INTERVISTA:
Domanda 1
Quando avete deciso di preparare un CD-ROM su "La Fenice" e perché?
Risposta
Il giorno dopo l'incendio de "La Fenice", martedì 30 gennaio l996, tutto il
mondo dell'opera è stato scosso dalla notizia dell' evento, perché "La Fenice"
occupa un posto importante nel nostro cuore di artisti e di musicologi. Abbiamo cominciato
subito a pensare che cosa si potesse fare per portare aiuto ed io, poiché sono incaricato
delle nuove tecniche multimediali dell'Opéra di Parigi, ho proposto di ricostruire
"La Fenice " in virtuale per offrire al pubblico la possibilità di visitarla,
con l'idea che i proventi del CD-ROM fossero devoluti alla ricostruzione del teatro.
Questa è la storia.
Domanda 2
Poiché è molto difficile, nel caso di un teatro come "La Fenice", che ha una
lunga tradizione, selezionare il materiale che avete usato per il CD-ROM? Ci può dire
come è organizzato il CD-ROM?
Risposta
L'organizzazione del CD-ROM è articolata in tre parti. Una parte è una ricostruzione
puramente virtuale, una prodezza tecnologica, in cui tutte le immagini sono digitalizzate.
Siamo partiti dai disegni che ci ha fornito la città di Venezia, e abbiamo digitalizzato
ogni immagine. Le immagini digitalizzate nel CD-ROM sono tremila. Poi c'è la scelta
editoriale per decidere i contenuti. Naturalmente ne abbiamo discusso con il personale de
"La Fenice". L'idea centrale è stata di cominciare con le "prime"
assolute, con le "prime" mondiali che hanno avuto luogo a "La Fenice",
e che appartengono alla storia della musica. Le "prime" di Rossini come Il
Tancredi e La Semiramide, le "prime" di Verdi come La Traviata
e Il Rigoletto, le "prime" di Strawinsky hanno costituito l'asse portante
dei contenuti. Poi, abbiamo lavorato con documenti d'archivio de "La Fenice",
del "Museo Correr" di Venezia e del "Museo dell'Opéra" di Parigi,
dove sono pure conservati molti documenti relativi ai pittori che hanno lavorato a
"La Fenice" e che hanno creato gli scenari per le rappresentazioni. Ci siamo
avvalsi della collaborazione di molti musicologi, soprattutto italiani: si è creata una
catena di solidarietà. Abbiamo dunque riunito i documenti messi a disposizione dagli
archivi de "La Fenice", "dal Museo Correr" di Venezia e dal
"Museo dell'Opéra" e dalla "Bibliothèque Nationale de France", che
conserva parecchi documenti relativi ai pittori che hanno lavorato agli scenari de
"La Fenice". Numerosi musicologi italiani hanno partecipato - all'ottanta per
cento - alla redazione del CD-ROM, portando contributi su Rossini, su Verdi, su Mascagni e
in genere su tutti quelli che hanno lavorato per "La Fenice".
Domanda 3
Si tratta dunque di un'opera che servirà alla ricostruzione del teatro reale?
Risposta
Spero che sarà di aiuto a coloro che dovranno ricostruire il teatro, perché è un
oggetto virtuale dentro il quale ci si può muovere. Credo che sarà di aiuto soprattutto
ai giovani. Questo CD-ROM ha un grande interesse pedagogico, tutti gli appassionati
d'opera ne saranno toccati, proveranno nostalgia per questo luogo e ritroveranno un
sapere, una storia che forse, ad un certo momento, hanno dimenticato. E c'è da aggiungere
un'altra cosa importante: il CD-ROM e, in generale, l'editoria elettronica, possiedono ben
altre potenzialità rispetto, per esempio, alla stampa. Questo non toglie nulla ai meriti
della stampa, ma attraverso i data-base inseriti nel CD-ROM si possono porre delle
domande e ottenere rapidamente risposte su un certo compositore, su un certo lavoro che ha
fatto a Venezia, a Napoli o a Parigi. Così, il campo degli interessi si allarga di molto
e credo che i ragazzi, che i giovani, quelli che amano il gioco, avranno molto interesse a
esplorare questo luogo che non esiste più attualmente.
Domanda 4
Che cosa offre in più un CD-ROM rispetto ad un libro o ad una trasmissione televisiva?
Risposta
Parecchie cose. Innanzi tutto permette di avere delle informazioni incrociate: si possono
avere insieme musiche, immagini e testi, e quando questi tre elementi vengono messi gli
uni accanto agli altri ne risulta un nuovo modo di leggere, una nuova prospettiva.
Inoltre, credo che l'informazione contenuta nel CD-ROM sia più rapidamente disponibile di
quella contenuta nel libro, perché sono più rapidi gli strumenti che permettono di
accedervi. Ed infine, la terza differenza, specialmente rispetto alla televisione, è che
nel CD-ROM si può intervenire, si è interattivi, si fanno delle scelte, ci si apre una
propria strada. Non si è soltanto passivi, come quando si guarda un prodotto finito, ma,
anzi, il modo in cui si consulta il prodotto, si entra nel programma, si scoprono le varie
"stanze" è diverso per ognuno di noi. Detto questo, credo che il CD-ROM, e in
genere l'editoria multimediale abbia un futuro a fianco al cinema e alla televisione, e
che nemmeno il libro sia finito, perché il piacere del libro non è superato, così come
non è superato il piacere di andare al cinema o di guardare alla televisione un dibattito
in diretta. Il CD-ROM è solo un nuovo mezzo che offre una diversa prospettiva e una
dimensione importante: la memoria.
Domanda 5
Dunque l'Opéra di Parigi ha una sezione dedicata alle nuove tecnologie. Che progetti
avete, oltre alla preparazione del CD-ROM?
Risposta
Ci stiamo muovendo in due direzioni. Metteremo in produzione un primo CD-ROM, sull'Opéra
di Parigi perché, come Lei sa, l'Opéra di Parigi è una delle più antiche istituzioni
teatrali d'Europa, fondata nel l660 da Luigi XIV e arrivata senza soluzione di continuità
fino ai nostri giorni. Dunque, faremo un CD-ROM sull'Opéra di Parigi, sul Palais Garnier,
sull'Opéra-Bastille e, assai presto, saremo anche su Internet e su World Wide Web, con
siti che renderanno possibili nuove relazioni con gli utenti, i quali potranno visitare
l'Opéra, come molti altri teatri, del resto.
Domanda 6
Internet offre ai musicologi la possibilità di trovare molto materiale. Anche Lei lo usa?
E che cosa ne pensa?
Risposta
Io credo che sia come il telefono: lo possiamo usare per annunciare a che ora torneremo a
casa, ma possiamo usarlo anche per avere un'informazione o per collegarci con una persona
lontana. Internet si può usare per affari quotidiani o per cose estremamente specifiche,
come quando si cerca lo spartito dell'opera di un certo autore, che si trova soltanto in
una certa università americana o in un museo italiano o in una biblioteca francese o
tedesca. Io credo che tutto dipenda dall'utente e dal modo in cui usa lo strumento.
Domanda 7
Tra le nuove possibilità offerte dalle tecnologie informatiche, c'è quella di creare
degli ipertesti. Si può immaginare l'opera del futuro con finali diversi o le parti
diversamente distribuite?
Risposta
L'opera è, per sua natura, un luogo dove si mescolano i generi e i sensi, perché ricorre
alla pittura, alla musica, alla drammaturgia, al testo. Penso che, da un momento
all'altro, l'opera arriverà ad inglobare la multimedialità, ma, evidentemente, non nel
modo che possiamo immaginare noi oggi. Per questo bisognerà aspettare un po'. Io credo
che le novità si presenteranno nella relazione pubblico/spettacolo. Se un sistema
interattivo prevede la scelta tra due sviluppi possibili di una partitura, bisogna che il
pubblico, in sala, possa intervenire, a quel punto, nell'esecuzione. Oggi questo mi sembra
ancora difficile, perché la multimedialità si rivolge, per ora, soprattutto alle persone
singole o alle famiglie, o comunque a gruppi ristretti di persone. All'Opera, il piacere
è di condividere la stessa emozione con un migliaio di persone, con l'intera sala.
Dunque, io credo che bisognerà aspettare un po' perché una interazione autentica - non
intesa come semplice gadget - entri nella pratica viva del teatro e dell'arte operistica.
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