Biblioteca digitale (intervista) RAI Educational

Gualtiero Carraro

Cannes (MILIA), 06/12/1996

"Visitare la Roma imperiale"

SOMMARIO:

  • I prodotti multimediali dovranno cercare di raggiungere il maggior numero di utenti possibile, lavorando sia sui contenuti che sui supporti (1).
  • I risultati dovranno essere delle opere di piacevole fruizione che nascondano la parte tecnologica legata alla loro realizzazione (2).
  • L'intervistato ha collaborato alla realizzazione di un CD-ROM presentato al Milia che ricostruisce la Roma imperiale (3).
  • Grazie all'utilizzo di quick time VR si può navigare il CD-ROM come se si fosse dei turisti che si muovono nella Roma antica (4).
  • Nella realizzazione di questo CD-ROM si é cercato di mantenere una rigorosa fedelta' storica (5).
  • Anche l'aspetto musicale é stato molto curato (6).
  • Anche la parte testuale del CD-ROM é molto ricca e interessante (7).
  • Questo CD-ROM si distingue da altri dello stesso genere per la sua completezza in quanto descrive non un singolo monumento ma l'intera città di Roma (8),
  • per questo motivo avrà notevole successo anche sul mercato internazionale, per il quale si stanno già preparando una serie di traduzioni (9).
  • Sul mercato italiano un CD-ROM é considerato un best seller se vende almeno 15.000 copie (10).
  • In Italia ci sono circa un milione di lettori per CD-ROM destinati ad aumentare grazie anche alla realizzazione di prodotti di alta qualità (11).

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INTERVISTA:

Domanda 1
Quali sono, oggi, i problemi per un autore multimediale e quali le sfide più recenti?

Risposta
La sfida più importante è rispondere a questo stranissimo mercato che premia opere di qualità. Certamente, in questa fase, bisogna selezionare molto le scelte e puntare su opere che effettivamente abbiano un interesse forte sul pubblico, perché i possessori di computer multimediali sono ancora pochi e, di conseguenza, per potere avere un pubblico adeguato è necessario coprire l'interesse del maggior numero possibile di persone. Ciò, però, non deve significare un abbassamento qualitativo delle opere che, pur essendo divulgative e di largo interesse, per quanto possibile devono essere altamente significative; esse devono anche avere dei nuovi contenuti, devono rappresentare dei nuovi contributi culturali; sostanzialmente le opere hanno bisogno di essere uniche, qualche cosa di mai visto, che giustifichi il suo acquisto per fare anche una esperienza culturale. E' il caso di Roma Imperiale, che prima di ora non era possibile sperimentare.

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Domanda 2
E ciò è stato possibile anche grazie ad un uso di diverse, nuove tecnologie?

Risposta
Senza dubbio. Nella componente artistica esiste, come sempre, una sapienza tecnica artigianale che ci porta ad usare questi strumenti come una tavolozza; e allora bisogna scegliere dei colori, delle spatole. In questo caso, gli strumenti possono essere la tridimensionalità, il trattamento delle immagini, l'ipermedialità e tutte devono confluire in un'opera, che a sua volta ha l’obbligo di essere trasparente al pubblico; intendo dire che la parte tecnologica deve essere al servizio del pubblico ma dietro le quinte, proprio come la logica degli effetti speciali nel cinema.

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Domanda 3
Come è nato il progetto dell’opera Roma Imperiale?

Risposta
L'idea è nata addirittura negli anni 80. Il lavoro effettivo e continuativo è di circa tre anni, ed è per questo una produzione del tutto insolita nello scenario europeo che tende a realizzare prodotti sull'immediato. Per un numero alto di persone - una quindicina di persone hanno collaborato a vario titolo per la parte archeologica, tecnica, di scrittura ma anche di grafica artistica- l'ipotesi ambiziosa è stata quella di ricostruire integralmente la capitale del mondo antico di duemila anni fa, con la possibilità di visitarla dettagliatamente in modo tale da avere un effetto realistico addirittura nei fregi e nelle pitture. La ricostruzione non è stata solo degli edifici; e pensate che Roma Imperiale sono 25 chilometri quadrati di edificato tutto in un solo modello tridimensionale, ma anche migliaia di abitazioni e centinaia di edifici monumentali ricostruiti nella parte esterna e spesso anche nell'interno.

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Domanda 4
Come si può visitare questa Roma e con quale senso di presenza in questo passato riscoperto?

Risposta
L'idea di fondo è quella di essere un turista dell'antichità e porsi in una navigazione soggettiva all'interno di questa città nella quale ci si muove grazie ad una tecnologia che si chiama "quick time virtual reality", che simula la possibilità di movimento. Si può scegliere la direzione, ci si può spostare da un luogo all'altro, vedere in alto, in basso, fare zoom, manipolare gli oggetti. Ci sono una cinquantina di modelli - del Foro Traiano, della Colonna Traianea, dell'Arco di Costantino- che si possono vedere in tutte le dimensioni. Questa è una grossa innovazione nella fruizione di un argomento come Roma Imperiale, fino ad ora trattato attraverso il libro o mediante una videocassetta. Il turismo virtuale con una macchina del tempo: questa -per sintetizzare- è l'esperienza che si può fare con un CD-ROM su Roma Imperiale.

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Domanda 5
Quale è la fedeltà storica ?

Risposta
Roma Imperiale è un argomento piuttosto noto sul piano storico archeologico, le fonti sono numerose, i reperti significativi, e noi ci siamo fidati di una tradizione di oltre due secoli di lavoro culminato nella creazione del famoso plastico della civiltà romana del Gismondi, una ottima base di partenza. E' stato anche aggiornato con le scoperte archeologiche più recenti, soprattutto in riferimento al colore, a come erano dipinti gli edifici, le statue e tutti gli elementi archeologici. Tuttavia l'opera è destinata al grande pubblico, non agli specialisti, e ci siamo proposti di raggiungere una fedeltà di sensazioni maggiore di quella che si può chiedere ad un archeologo. Noi, in certi casi, abbiamo colto le varie ipotesi e operato delle scelte e questo ci ha portato ad avere una ricostruzione integrale di tutta la città.

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Domanda 6
Come avete affrontato il problema sul piano della musica?

Risposta
Anche sul piano musicale esistono diverse ricerche di tipo archeologico. In passato abbiamo curato un'opera sull'Odissea, e per questo progetto ci siamo basati sulla musica archeologica greca. Anche in questo caso abbiamo fatto riferimento a diversi studi di tipo archeologico sulla timbrica, con gli organi ad arco, cetre, cembali, con una musicalità, tuttavia, più adatta all'orecchio attuale - non avevamo intenzione di realizzare un'opera di tipo cacofonico -. Ci sono circa una ventina di brani musicali che accompagnano le diverse situazioni: dalle terme agli spettacoli, come si possono immaginare gli elementi musicali di questo tipo.

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Domanda 7
Quanto spazio è dato ai testi?

Risposta
Esiste una componente testuale importante; tutti i principali edifici sono descritti accuratamente con centocinquanta schede circa. Abbiamo, inoltre, una sezione storica che descrive la storia di Roma dalle origini alla caduta dell'Impero, e ad ogni imperatore veramente importante è dedicata una scheda dalla quale si può anche accedere agli edifici seguendo la storia non solo della civiltà ma anche della città di Roma e il Colosseo, nelle epoche in cui sono stati costruiti. Esiste anche una sezione sulla vita e sulla civiltà del tempo divisa in nove temi: la casa, la famiglia, la politica, la religione e così via. Anche qui abbiamo una produzione testuale divulgativa abbastanza significativa che fa da servizio ai monumenti: se io visito il tempio di una divinità, Giove, Venere o Giano, ho la scheda corrispondente che mi offre una illustrazione di chi fosse e quale fosse il culto ad esso dedicato.

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Domanda 8
Sul tema Roma, comunque, la concorrenza è sensibile: anche gli americani stanno venendo in Italia a fare titoli su Roma. Sono state realizzate, inoltre, molte ricostruzioni in 3D!

Risposta
Con il rispetto del lavoro di tutti, noi abbiamo puntato a realizzare un'opera che fosse completa da una parte e fruibile dal grande pubblico dall'altra. Viceversa, fino ad ora è stato sviluppato un lavoro attraverso macchine che la gente non può consultare, e, quindi, qualcosa non destinato ad una diffusione di pubblico, almeno nella versione virtuale; forse esistono delle videocassette, ma questo non è il nostro obiettivo. Oltre ad essere un’opera per tutti, la nostra è una opera completa, non riservata solo al Foro Imperiale, al Colosseo o a singoli edifici, ma all'intera città. Questo credo sia il tratto distintivo dell'opera che amo definire una "jurassic park" dell'archeologia, nel senso che è veramente un'opera con un forte impianto di colossal. Effettivamente siamo di fronte al più grande sito archeologico pensabile! Un milione di abitanti più gli schiavi - che erano più numerosi dei cittadini- è veramente una metropoli. Quella che viene ricostruita è una sfida, e, in un certo senso, diamo il benvenuto alla concorrenza pensando di poterla vincere.

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Domanda 9
Quando uscirà sui mercati esteri?

Risposta
L'uscita dell'opera nella versione italiana è prevista nel mese di aprile. Abbiamo in corso già le traduzioni per l'estero e, direi, che, in breve termine, addirittura nella tarda primavera, avremo alcune localizzazioni nei principali paesi. La richiesta è forte perché l'argomento è sicuramente di largo interesse ed è un'opera credibile perché proviene dall'Italia; questo non succede normalmente per i CD-ROM, poiché sono, per lo più, a carattere nazionale. Quest’opera è destinata al grande pubblico internazionale.

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Domanda 10
Oggi, quante copie si possono prevedere, sul mercato italiano, affinché un CD-ROM possa essere considerato un best seller?

Risposta
Penso che centomila copie possono essere raggiunte. Personalmente ho curato la realizzazione del best seller dell'anno scorso nel settore CD-ROM in Italia, che è l'enciclopedia "Omnia" curata da De Agostini. Tuttavia, dipende dal tema che viene trattato, poiché ci sono argomenti che hanno una maggiore potenzialità di diffusione. A mio avviso un'opera che supera le quindicimila copie con un prezzo intorno alle novantanovemila lire, come è di solito il prezzo di un CD-ROM, può già essere considerato un best seller sul mercato italiano. E non sono moltissimi quelli che superano questa soglia. Per il mercato di massa si considera la cifra di un milione di copie, una base che ancora non si è innescata sul mercato italiano dei CD-ROM.

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Domanda 11
Può chiarirci la situazione del mercato italiano?

Risposta
Occorre considerare che nelle case italiane non esistono, probabilmente, ancora un milione di lettori CD-ROM, ed è proprio questo numero la base che si considera il punto di partenza di un vero mercato di massa. E' anche logico che i best seller aumenteranno la tiratura. E’ importante che questa tiratura veda molte opere italiane e non solo la presenza e l'introduzione di opere estere, che è quello che può realmente accadere. La volontà di noi autori italiani consiste, ovviamente, nel creare un made in Italy nel settore della multimedialità tale da difendere la nostra creatività, prima in Italia, poi negli altri paesi.

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