parlare al loro cuore. Fare
qualcosa di nuovo in ambito scolastico diventa molto costoso; la Francia ha vissuto
un'esperienza disastrosa quando ha messo a disposizione delle scuole quarantamila computer
scadenti: hanno buttato via centinaia di milioni di dollari, e hanno fatto perdere
moltissimo tempo agli insegnanti. Questi ultimi possono, viceversa, imparare ad usare
Internet molto velocemente. E con la connessione in rete si può dare la possibilità agli
studenti di vedere cose a cui non avrebbero mai potuto accedere prima: si possono vedere
le orbite dei pianeti, si può andare all'interno di una cellula vivente e vedere le
interazioni dei componenti chimici della cellula stessa, e così via. Le forme di
esplorazione che gli studenti possono sperimentare da soli li aiutano ad apprendere un
nuovo metodo a cui prima non avevano mai avuto accesso. E se i programmi sono buoni, non
si ha bisogno di leggere un manuale per utilizzarli.
Domanda 14
Navigare su Internet può anche essere pericoloso per i ragazzi. Vorrei, a questo
proposito, sapere cosa pensa del controllo di accesso a Internet.
Risposta
La questione più difficile riguardo all'educazione è cosa si insegna. Quando lo studente
finisce la scuola dovrà fare delle scelte, ed è importante, per lasciare un accesso
libero ad Internet, dare la possibilità alle persone di imparare a scegliere. Gli
studenti che sono troppo giovani per avere dei riferimenti hanno bisogno dell'aiuto dei
loro genitori, della famiglia, dei loro insegnanti, della loro chiesa. Tutte queste
influenze che guidano i nostri gusti devono essere applicate all'uso di Internet. Ci sono
dei mezzi tecnici per bloccare pagine di cui si sa già che sono dannose, come i sexy-show
dal vivo ad Amsterdam. Sappiamo subito che non è una cosa che un bambino dovrebbe vedere.
Più difficili da bloccare, invece, sono le persone che dicono cose false. In questo caso
abbiamo bisogno della presenza costante di studenti e insegnanti che lavorino insieme per
scoprire, e per questa ragione è così importante che il collegamento in rete avvenga
nelle scuole dove c'è controllo da parte degli insegnanti che guidano a scegliere, o
nelle case dove i genitori dovrebbero assolvere a questa funzione. Molto spesso questi
ultimi lasciano guardare la televisione ai ragazzi senza controllare ciò che guardano, e
questa libertà, in realtà, può essere pericolosa. C'è sempre stato il dibattito
sull'arte come potenziale fonte di danno per i giovani. Personalmente penso che potendo
avere accesso a qualsiasi informazione si impari presto che cosa ha valore per noi; si
impara crescendo quali sono le cose su cui vogliamo perdere tempo e cosa può avere valore
per gli altri; si dovrebbe avere accesso a tutto. La biblioteca di Umberto Eco ha delle
sezioni con libri che la Chiesa ha proibito a chiunque di leggere; la Chiesa ha tuttora un
elenco di opere che ritiene inopportune per i credenti. Io credo che Internet offra nuove
opportunità, ed ho la mia lista di cose che consiglio, e la mia lista di cose che ritengo
negative. Se io mettessi la mia lista su Internet, chiunque potrebbe usarmi come guida.
Lei, si fiderebbe dei miei gusti in fatto di cinema? Forse no. Forse, però, potrebbe
fidarsi dei miei gusti sui libri di informatica, e in questo caso potrebbe usarmi come
guida. Credo che vedremo la nascita di un nuovo mondo in cui molta gente potrà offrire
agli altri la propria opinione!
Domanda 15
In cosa consiste il progetto Unicode, a cui Lei lavora?
Risposta
La prima cosa che intendo sottolineare, è che la maggior parte dei computer prodotti
negli anni '70, '80 e '90 è robaccia, sono stati costruiti tutti utilizzando l'inglese
come lingua principale. Gran parte del mondo non parla inglese. Cinque anni fa, diverse
compagnie come Microsoft, Sun, Apple, Xerox, il Palo Alto Research Center, il centro
dell'informatica avanzata, si sono unite per mettere tutte le lingue, seimila diversi
alfabeti del mondo, nel computer. Ogni anno, in Cina, si laurea un milione di tecnici, e
questi ultimi non vogliono scrivere in inglese, vogliono scrivere i loro programmi in
cinese. Unicode è un modo per mettere tutti gli alfabeti nel computer e permettere a
questi ultimi di capirsi. Microsoft, Sun, IBM ed Apple hanno aderito al progetto, ed ora
ci stiamo avvicinando a un mondo in cui si possono leggere i libri di Umberto Eco tradotti
in trenta lingue, e si possono vedere tutte e trenta le lingue su uno stesso schermo; è
sempre utile avere accesso ad uno stesso testo in varie lingue. Il nostro obiettivo,
dunque, è fare diventare questi computer ciò che essi, in realtà, sono già: macchine
per leggere e scrivere.
Domanda 16
Dunque, si scrive un testo in italiano e viene automaticamente tradotto in altre lingue?
Risposta
Questo di cui parla è un livello più alto di elaborazione. In realtà, con il progetto
Unicode si ha la possibilità di scrivere in Arabo, da destra a sinistra, o in Ebraico o
in Tailandese, che è una scrittura molto complicata, o in cinese, che si può scrivere in
verticale, per unificare ciò che sta sotto il sistema operativo, in modo che ogni
computer possa mostrare tutti i linguaggi umani. Capire il significato di un testo in una
lingua e tradurlo in un'altra è una questione più complessa. Il nostro obiettivo è di
dare al computer le capacità di un bambino di tre o quattro anni attraverso questo
comando sui linguaggi. E, a questo obiettivo, ci stiamo appena avvicinando.
Domanda 17
Quando sarà disponibile un software di traduzione?
Risposta
Oggi potrei prendere "Il Sole 24 ore" in italiano, metterlo in un programma di
traduzione in inglese ed essere in grado di leggerlo; si tratta di informazioni sulla
finanza, non è difficile da tradurre. Non potrei farlo con un testo letterario, poiché
ha una complessità linguistica maggiore. Tuttavia, oggi, il software esiste per tradurre
l'italiano, il francese, le lingue romanze, in una serie di altre lingue; c'è anche
parecchio lavoro sul russo, - un retaggio della Guerra Fredda -. Tutti gli eserciti
volevano essere in grado di ascoltare i russi e avere un computer che li aiutasse a
tradurre. Una delle funzioni principali della rete nelle scuole e nelle biblioteche
d'Italia e del mondo è salvare le letterature e permettere la nascita di nuove
letterature. Con Internet si è creato un mercato globale, e qualsiasi letteratura può
essere creata, pubblicata, condivisa, e, magari, comprata attraverso Internet.
Domanda 18
Crede che le relazioni sociali possano risentire dell'uso di Internet?
Risposta
Tutti i quarantenni o cinquantenni hanno ricordi della loro infanzia senza televisione.
Queste persone si ricordano di aver giocato a pallone per la strada e corso nei parchi e
di essere stati all'aperto più di quanto si faccia oggi. Oggi, con la televisione,
un'intera generazione passa molto più tempo al chiuso. Si potrebbe dire che questo sia un
bene, ma non c'è verso di eliminare la tesi che la televisione sia negativa, per certi
versi. Anche il telefono ha cambiato il nostro modo di incontrare la gente: invece di
andare al bar per vedere qualcuno, gli si telefona. Negli ultimi ottant'anni abbiamo visto
la società avvicinarsi a un modo di comunicare più isolato, più estraneo, impersonale.
D'altra parte abbiamo cambiato il mondo in modo tale che oggi qualsiasi bambino in Italia
può prendere il telefono e parlare con un bambino in Cina, e ciò, in passato, non era
possibile. Io considero Internet come uno strumento salutare perché con esso, in un certa
prospettiva, si interagisce. Mia figlia, che ha quindici anni, passa più tempo con
Internet che a guardare la televisione; ciò mi fa piacere perché la televisione è
passiva e Internet rende l'utente attivo.
Domanda 19
Può parlarci della storia dei microprocessori?
Risposta
Durante gli ultimi vent'anni si sono costruiti circuiti che stanno in un piccolissimo
pezzo di silicio e c'è bisogno di software per far partire i programmi; ci sono molti
linguaggi diversi che si usano per far funzionare questi chip. Quando questi ultimi
vengono inseriti in un apparecchio che gli utenti trovano utile, spesso, da subito, si
crea un monopolio, poiché alla gente piace condividere la stessa tecnologia. Intel ha
realizzato un chip non molto buono, per la verità, e ne ha costruiti tanti; essi sono
diventati processori all'interno dei computer semplici delle workstation. I PC non sono
molto veloci, ma sono sufficienti per chi deve leggere e scrivere e fare programmi
di calcolo. Intanto, la CRAY produceva dei chip molto veloci che erano in grado di
calcolare il nucleo delle stelle e grossi problemi di dinamica dei fluidi per il clima;
questi sono supercomputer. La IBM, la Sun, la Hewlett-Packard, la Silicon Graphics e la
Digital Equipment Company hanno costruito altri processori, molto più veloci di quelli di
Intel, che sono stati usati per funzioni più avanzate di quelle per cui normalmente la
gente usa i computer: per creare modelli delle FIAT o per far funzionare la rete
telefonica. Questi tipi di chip sono scesi di prezzo al punto che ora sono presenti nelle
normali workstation. Nel frattempo, i chip Intel sono diventati pure più veloci; nei
prossimi cinque o dieci anni, dunque, utilizzeremo sempre più chip che erano,
inizialmente, lenti e che avevano bisogno di una programmazione sofisticata, al loro
interno, per andare veloci. Poiché ogni 18 mesi la velocità di questi chip raddoppia, si
potrebbe non sapere di quale chip si tratta. Questo è il primo grande progresso: non si
dovrà più chiedere se si tratta di un chip Intel o Spark o IBM, Power PC, non importa
più, il software gira su tutto. L'importanza di questo fatto, così interessante per le
scuole italiane, è emersa con lo sviluppo dei browser, perché a Ginevra un fisico ha
inventato un modo per mettere su uno schermo una pagina di informazione: sembrava un libro
collegato ad altre pagine, non c'era bisogno di manuale, non c'era bisogno di impararlo;
si poteva leggere il libro. Umberto Eco avrebbe potuto avere tutto quello che recensiva e
si potevano sfogliare pagine su uno schermo ed imparare, e ciò funzionava su qualsiasi
computer: Macintosh, PC, Olivetti. I browser che permettono di fare quello che fanno gli
esseri umani - leggere e scrivere- sono il primo passo fondamentale per rendere i computer
utilizzabili nelle scuole. Direi che, prima dei browser, i computer non erano utilizzabili
nella scuola: facevano perdere tempo agli insegnanti e agli studenti, e realizzavano cose
noiose.
Domanda 20
E ci può fare una breve storia dei PC e dei sistemi operativi?
Risposta
Tra il 1980-'81 si diceva che si potevano rendere i chip più intelligenti, e si produsse
il primo microprocessore che aveva la possibilità di essere programmato da un buon
linguaggio di programmazione. Un pazzo disse: "potremmo realizzare un chip molto
piccolo ma abbastanza buono per molte applicazioni; costruiamolo". La IBM rispose che
era un'idea assurda, che loro costruivano grossi computer e facevano molti soldi con le
banche. Allora, questa persona, voleva costruire una piccola macchina che avesse uno
schermo e che la gente potesse usare semplicemente come macchina da scrivere. La IBM, che
produceva macchine da scrivere, disse che era una cattiva idea poiché questa macchina
avrebbe sostituito le macchine da scrivere. E allora, questa persona, rispose che
l'apparecchio avrebbe svolto operazioni diverse, che si sarebbe trattato di un piccolo
computer e non molto potente. Ma non aveva il software. La IBM rispose che se fosse
riuscito a trovare del software nelle settimane successive avrebbero mandato avanti il
progetto. Andò, quindi, a Santa Cruz da un signore che creava software per far funzionare
processori molto piccoli, da 8/16 bit, e gli disse: "per qualche migliaio di dollari
ci darebbe i diritti su questo software?", e lui rispose: "ci penserò".
Passò troppo tempo. Andarono da Bill Gates e gli chiesero un sistema operativo per far
funzionare questi computer. Bill Gates rispose loro: "Tornate fra un'oretta".
Corse fuori dalla porta di servizio e trovò un signore che aveva una cosa che si chiamava
Quick and Dirty Operating Systems, QDOS. Gli disse: "le darò qualche
centinaia di dollari per questo. Me lo può dare?". Tornò indietro con quello e
disse alla IBM: "Ecco il software, firmerò un contratto". La IBM non aveva
niente di meglio. Non sapevano che non era stato Bill Gates a scriverlo, ma sapevano che
era qualcosa che avrebbe fatto funzionare quella piccola macchina, ne avevano bisogno; lo
presero, lo misero nella macchina e cominciarono a vendere il tutto. Non vendevano molto
ma erano molto utili. Poi, qualcuno inventò i programmi di calcolo, e la gente ebbe modo
di verificarne l'utilità. Era un mezzo per fare operazioni che prima si scrivevano sui
fogli; stavolta era il computer che faceva le somme e si potevano vedere i numeri che si
sommavano e, alla fine, la presentazione del budget avrebbe avuto il risultato giusto
scritto in fondo. Si trattava di un'utilizzazione molto importante e l'uso di queste
macchine prese il via: ne venivano vendute centinaia di migliaia per tenere la
contabilità della gente. In seguito migliorò il trattamento di testi, e per i successivi
dieci anni i computer non fecero altro che trattamento di testi e programmi di calcolo.
Queste sono le applicazioni principali. Ci sono centinaia di altre applicazioni, ma
soltanto un centesimo dell'uno per cento della popolazione le usa. Questo è tutto. I
computer erano piccoli, e non avevano collegamento in rete. Il sistema operativo non lo si
poteva neanche definire un sistema operativo: pochi pezzi di software che qualche volta
riuscivano a recuperare il file di cui si aveva bisogno; erano di bassissima qualità e si
rompevano molto facilmente. A volte penso che se si sommasse il tempo che il software di
Bill Gates ha fatto perdere alla gente, risulterebbe il più grosso crimine tecnologico
della storia; milioni di anni di vita delle persone sono stati buttati via cercando di
ritrovare quel file scomparso, o cercando di avviare il computer che si blocca quattro o
cinque volte al giorno. Ogni volta Bill Gates ruba un quarto d'ora, venti minuti di vita.
E lui paga, forse? Mai. Non paga mai. A questo proposito metteremo una pagina Web
intitolata " Billing Bill": mandiamo il conto a Bill. Le ore perdute di coloro
che hanno cercato di aprire quel gioco per il figlio e a leggere il manuale e a chiamare
la Microsoft dicendo: "come posso fare questa cosa?", e ad andare a comprare un
libro che costa settanta dollari per sapere i segreti di Windows '95, basta comunicarle al
sito Web! Un semplice calcolo: si perdono cento ore all'anno col PC; centocinquanta (150)
milioni per cento (100) ore fanno due milioni e mezzo di anni che la gente perde ogni anno
per far lavorare i PC della Microsoft. Ciò equivale ad un delitto! Questo è il motivo
per cui abbiamo discussioni con la Microsoft sulla qualità del software: non sono
discussioni su tutta la Microsoft. Una parte della Microsoft vede Java come il salvatore
dell'azienda; il passaggio da un software mediocre che si rompe spesso ad un altro più
sicuro, è un passo molto importante per salvaguardare la Microsoft. La Microsoft non
morirà. Ma se la gente non può riporvi la sua fiducia per continuare a lavorarci, non si
può usare il software. Per questa ragione metà della Microsoft sta cercando di andare
avanti e migliorare la qualità di ciò che fanno, e uno strumento di miglioramento è
Java. L'altra metà è preoccupata che il flusso di entrate diminuirà per la concorrenza
di ragazzi di Bari o di Bologna che stanno creando nuovo software che entrerà in
concorrenza e porterà via il mercato alla Microsoft.
Domanda 21
Quali sono le sue previsioni per il futuro?
Risposta
Le cose cambieranno. Ricordiamoci che Intel vende quaranta, forse cinquanta milioni di
chip all'anno. Samsung e Mitsubishi trenta milioni al mese. I PC, dunque, sono una parte
molto piccola del mondo dell'informatica. Ogni automobile che fabbrica la Fiat contiene
dei computer, lo ripeto; ogni orologio da polso che fabbrica la Swatch contiene un
computer, e questi sono gli apparecchi importanti. La novità di oggi, con Internet,
consiste nel collegare la gente. Tuttavia, ciò lo stiamo facendo da vent'anni: la
comunità scientifica, la comunità militare, le spie sono tutti collegati da molto tempo.
Poiché essere collegati è di importanza vitale, tutte le società di investimento, le
banche commerciali, le borse sono collegate da molto tempo. I PC sono stati tardivi, non
li abbiamo usati per queste operazioni perché non erano affidabili. In tutto il mondo
dell'informatica, la scoperta di un modo per far girare i programmi su qualsiasi
apparecchio, dai cinquecento (500) milioni di smart card fino a CRAY, è veramente nuova.
Tutto quello che si sa sui PC, tutto ciò che si è visto sparirà; Windows '95 sparirà!
Più della metà dei PC funziona ancora con il vecchio Windows 3.1, ma nel prossimo ciclo
di quattro o cinque anni, le macchine più vecchie, come il 286 o il 386 risulteranno
così poco potenti che saranno sostituiti da qualcosa di nuovo. Ricordiamoci che, ogni
anno, la velocità del processore raddoppia; l'inventario di tutti i computer del mondo,
dunque, cambierà moltissimo nei prossimi tre o quattro anni. Basti guardare Nintendo:
quest'apparecchio è un computer serio e costa cento dollari, ed è più potente dei PC di
cui stiamo parlando.
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