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Roberto Barzanti

Roberto Barzanti

Interviste


Biografia

Nato a Monterotondo Marittimo (Grosseto) il 24 gennaio 1939, in tenera età si trasferisce con la famiglia a Siena, dove compie gli studi fino alla maturità classica. Fin dagli anni del Liceo collabora a quotidiani e riviste, dedicandosi soprattutto alla critica cinematografica e partecipando all'organizzazione di apprezzati cicli di proiezioni per i giovani. Prosegue i suoi studi alla Facoltà di Lettere e Filosofia e alla Scuola Normale Superiore di Pisa, occupandosi in particolar modo di letteratura italiana moderna e contemporanea e di storia politica contemporanea. È contradaiolo della Tartuca, di cui è stato membro del Seggio in qualità di Cancelliere.

Iscrittosi al Psi nel 1956, fu membro della Direzione nazionale della Federazione giovanile socialista e della Commissione nazionale scuola del partito. Nel giugno 1967 fu eletto per il Psiup nel Consiglio comunale di Siena e nel 1969 entrò nella Giunta con il ruolo di Vice Sindaco e Assessore alla Polizia.

Nel novembre di quello stesso anno, a 30 anni, fu eletto Sindaco della città di Siena, carica che ha ricoperto fino al febbraio 1974. Successivamente è stato ancora Vice Sindaco ed Assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura, Turismo e Sport.

Divenuto consigliere regionale, eletto nelle liste del Pci, è stato Assessore agli Affari Generali, al Personale e al Decentramento nella Giunta della Regione Toscana dal 1975 al 1979. Dal 1979 al 1984 è di nuovo Vice Sindaco e Assessore all'Urbanistica del Comune di Siena. Nell'attività di amministratore del Comune di Siena e della Regione Toscana si è prevalentemente dedicato alle questioni urbanistiche, ai problemi della politica culturale e dei servizi sociali, alla promozione dei collegamenti finalizzati ad inserire sempre più Siena e la Toscana in un tessuto di relazioni di qualificato livello ed adeguato respiro.

Ha maturato altre significative esperienze quale membro del Comitato regionale programmazione economica toscana (CRPET), del Consiglio di amministrazione dell'Irpet (Istituto regionale programmazione economica toscana), del Direttivo regionale dell'Anci (Associazione nazionale Comuni d'Italia), del Consiglio di amministrazione dell'Università degli studi di Siena e, sempre a Siena, dei Consigli di amministrazione dell'Accademia musicale Chigiana, dell'Accademia degli Intronati e dell'Azienda autonoma di turismo.

È stato inoltre Segretario della sezione senese di Italia Nostra e socio dell'Inu (Istituto nazionale Urbanistica).

Nel giugno del 1984, candidato nelle liste del Pci in un Collegio del Centro Italia, è stato eletto Deputato al Parlamento Europeo. Gli elettori gli hanno rinnovato fiducia, eleggendolo di nuovo al Parlamento Europeo, nel 1989 e nel 1994. Il suo terzo mandato scade nel giugno 1999. Nel corso della sua attività parlamentare, è stato Vice Presidente del Parlamento Europeo e Presidente della Commissione Cultura. Attualmente è membro della Commissione Cultura e della Commissione Giuridica, nella quale è coordinatore del Gruppo Socialista.

Mettendo a frutto le esperienze maturate prima dell'elezione al Parlamento Europeo e una personale vocazione, nel corso dei tre lustri trascorsi a Strasburgo e Bruxelles si è in particolare occupato di politiche per la cultura, dell'armonizzazione delle leggi relative ai sistemi televisivi e della società dell'informazione, della produzione cinematografica, televisiva e audiovisiva, della tutela del diritto di autore. "I confini del visibile" infatti è il titolo del suo ultimo libro, che raccoglie i risultati del lavoro in questo campo e si affianca a saggi, conferenze e seminari.

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Ha collaborato a produzioni cinematografiche e trasmissioni televisive. Parallelamente all'impegno politico ed istituzionale, ha sviluppato una fervida attività di docenza, ricerca e pubblicistica. Ha insegnato "Storia della Letteratura italiana" all'Università di lingua e cultura italiana per stranieri, presso la quale continua a tenere corsi e seminari. Tra le tante collaborazioni ai periodici meritano menzione quelle degli anni passati a "Il Ponte", "L'Astrolabio", "Problemi del Socialismo", "Politica e Società", "Critica Storica", Studi Storici", "Bullettino Senese di Storia Patria", "La Nazione", "Il Giornale del mattino", "Il Nuovo Corriere Senese" e quelle in corso con "L'Unità", "Diario della Settimana" e "Gulliver". Nel 1967 ha diretto la rivista a diffusione nazionale "Test". I suoi studi, conferenze, saggi storici e letterari su personaggi quali Caterina Benincasa, Federigo Tozzi, Cesare Brandi, Mino Maccari, Ranuccio Bianchi Bandinelli, Giuseppe Bettalli, Eugenio Montale, Luigi Piccinato e Romano Bilenchi, sono stati affiancati da interventi, saggi e articoli che hanno spaziato da una rinnovata e moderna analisi per la comprensione della storica tradizione del Palio di Siena nella complessità dei suoi caratteri autentici e radicati, fino all'esame dei problemi relativi alla tutela del patrimonio architettonico della Toscana. torna a inizio pagina