Biblioteca digitale (intervista) RAI Educational

Hisham El Sherif

Napoli - OMPI FORUM, 19/10/95

"Aspetti legali del mondo elettronico"

SOMMARIO:

  • Per poter profittare del progresso prodotto dalla società dell'informazione sono necessari un nuovo paradigma e nuove regole legali (1),
  • da definire in base alle proposte di tutte le organizzazioni nazionali e internazionali (2).
  • Alcune di queste regole riguardano Internet, e comprendono il problema dei diritti d'autore e della diffusione di materiale eticamente e moralmente inaccettabile (3).
  • I nuovi media consentono nuove forme di conservazione dell'eredità culturale del mondo. L'istruzione è uno degli elementi essenziale per la creazione di un nuovo paradigma per la società dell'informazione (4).

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INTERVISTA:

Domanda 1
Quali sono i requisiti legali e gli aspetti connessi all'infrastruttura informativa globale?

Risposta
Mi consenta di iniziare con una serie di presupposti. Primo: noi ci troviamo nella società dell'informazione, che a sua volta esiste oggi. Secondo: stiamo perseguendo la promozione e il rafforzamento dello sviluppo socioeconomico in tutto il mondo, attraverso diverse nazioni e diverse visioni del mondo. Terzo: stiamo assistendo al potenziamento del mercato e del settore privato degli affari, la sua crescita e la sua espansione per la guida delle economie del mondo. Quarto: vogliamo migliorare la qualità della vita della gente. Per poter accettare questi presupposti e il fatto che la tecnologia sta influenzando la crescita di tutto il mondo, abbiamo bisogno un nuovo clima; dobbiamo definire le responsabilità e gli obblighi fondamentali di chi crea e chi utilizza, di chi fornisce e di chi consuma. Nel mondo dell'informazione, basato sulla conoscenza, le regole del libero mercato sono diverse. Non è possibile semplicemente applicare o estendere quelle esistenti. E' necessario ridefinire ciò che abbiamo sviluppato, utilizzare forse una parte di ciò, ma allo stesso tempo penso che sia necessario un nuovo paradigma globale e nuove norme per la nuova società di informazioni. Gli aspetti legali sono molto importanti: definiscono le regole e le responsabilità fondamentali di ciascun partito, sia di chi governa, sia di chi utilizza. Essi definiscono le responsabilità generali dei fornitori e dei fruitori del servizio, dei settori commerciali e dei consumatori, dei governi e della gente. Per realizzare queste regole ci sono una serie di approcci: la possibilità che ciascun paese del mondo e ciascun settore industriale cerchi, ognuno da solo, di inventare le proprie regole, oppure il tentativo di cercare sinergie e armonizzazioni oltre i confini geografici. Per questo necessitiamo di agenzie e organizzazioni internazionali, che cooperino per studiare i requisiti legali di questo nuovo mondo. Questo nuovo clima necessita norme legali, che non siano solo un'estensione delle esistenti, ma che includano la sinergia tra gli enti istituzionali. Il quadro istituzionale deve essere disegnato in modo da realizzare armonizzazione, cooperazione, coordinazione e sinergia. Abbiamo bisogno di sempre di più organizzazione e coordinamento della cooperazione oltre le frontiere geografiche, in altre parole abbiamo bisogno di una cooperazione internazionale, ma, allo stesso tempo, anche nazionale. Dobbiamo cooperare se vogliamo veramente estendere i benefici della nuova società dell'informazione e della nuova era a tutte le regioni del mondo.

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Domanda 2
Dato che il mondo elettronico cambia così velocemente, è necessario porsi una domanda: Pensa che le organizzazioni legali nei singoli paesi e quelle internazionali siano in grado di seguire ciò che accade nel mondo reale? O pensa che anche qui sia necessario un nuovo paradigma?

Risposta
Penso che ci sia un serbatoio intellettuale molto ricco nelle organizzazioni esistenti nel al mondo, e possiamo cominciare con queste, ma dobbiamo veramente articolare il nuovo paradigma che ho richiesto. Che si parli dei nuovi sistemi costitutivi che si formano attualmente, come il G7, o le commissioni per la nuova infrastruttura di informazione globale, o le altre organizzazioni specializzato in questa campo, come l'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, oppure le associazioni che rappresentano particolari gruppi d'interesse, come editori, network radiofonici e televisivi, industrie cinematografiche e di software, in aggiunta agli enti nazionali, tutte queste associazioni, consigli, gruppi e organizzazioni devono fare un passo indietro e mettere a disposizione l'esperienza accumulata nei relativi settori. E' necessario mettere insieme il nostro peso per articolare gli elementi e le componenti di questo nuovo paradigma, e, ancora più importante, le relazioni che intercorrono tra questi elementi. Infine, e penso che sia molto importante, sarà necessario definire come implementare il passaggio dallo stato attuale a quello a cui dovremo arrivare. In questo contesto esiste un elemento di grande importanza relativo all'istruzione. Molta gente in tutto il mondo deve essere formata sulla strada da percorrere. Dobbiamo essere consapevoli che veniamo da diverse discipline, dalla giurisprudenza, dalla tecnologia e l'industria con un'impostazione commerciale, dal mondo accademico, e dobbiamo fare un passo avanti per collegare queste diverse discipline. Il divario odierno tra il mondo che cambia e il mondo della legislazione non deve esistere. Né vogliamo che questo divario si espanda giornalmente. Sappiamo una cosa: il mondo sta cambiando e continuerà a cambiare in maniera molto dinamica. Non è più prevedibile di vivere il mondo statico del passato.

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Domanda 3
Uno degli esempi dell'odierno mondo elettronico è Internet. Molte case private sono equipaggiate per comunicare ed interagire con Internet. Quali sono gli aspetti legali specifici a Internet, per esempio, le responsabilità del fornitore di connessione?

Risposta
Internet rappresenta un esempio della cosiddetta autostrada informatica. Essa permette di riunire il mondo, la gente e gli affari. Si tratta di un ambiente elettronico in cui gruppi di lavoro possono, allo stesso tempo oppure a tempi diversi, collaborare, comunicare, collegarsi uno con l'altro attraverso le frontiere geografiche. Lo stesso tasso di crescita di Internet dimostra di per sé i vantaggi e l'impatto sui diversi utenti. Internet dispone oggi di 40 milioni di utenti e di un tasso di crescita mai visto in precedenza in nessuna parte del mondo. Ogni giorno vengono inventate molte applicazioni per realizzarla. E' molto importante fare una differenza tra ciò che è di dominio pubblico e ciò che appartiene al dominio commerciale. C'è una serie di sfide legali per chi opera nel dominio commerciale, ma anche per chi opera nel dominio pubblico. Una di queste è relativa ai diritti d'autore ed è direttamente connessa al concetto di remunerazione. E' necessario remunerare gli autori per ciò che hanno inventato e sviluppato, perciò abbiamo definitivamente bisogno di una disciplina legale. Abbiamo bisogno di metodi, strumenti e tecnologie differenti in una piazza commerciale elettronica e in un ambiente elettronico, che aiutino ad ottenere un risultato di incasso direttamente nelle tasche degli autori. Ma allo stesso tempo ci sono altre sfide molto importanti da affrontare: non vogliamo che la criminalità venga promossa da Internet o da qualsiasi altro mezzo, non vogliamo promuovere tensioni etiche attraverso le frontiere geografiche e le regioni, non vogliamo promuovere l'educazione negativa, non vogliamo che i nostri bambini guardino immagini di sesso, o acquisiscano cattive abitudini dalla nozione di libertà intesa come modo di fare quello che si vuole. Ognuno è libero, purché non abbia il sopravvento e non interferisca con la mia libertà, quella della mia famiglia e quella di tutti gli altri, purché non penetri nella libertà dell'individuo, nella sua sfera privata o in quella della famiglia, oltre i confini dei vari sistemi. C'è dunque un'offerta e una richiesta, e dobbiamo proteggere con responsabilità la sfera privata dalla parte del ricettore o del consumatore, nella stessa maniera in cui proteggiamo la parte dell'autore o del fornitore. Qui è necessaria una protezione del consumatore mediante una legge sulla sfera privata nella piazza commerciale elettronica. Chiunque ha il diritto d'inventare quello che vuole, ma bisogna assicurare che né io, né i miei figli, né altre generazioni ne possano venire influenzate. Noi non vogliamo la criminalità, il sesso, tensioni religiose o etiche. Vorremmo però nello stesso tempo promuovere l'istruzione nei paesi del mondo che non hanno la possibilità di un'istruzione migliore.

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Domanda 4
Cosa possiamo fare per una migliore istruzione? Sarà un settore protetto o di dominio pubblico?

Risposta
Vorremmo preservare l'eredità culturale del mondo e condividere il meglio di ciò che abbiamo. Ci sono degli esempi di ciò che è stato fatto in Egitto per la conservazione dell'eredità culturale, come l'aver pubblicato il museo egiziano in forma elettronica, per catturare elettronicamente le migliaia di anni di civilizzazione che appartiene a tutti noi, sia in Egitto, in Italia, a Bombay, in Francia o in Cina. Queste iniziative devono essere promosse tenendo conto dei diritti dei fornitori e dei fruitori. Devono essere a pagamento, si vorranno regolamentare? La problematica è la stessa di quella descritta quando parlavo di istruzione, cultura e commercio sulla rete nella piazza commerciale elettronica, e contiene molti problemi di protezione, alcuni dei quali di natura tecnologica. Utilizzeremo la carta di credito su Internet? Quali sono gli obblighi fondamentali, le responsabilità, cos'è consentito e cosa è criminale? C'è un intero nuovo mondo, che si è formato in questi pochi anni, chiamato il mondo elettronico. E' divenuto una realtà. Fino a ieri l'informazione veniva conservata, in un libro, in una biblioteca, in una trasmissione, in un video. Ma si stanno verificando troppe integrazioni, c'è una sinergia, ma anche un'inondazione di servizi, comunicazione, accesso, connettività, più di quanto si possa assimilare, che sta formando un mondo completamente nuovo. Per questo, ripeto, abbiamo bisogno di un nuovo clima, che necessita a sua volta di molta istruzione.

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